PENSIONI: CODACONS, PIU' TASSATE D'EUROPA, PRESSIONE FISCALE FINO AL 20% =
simbolo di disparita' sociale e economica
Roma, 5 dic. (AdnKronos) - "La stragrande maggioranza dei pensionati
italiani non riesce a condurre una vita dignitosa e può considerarsi a
tutti gli effetti 'povera'. E' vergognoso che il 33,7% delle pensioni
erogate nel nostro paese sia di importo mensile inferiore a 500 euro,
cifra al di sotto della soglia di povertà relativa fissata dall'Istat
e pari a 594,53 euro per un nucleo di un solo componente". Ad
affermarlo in una nota è il presidente del Codacons, Carlo Rienzi,
commentando i dati sulle pensioni diffusi oggi dall'Istat.
Per Rienzi le pensioni "rappresentano il simbolo delle disparità
economiche e sociali esistenti in Italia". Le pensioni italiane, "da
fame", rileva ancora, "non solo sono le più basse d'Europa, ma anche
le più tassate. Basti pensare che nel nostro paese la pressione
fiscale sugli assegni pensionistici oscilla tra il 9% e il 20%, contro
lo 0,2% della Germania, il 5,2% della Francia, il 7,2% del Regno
Unito, e il 9,5% della Spagna".
(Eca/AdnKronos)
05-DIC-14 12:33
PENSIONI: UIL, GOVERNO INSENSIBILE, RISCHIO 'ROTTURA' SOCIALE =
Roma, 5 dic. (Adnkronos/Labitalia) - "La situazione per i pensionati
continua a peggiorare, anche se più lentamente. Ma la cosa che ci
preoccupa di più è il totale disinteresse del governo. Non capiscono
che così si corre il rischio di andare verso una 'rottura sociale'".
Così il segretario generale della Uil pensionati, Romano Bellissima,
commenta, con Labitalia, i dati dell'Istat sulle pensioni.
Visto il "disinteresse" del governo, avverte, "stiamo lavorando con
gli enti locali, con i Comuni, sulla riduzione delle tasse, sulle
addizionali e sui servizi sociali per cercare di ottenere maggiore
attenzione".
Per Bellissima, il "governo è totalmente insensibile ai pensionati, ci
scontriamo con un muro di gomma". "Ci si è dimenticati che i problemi
non sono solo per i pensionati - sostiene - perchè hanno sempre svolto
una funzione di 'welfare familiare' supportando figli e nipoti. Una
funzione che adesso no riescono più a svolgere con tutte le
conseguenze del caso". Ma i sindacati non sono per niente rassegnati a
mollare. "Stiamo intensificando i rapporti con gli enti locali, ma
stiamo studiando anche iniziative più incisive a livello nazionale",
conclude Bellissima.
(Pal/Adnkronos)
05-DIC-14 12:31
Pensioni: Istat,le nuove pi— povere di 3.000 euro anno ++
Rispetto a chi era gi… in pensione nel 2012
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Nuovi pensionati pi— 'poveri', con un
assegno fino a 3mila euro inferiore rispetto a chi era gi… in
pensione nel 2012. Dai dati Istat emerge che chi Š andato in
pensione nel 2013 ha reddito medio di 13.152 euro, inferiore a
quello dei cessati (15.303) e a quello dei sopravviventi
(16.761), quelli cioŠ gi… in pensione anche nel 2012. (ANSA).
KYI-CHO
05-DIC-14 10:18 NNNN
Pensioni: Istat, uno su tre percepisce pi— di un trattamento
Il 25% titolare di 2 trattamenti, il 7,8% di almeno 3
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Un pensionato su tre percepisce pi— di
un trattamento. Lo rileva l'Istat: i due terzi dei pensionati
(67,1%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,1%) ne
percepisce due, mentre il 7,8% Š titolare di almeno tre
pensioni. Tra chi ha pi— di una pensione (il 32,9% del totale
dei pensionati), prevalgono le donne, la cui presenza aumenta al
crescere del numero dei trattamenti pro-capite: le pensionate
sono il 59,4% di chi ha due pensioni, il 70,5% di chi ne ha tre
pensioni e il 73,9% di chi ha 4 o pi— trattamenti. (ANSA).
KYI
05-DIC-14 11:43 NNNN
L.STABILITA'. SPI-CGIL,: IL GOVERNO SI RICORDI DEI PENSIONATI
(DIRE) Roma, 5 dic. - "Il governo si ricordi dei pensionati. C'e'
la legge di stabilita' in discussione e per queste persone non
c'e' nulla. Chiediamo con insistenza di prevedere qualcosa anche
per loro perche' da molti anni vivono in una condizione di
assoluta difficolta'". Cosi' il Segretario generale dello
Spi-Cgil Carla Cantone commenta i dati Istat sulle pensioni.
"I pensionati e gli anziani- ha continuato Cantone- si sono
presi sulle proprie spalle le famiglie e aiutano come possono
figli e nipoti senza lavoro. Ma se ora non gli si da una mano non
riusciranno piu' a svolgere questo ruolo di ammortizzatore
sociale. È una questione serissima che un governo che ha a cuore
il futuro del paese non puo' non affrontare".
(Com/Vid/ Dire)
11:03 05-12-14
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