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mercoledì 19 novembre 2014

MINORI: POLIZIA POSTALE, QUINTUPLICATE DENUNCE CYBERBULLISMO IN UN ANNO =




MINORI: POLIZIA POSTALE, QUINTUPLICATE DENUNCE CYBERBULLISMO IN UN ANNO =
Vademecum Polizia Postale-Pediatri Sip per genitori e ragazzi

Roma, 19 nov. (AdnKronos Salute) - Nell'ultimo anno le denunce di
minori vittime di cyberbullismo "arrivate alla Polizia Postale sono
quintuplicate. Un segnale d'allarme per un fenomeno, quello degli
insulti o minacce sul web, amplificato dall'uso di 'selfie' o video
sui social network, che sta diventando sempre più diffuso soprattutto
tra gli under 14", spiega Massimo Valerio Cervellini, responsabile
della Polizia Postale per i progetti di prevenzione e legalità, a
margine degli Stati generali della Pediatria 'Bambini sicuri dalla
strada @lla rete'. Un evento organizzato a Roma dalla Societa italiana
di pediatria (Sip) e dalla Polizia di Stato, in collaborazione con
Facebook, in occasione della Giornata mondiale del bambino e
dell'adolescente che si celebra domani.

Il vademecum presentato oggi dalla Sip e dalla Polizia Postale, in
collaborazione con Facebook, è lo strumento per la prevenzione del
cyberbullismo. Il documento è diviso in due parti: la prima dedicata
ai genitori e la seconda ai ragazzi. "Parla con i tuoi figli di
sicurezza e tecnologia più spesso che puoi - consiglia il vademecum ai
genitori - internet è un modello virtuale, ma è parte della vita
reale. Chiedi quali sono secondo loro le informazioni che e'
appropriato condividere in online e quali e' meglio evitare.
Accompagnali nella navigazione online e impara a capire come si
comportano sul web. Infine rispetta i loro interessi, le nuove
tecnologie hanno sempre fatto parte della loro vita e non vanno
definite come 'perdita di tempo'".

Ai ragazzi il vademecum suggerisce: di pensare bene a cosa inserire su
profili o pagine web; non dare confidenza agli sconosciuti e non
rendere disponibili a chiunque le informazioni private; controllare le
impostazioni sulla privacy dei servizi online e fare attenzione con
chi si condividono. Ma anche di segnalare i contenuti inappropriati e
rivolgersi alla Polizia Postale; infine di 'aprirsi' con qualcuno
(amici, fratelli, insegnanti e genitori) se si è vittima di
cyberbullismo.

(Frm/AdnKronos)
19-NOV-14 11:45

Il 31% dei 13enni Š vittima di cyberbullismo ma non ne parla
Firmato protocollo pediatri e Polizia postale per prevenzione
(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Insulti e minacce su social network o
sulle chat sono i pi— comuni atti cyberbullismo, di cui ben il
31% dei tredicenni Š stato vittima almeno una volta, mentre il
56% dichiara di avere amici che lo hanno subto. Ma nell'85% dei
casi questi episodi non arrivano a conoscenza degli adulti. Lo
dicono i risultati dell'Indagine "Abitudini e stili di vita
degli adolescenti" condotta dalla Societ… Italiana di Pediatria
(Sip) su un campione di 2.107 studenti delle scuole secondarie
di primo grado. I dati sono stati presentati agli Stati Generali
della Pediatria organizzati presso dalla Sip e dalla Polizia di
Stato in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e
dell'Adolescente, che si celebra domani. Le persecuzioni online
viaggiano nel 39,4% sui social network, nel 38,9% sulle chat, ma
anche via sms (29,8%). Nel 15% si arriva alla pubblicazione di
foto o filmati e nel 12,1% dalla creazione di profili falsi su
Facebook. Un fenomeno sempre pi— diffuso ma sempre pi— sommerso.
Oltre la met… delle vittime dice di "difendersi da soli" (60%
dei maschi e 49% delle femmine). Solo il 16,8% delle vittime ha
informato un adulto, il 14,2% ne ha parlato con un amico,
l'11,7% subisce senza fare niente. Una minima parte, il 3,2%
arriva a denunciarlo alla polizia postale. Il cyberbullismo Š
"un problema di salute pubblica internazionale", ricorda il
presidente della Sip Giovanni Corsello. Tra le conseguenze del
"anche sindromi depressive, ansia, sintomi somatici, ed una
maggiore propensione all'uso di droghe e comportamenti
devianti". L'unica arma, la prevenzione. Di qui la firma oggi,
al Teatro Brancaccio a Roma, davanti agli studenti delle scuole
- di un protocollo d'intesa tra Sip e Polizia di Stato per
contrastare il cyberbullismo. "Il protocollo siglato oggi -
dichiara Roberto Sgalla, direttore Centrale per la Polizia
Stradale, ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti
Speciali della Polizia di Stato - rappresenta un importante
passo per la creazione di un modello di formazione e
informazione per rendere la rete un'opportunit… e non un
pericolo sia per le famiglie, sia per i nostri ragazzi sempre
pi— proiettati nel mondo online". (ANSA).

YQX-NAN
19-NOV-14 11:53 NNNN
Minori: vademecum Sip-Polizia per navigare sicuri nel web =
(AGI) - Roma, 19 nov. - Dieci suggerimenti, dedicati a ragazzi
e genitori, per navigare in sicurezza online, proteggendosi
anche da atti di cyberbullismo. Sono quelli contenuti nel
vademecum redatto dalla Societa' italiana di pediatria insieme
alla Polizia di Stato, in collaborazione con Facebook,
presentato questa mattina nell'ambito dell'incontro "Bambini
sicuri, dalla strada alla rete" in corso al teatro Brancaccio
con gli alunni di alcune scuole romane, organizzato in vista
della Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza, che
si celebrera' domani. Per quanto riguarda i consigli rivolti ai
ragazzi, viene suggerito loro di stabilire delle regole di base
per la pubblicazione di contenuti online; di stare attenti a
non dare confidenza a sconosciuti e non condividere con
chiunque le proprie informazioni private; di controllare le
impostazioni sulla privacy dei servizi online che si
utilizzano; di segnalare i contenuti inappropriati e di parlare
con un adulto nel caso in cui ci siano dei problemi. (AGI)
Rm9/mld (Segue)
191155 NOV 14

NNNN
Minori: vademecum Sip-Polizia per navigare sicuri nel web (2)=
(AGI) - Roma, 19 nov. - Ai genitori, si consiglia di parlare
con i propri figli di sicurezza e tecnologia, facendo loro
comprendere che non si tratta di una realta' virtuale ma
integrata nella vita reale; di chiedere ai ragazzi quali sono
secondo loro le informazioni che e' giusto condividere online e
quali no e di cercare di capire quanto sanno a proposito del
concetto di privacy; di accompagnare i figli nell'esperienza
della navigazione online; di imparare dai ragazzi come si
naviga, una condivisione che aiuta i genitori a scoprire che
tipi di approccio hanno i figli alla rete; di rispettare gli
interessi dei ragazzi. A proposito della condivisione della
navigazione e dell'attenzione agli interessi dei ragazzi, la
Societa' italiana di pediatria ha ricordato i risultati di una
recente ricerca secondo la quale e' bene che i genitori non
vietino completamente l'uso del web ai propri figli, perche' il
divieto li espone al rischio di un totale isolamento, tanto
quanto il lasciarli soli davanti a un uso eccessivo della rete.
I grandi utilizzatori del web e coloro che non lo usano
affatto, dunque, sono le categorie a maggior rischio di
depressione, obesita', cefalea, disturbi del sonno, uso di
sostanze. (AGI)
Rm9/mld
191155 NOV 14

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