LUNEDÌ 23 APRILE 2018 13.57.09
POLIZIA
Rapporto Mafie Lazio: devono cambiare leggi
Rapporto Mafie Lazio: devono cambiare leggi Se studente minaccia professore sa di non rischiare nulla Roma, 23 apr. (askanews) - "La fotografia dice che esiste una presenza invasiva allarmante della mafia e delle organizzazione che si avvalgono del metodo mafioso, ma esiste anche un'antimafia che dimostra quotidianamente di non consentire alcuna forma di controllo del territorio in nessun quartiere di Roma. Ma fino a quando il contrasto alla mafia sarà appannaggio di forze dell'ordine e magistratura sarà una strada in salita". Così il questore di Roma, Guido Marino, nel corso del suo intervento alla presentazione del terzo rapporto sulle mafie nel Lazio. "Probabilmente è il caso di dedicare un minimo attenzione al modo di agire e pensare mafioso, a chi preferisce girarsi a da altra parte, a chi non si chiede più è giusto o sbagliato quello che faccio, mi conviene o no. Se tutto questo non cambia non può cambiare solo un adeguato impianto educativo deve cambiare anche l'impianto legislativo. Se tre quarti di queste indagini di cui rapporto da conto trovano sapere stessi protagonisti che sono in strada. Anziché in galera, i magistrati hanno bisogno solo che cambi qualcosa in questa valutazione altrimenti continueremo a prendere atto che i soliti noti pretendono di controllare pezzo del territorio, ma regolarmente non ci riescono, però tutto quello che fa dire a un ragazzo ti sciolgo nell'acido al suo professore, questo deriva non solo da maleducazione, ma da consapevolezza di rischiare poco o nulla. Non va introdotto un regime di paura ma di consapevolezza che di fronte a certe violazioni si va incontro a conseguenze reali. Forze polizia e magistrati non possono risolvere tutto" ha aggiunto. Bet 20180423T135657Z
LUNEDÌ 23 APRILE 2018 13.31.43
POLIZIASICUREZZA
Lazio: nel 2017 oltre 400 indagati per reati di mafia
Lazio: nel 2017 oltre 400 indagati per reati di mafia Presentato rapporto Mafie nel Lazio Roma, 23 apr. (askanews) - Nel 2017 - secondo i dati forniti dalla Direzione distrettuale antimafia - sono 6 i procedimenti con 29 indagati per associazione di stampo mafioso, 58 i procedimenti con 412 indagati per reati con l'aggravante del metodo mafioso, 102 procedimenti con 1010 indagati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, 21 procedimenti con 164 indagati per traffico di rifiuti e 9 procedimenti con 40 indagati per usura. Emerge dal III° Rapporto "Mafie nel Lazio" presentato questa mattina a Roma, al WeGil di Trastevere alla presenza di Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio, Paola Basilone, prefetto di Roma, Don Luigi Ciotti, presidente Associazione Libera, Guido Marino, questore di Roma, il generale Antonio De Vita, Comandante Provinciale Carabinieri di Roma, il colonnello Gerardo Mastrodomenico, Comandante G.I.C.O. della G.d.F., il colonnello Francesco Gosciu capo Centro Operativo DIA di Roma, e Gianpiero Cioffredi, presidente Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio che ha curato il rapporto. Secondo i dati del Servizio Centrale per i Servizi Antidroga della Polizia di Stato nel Lazio sempre nel 2017 son ben 7883 Kg di droga sequestrati nel Lazio. Altro dato interessante emerso nel Rapporto in esame è il numero delle Operazioni Finanziarie Sospette segnalate alla UIF della Banca d'Italia nel 2017 che arrivano a 9769 mentre il numero dei bonifici bancari in entrata dai Paesi cosiddetti Paradisi Fiscali sono 5706 e quelli in uscita 4372. Nel Lazio infine sono 512 le aziende confiscate e 1.732 i beni confiscati. Bet 20180423T133137Z
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