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mercoledì 15 settembre 2021

Covid: ricerca, in Italia -60% prescrizioni di anticoagulanti

 

MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE 2021 11.03.44


Covid: ricerca, in Italia -60% prescrizioni di anticoagulanti =

(AGI) - Roma, 15 set. - Meno 60 per cento delle prescrizioni dei farmaci anticoagulanti in Italia durante la pandemia. E' questo il risultato di una recente ricerca di un gruppo di lavoro cui hanno attivamente contribuito i professori Giuseppe Ambrosio e Paolo Reboldi, del Centro di Ricerca Clinica e Traslazionale - CERICLET del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Universita' degli Studi di Perugia. Insieme ai colleghi di altri Centri, i ricercatori hanno analizzato l'intero Registro Nazionale istituito da Aifa per monitorare le prescrizioni di farmaci anticoagulanti, indispensabili per il trattamento di patologie assai rilevanti, quali la fibrillazione atriale e la trombosi venosa, per prevenire il rischio di embolie gravi e potenzialmente fatali. (AGI)Red/Bas (Segue) 151102 SET 21 NNNN

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Covid: ricerca, in Italia -60% prescrizioni di anticoagulanti (2)=

(AGI) - Roma, 15 set. - La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista European Journal of Preventive Cardiology, organo ufficiale della Societa' Europea di Cardiologia, ha dimostrato che durante il picco della pandemia da Covid-19 le prescrizioni di farmaci anticoagulanti in Italia sono drasticamente diminuite, di oltre il 60%. Questo dato e' stato rilevato sull'intera popolazione italiana che normalmente accede a queste cure (oltre 1,5 milioni di pazienti) e si e' mostrato particolarmente eclatante nelle classi di eta' piu' avanzate. E' di immediata evidenza come la mancata prescrizione di farmaci cosi' importanti abbia esposto quei pazienti ad un rischio molto maggiore di complicanze gravi, e potenzialmente fatali. Tra le spiegazioni piu' immediate di questo dato gli autori segnalano come durante il picco pandemico sia nettamente diminuito l'accesso - soprattutto dei soggetti anziani - alle visite mediche. Tale fenomeno, verosimilmente, e' conseguenza da un lato della drastica diminuzione della disponibilita' di accessi ambulatoriali, dovuta al sovvertimento dei percorsi di cura all'interno degli ospedali causato dalla emergenza Covid-19; dall'altro, e' anche possibile che molti pazienti abbiano avuto difficolta' di accesso ai controlli medici, per timore del contagio oppure, specie gli anziani, per le difficolta' di spostamento durante il lockdown. I risultati dello studio documentano in maniera precisa e su tutto il territorio italiano, l'impatto negativo del Covid-19 su alcune patologie croniche di grande rilievo. Ulteriori approfondimenti sono in corso per verificare se, come purtroppo intuibile, questo problema sia presente anche per altre gravi patologie croniche. (AGI)Red/Bas 151102 SET 21 NNNN

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