Giorno - Carlino - Nazione di sabato 16 dicembre 2017, pagina 5
Il capo dei carabinieri punta il dito «I giudici sbagliarono a liberarlo»
Il capo dei
carabinieri punta il dito «I giudici sbagliarono a liberarlo» Bologna,
la Procura esulta: «Non ci siamo mai fermati nelle ricerche» di
VALERIO BARONCINI • BOLOGNA IL PROCURATORE capo di Bologna, Giuseppe
Amato, è diretto. Non lascia spazio a repliche, come un punto
esclamativo: «Il risultato investigativo secondo me è eccezionale» e,
fin dall'inizio della vicenda, «non c'è stata nessuna sottovalutazione.
Neanche dopo il primo omicidio». Restano però, in questa vicenda che ha
sconvolto un angolo della Bassa emiliana più abituato alla nebbia che al
sangue e poi tutt'Italia, le lunghe ombre della sera. Nel giorno della
soddisfazione, del ringraziamento alle forze dell'ordine e ai magistrati
che con pervicacia hanno cercato e scovato insieme con i colleghi
spagnoli l'invisibile babàu, insomma, quando l'incubo finisce, sgorgano —
doverose — le domande. Si poteva evitare una scia devastante di cinque
uomini morti (due qui, tre in Spagna), feriti e rapinati? Sono state
giuste le scelte fatte in questi 259 giorni in cui sono stati utilizzati
fino a mille carabinieri, paracadutisti, tiratori scelti, droni (uno
scomparso nel nulla), elicotteri, cani, soldi e quant'altro? E
soprattutto, come fa emergere il comandante generale dell'Arma dei
carabinieri, Tullio del Sette, perché Igor Vaclavic-Norbert Feher era
stato liberato due anni fa?..segue sulla testata
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