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martedì 28 settembre 2021

COVID: A 6 MESI DA VACCINO ANTICORPI CALANO MA PROTEGGONO, STUDIO SU SANITARI

 


MARTEDÌ 28 SETTEMBRE 2021 11.32.06

COVID: A 6 MESI DA VACCINO ANTICORPI CALANO MA PROTEGGONO, STUDIO SU SANITARI =

ADN0327 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO COVID: A 6 MESI DA VACCINO ANTICORPI CALANO MA PROTEGGONO, STUDIO SU SANITARI = Presenti in 99% operatori Niguarda Milano, -70% IgG in 3 mesi ma solo 0,4% contagiati e 9 su 10 asintomatici Milano, 28 set. (Adnkronos Salute) - Sei mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale anti-Covid, il 99% degli operatori sanitari dell'ospedale Niguarda di Milano aveva ancora una buona presenza di anticorpi in circolo. E nonostante ci sia stato effettivamente un calo fisiologico degli anticorpi IgG (immunoglobuline G), solo lo 0,4% ha contratto il coronavirus Sars-CoV-2, 9 su 10 in modo asintomatico. Sono alcuni dati salienti emersi dallo studio Renaissance a 6 mesi. Protagonista il personale della struttura meneghina. L'analisi del siero di 2.179 operatori che hanno partecipato alla ricerca finalizzata a valutare la risposta immunitaria al VACCINO anti-Covid nel lungo periodo (da 14 giorni a 1 anno) mostra che tra i pochi (1%) che non mostrano una risposta rilevabile, alcuni fin dall'inizio, vi sono anche persone con condizione clinica di immunodepressione. Renaissance è il primo studio avviato in Italia e uno tra i più ampi europei in termini di casistica, spiegano dal Niguarda. Tutti i partecipanti hanno completato il ciclo vaccinale tra gennaio e febbraio 2021, con il VACCINO Comirnaty* di Pfizer/BioNTech. "Con le prime due analisi, cioè dopo 14 giorni e 3 mesi dalla vaccinazione, avevamo osservato una risposta anticorpale in circa il 99% dei vaccinati", ricorda Francesco Scaglione, direttore del Laboratorio di analisi chimiche e microbiologia del Niguarda. Gli studi sierologici a distanza di 6 mesi confermano che nella stessa percentuale di vaccinati gli anticorpi sono ancora presenti in una buona quantità. In questi 6 mesi il titolo anticorpale medio è naturalmente sceso. In particolare, la curva di riduzione è stata più netta e veloce nei primi 3 mesi (tra i 14 giorni e i 3 mesi il calo è stato di circa il 70%) e più lenta e graduale nel periodo successivo (circa il 45%). (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 28-SET-21 11:32 NNNN

MARTEDÌ 28 SETTEMBRE 2021 11.52.04

COVID: A 6 MESI DA VACCINO ANTICORPI CALANO MA PROTEGGONO, STUDIO SU SANITARI (2) =

ADN0363 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO COVID: A 6 MESI DA VACCINO ANTICORPI CALANO MA PROTEGGONO, STUDIO SU SANITARI (2) = Livello resta altissimo in 4% operatori, metà dei quali aveva avuto infezione prima di fare iniezione scudo (Adnkronos Salute) - Nel dettaglio l'86% del campione studiato, illustrano gli esperti del Niguarda, possiede a 6 mesi un titolo inferiore a 1.000 Bau (Binging Antibody Unit, unità standard che misura i livelli di anticorpi), il 6% un titolo tra 1.000 e 1.500, un 3% tra 1.500 e 2.000 e un 4% un titolo superiore a 2.000 Bau. L'1% invece non ha una risposta anticorpale rilevabile. "E' importante sottolineare che il 4% della nostra popolazione ha ancora titoli altissimi, superiori a 2.000 Bau - evidenza Scaglione - il 51% di questi aveva una storia di Covid prima della vaccinazione, mentre il 45% non è mai entrato in contatto con il virus". L'altro dato che viene sottolineato è il numero di persone che si sono infettate dopo la vaccinazione. "I dati sono estremamente confortanti - continua il ricercatore - Soltanto 10 operatori sanitari, infatti, hanno contratto l'infezione e, soprattutto, 9 su 10 in maniera asintomatica o paucisintomatica e solo uno in maniera sintomatica. Tra l'altro, in questo caso si trattava di uno dei soggetti fragili che non aveva inizialmente risposto alla vaccinazione". Anche in presenza di un numero relativo basso di IgG, evidentemente, è la riflessione degli esperti, una volta a contatto con il virus sembra che si attivi una risposta efficace e rapida grazie ai linfociti T, le cellule 'sentinella' che permettono di produrre una protezione duratura contro Covid grazie alla cosiddetta 'memoria immunitaria'. "I risultati dello studio - conclude Scaglione - ci stimolano ad approfondire ancora di più la dinamica della risposta immunitaria e ci confermano come la migliore arma contro la diffusione del virus sia la più ampia vaccinazione possibile". (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 28-SET-21 11:51 NNNN

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