SICUREZZA: DAVIGO, GUARDIE DAPPERTUTTO NON SERVONO A NIENTE
' Si' a scambio informazioni rapido tra la polizia locale e corpi
nazionali'
Milano, 29 apr. (AdnKronos) - "Il controllo del territorio si fa
sapendo che cosa accade nel territorio che e tutt' altra questione: si
fa investigando e si fa con la polizia di prossimità. E la polizia di
prossimità efficace è la polizia locale e allora bisogna assicurare
che lo scambio di informazioni effettivo sia il più possibile rapido
tra i corpi di polizia nazionale e la polizia locale". Lo sostiene il
presidente dell' Anm, Piercamillo Davigo, durante un convegno a Milano.
"Nel nostro paese - continua - esiste da decenni una psicosi di
insicurezza nei cittadini, una percezione di insicurezza diffusa che
non ha nessun conforto nelle statistiche e di fronte a questa
percezione di insicurezza, più che politiche di sicurezza che in
realtà non servivano sono state poste in essere massicciamente
politiche di rassicurazione che consistono nel mettere guardie e
soldati dappertutto. Non serve a niente. A niente".
Davigo fa anche un esempio: "Quando a Roma ci fu il sequestro
dell' onorevole Aldo Moro c' erano 80mila uomini in armi nella città di
Roma e la Br recapitavano le lettere di Moro con una puntualità
sconosciuta al servizio postale nazionale".
(Viv/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
29-APR-16 14: 55
SICUREZZA: DAVIGO, GUARDIE DAPPERTUTTO NON SERVONO A NIENTE (2)
' Serve maggior lavoro di indagine e intelligence'
(AdnKronos) - "Io ho prestato servizio per 25 anni - racconta - al
Palazzo di Giustizia di Milano e vedevo all' angolo tra via Freguglia e
via San Barnaba una macchina con due carabinieri che faceva la guardia
sotto la casa del console generale della Turchia. Siccome i
carabinieri, come la polizia, fanno dei turni di 36 ore alla
settimana, mi chiedevo come potessero garantire una presenza 24 ore su
24".
C'è, sottolinea ancora, "un dispendio di personale spaventoso per
garantire un servizio di questo genere e mi sono sempre chiesto: se i
terroristi curdi decidessero di far saltare in aria il console
generale della Turchia quale sarebbe la speranza di vita di quei
carabinieri? Zero, perché i terroristi osservano e colpiscono quando
vogliono loro, mentre le forze dell' ordine fanno un servizio
routinario e inevitabilmente abbassano la soglia dell' attenzione".
Secondo Davigo, "bisogna cominciare a dire che se vogliamo proteggere
il console della Turchia dobbiamo farlo in un altro modo", togliendo
cioè i militari dalle strade e approfondendo il lavoro di indagine e
di intelligence.
(Viv/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
29-APR-16 15: 15
Sicurezza: Davigo, non servono a niente guardie dappertutto
' Necessarie indagini e polizia di prossimità'
(ANSA) - MILANO, 29 APR - Non servono "guardie ovunque" per
garantire sicurezza, ma investigazioni per capire quello che
succede sul territorio e "polizia di prossimità". A sostenerlo
il presidente dell' Anm, Piercamillo Davigo nel corso del
convegno milanese ' Sicurezza e libertà. "Nel nostro Paese esiste
da decenni un psicosi di insicurezza nei cittadini, una
percezione di insicurezza diffusa che non ha nessun conforto
nelle statistiche e, di fronte a questa percezione di
insicurezza, più che politiche di sicurezza, che in realtà non
servivano, sono state poste in essere massicciamente politiche
di rassicurazione che consistono nel mettere guardie e soldati
dappertutto: Non serve a niente. A niente".
"Quando a Roma ci fu il sequestro dell' onorevole Aldo Moro -
ha argomentato - c' erano 80 mila uomini in armi nella città di
Roma e la Br recapitavano le lettere di Moro con una puntualità
sconosciuta al servizio postale nazionale. Il controllo del
territorio si fa sapendo che cosa accade nel territorio che é
tutt' altra questione: si fa investigando e si fa con la polizia
di prossimità". (ANSA).
RT/MEA
29-APR-16 14: 49 NNN Sicurezza: Davigo, non servono a niente guardie dappertutto (2)
(ANSA) - MILANO, 29 APR - "Io ho prestato servizio per 25
anni al Palazzo di Giustizia di Milano e vedevo all' angolo tra
via Freguglia e via San Barnaba una macchina con due
carabinieri che faceva la guardia sotto la casa del console
generale della Turchia - ha esemplificato il presidente dell' Anm
-. Siccome i carabinieri, come la polizia e altre Forze
dell' Ordine fanno dei turni di 36 ore alla settimana, mi
chiedevo come potessero garantire una presenza 24 ore su 24. C'é
un dispendio di personale spaventoso per garantire servizi di
questo genere e mi sono sempre chiesto: se i terroristi curdi
decidessero di far saltare in aria il console generale della
Turchia quale sarebbe la speranza di vita di quei carabinieri?
Zero, perché i terroristi osservano e colpiscono quando vogliono
loro". "Ora bisogna cominciare a dire che se vogliamo proteggere
il console della Turchia - ha concluso Davigo - dobbiamo farlo
in un altro modo". Ovvero anche "con un più tempestivo scambio
di informazioni tra forze dell' ordine a livello locale e
centrale". (ANSA).
RT/MEA
29-APR-16 15: 49 NNN
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