MERCOLEDÌ 08 GIUGNO 2022 13.09.11
CRIMINALITA': SPIAVANO CITTADINI, VIOLATI CENTINAIA DI SISTEMI VIDEOSORVEGLIANZA PRIVATI =
ADN0672 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CRIMINALITA': SPIAVANO CITTADINI, VIOLATI CENTINAIA DI SISTEMI VIDEOSORVEGLIANZA PRIVATI = Immagini vendute per 20 euro su alcuni social Milano, 8 giu. (Adnkronos) - Spiavano la vita intima di centinaia di privati cittadini, bambini compresi, hackerando i sistemi di videosorveglianza installati nelle loro abitazioni, negli spogliatoi di piscine e palestre o negli studi medici. Poi vendevano le chiavi di accesso alle immagini per poche decine di euro, consentendo a migliaia di utenti di spiare le persone e le loro vite. Sono 11 le persone indagate in tutta Italia dalla polizia postale, membri di due diversi gruppi criminali. L'accusa è di associazione per delinquere e accesso abusivo a sistema informatico e per ora non si è proceduto per pedopornografia. Ma le indagini, durate oltre un anno e che si sono concluse con dieci perquisizioni eseguite su tutto il territorio nazionale, procedono anche in quella direzione. Gli investigatori della polizia postale di Milano e del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, coordinati dalla Procura di Milano, hanno scoperto la rete dopo la segnalazione di un cittadino e l'arresto di un uomo accusato di pedopornografia nell'ambito della collaborazione con la polizia neozelandese. Gli indagati, dieci italiani e un cittadino ucraino, senza precedenti specifici e di età compresa fra i 20 e i 56 anni, avevano tutti abilità informatiche elevate. Nei due gruppi, per uno dei quali si configura l'associazione per delinquere, ogni indagato aveva ruoli definiti: alcuni cercavano in rete impianti di videosorveglianza connessi ad internet e, una volta individuati, li attaccavano, riuscendo in alcuni casi a scoprire le password dei videoregistratori digitali. Altri, invece, valutavano gli ambienti inquadrati e la qualità delle riprese, per selezionare le telecamere puntate su luoghi particolarmente intimi, come bagni e camere da letto, per spiare le vittime durante rapporti sessuali o atti di autoerotismo. (segue) (Bco/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 08-GIU-22 13:09 NNNN
MERCOLEDÌ 08 GIUGNO 2022 12.53.07
Spiavano da monitor sorveglianza per rivendere video,11 indagati =
Spiavano da monitor sorveglianza per rivendere video,11 indagati = (AGI) - Milano, 8 giu. - Spiavano ignari cittadini 'entrando' nelle telecamere di videosorveglianza di abitazioni, studi medici, alberghi, spogliatoi di piscine e palestre. La polizia ha individuato due gruppi criminali, per un totale di 11 persone, grazie a un'indagine, ribattezzata 'Rear window', durata oltre un anno e conclusasi nei giorni scorsi con 10 perquisizioni eseguite su tutto il territorio nazionale. Gli investigatori della polizia Postale di Milano e del Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma hanno scoperto il fenomeno grazie alla segnalazione di un cittadino e agli sviluppi dell'analisi forense compiuta sullo smartphone sequestrato a uno degli indagati nell'ambito di un altro procedimento penale, relativo a reati di altra natura. (AGI)Mi9/Flo (Segue) 081252 GIU 22 NNNN
MERCOLEDÌ 08 GIUGNO 2022 12.53.04
Spiavano da monitor sorveglianza per rivendere video,11 indagati (2)=
Spiavano da monitor sorveglianza per rivendere video,11 indagati (2)= (AGI) - Milano, 8 giu. - Nell'ambito dei due gruppi criminali scoperti dagli investigatori (per uno dei quali - il piu' corposo - si configura una vera e propria associazione per delinquere), gli indagati avevano ruoli e compiti ben definiti: i piu' esperti in materia informatica scandagliavano la rete alla ricerca di impianti di videosorveglianza connessi a internet; una volta individuati, li facevano oggetto di veri e propri attacchi informatici che consentivano, ricorrendo determinate condizioni, di scoprire le password e di accedere ai relativi impianti. Raccolte le credenziali di accesso, era compito di altri appartenenti ai gruppi criminali verificare la tipologia degli impianti, gli ambienti inquadrati e la qualita' delle riprese, allo scopo di individuare telecamere che riprendessero luoghi particolarmente "intimi", come bagni e camere da letto. L'obiettivo finale era infatti quello di carpire immagini che ritraessero le ignare vittime durante la consumazione di rapporti sessuali o atti di autoerotismo. In alcuni casi, le immagini facevano riferimento a telecamere installate presso alberghi, studi medici e spogliatoi di palestre e piscine. Al termine di tale selezione, le credenziali di accesso venivano affidate ad altri sodali che, attraverso "vetrine" online create ad hoc, le mettevano in vendita sulla rete. I proventi illeciti venivano reinvestiti nell'acquisto di sempre piu' aggiornati software per l'effettuazione degli attacchi informatici. Al termine delle perquisizioni, gli operatori della Polizia Postale hanno sequestrato 10 smartphone, 3 workstation, 5 PC portatili, 12 hard disk e svariati spazi cloud, per una capacita' di storage complessiva di oltre 50 Terabyte. Sono stati inoltre sequestrati tutti gli account social utilizzati dagli indagati per il compimento delle condotte delittuose e diverse migliaia di euro (anche in criptovaluta). (AGI)Mi9/Flo 081252 GIU 22 NNNN
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