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venerdì 10 marzo 2023

Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica

 

VENERDÌ 10 MARZO 2023 18.54.58

Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica

Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica Concessi sei mesi al governo di Madrid per rispondere Roma, 10 mar. (askanews) - Una donna incinta che ha subito violenze ostetriche durante il parto in Spagna dovrà essere risarcita. Lo ha affermato un comitato di indenizzazione delle Nazioni Unite, che ha concesso a Madrid sei mesi per rispondere. E' il terzo caso in cui esperti delle Nazioni Unite chiedono alla Spagna di risarcire una donna che ha subito violenze ostetriche. "Una donna in Spagna ha subito violenza ostetrica perché ha subito un'applicazione irregolare dell'anestesia epidurale e un taglio cesareo senza consenso informato", ha scritto su Twitter il Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione della discriminazione contro le donne. "I diritti a una salute riproduttiva sicura e adeguata devono essere garantiti", ha aggiunto. Nel suo parere del 7 marzo, di cui la France Presse ha ottenuto una copia, il Comitato ha chiesto che alla donna, la cui identità non è stata rivelata, sia concessa "piena riparazione, compreso un adeguato risarcimento economico per il danno fisico e psicologico subito".(Segue) Fco 20230310T185447Z

VENERDÌ 10 MARZO 2023 18.55.05

Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica -2-

Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica -2- Spagna condannata da Onu a risarcire vittima di violenza ostetrica -2- Roma, 10 mar. (askanews) - "Il comitato ha condotto un'indagine approfondita su questa questione. Il solo ascoltare la vittima e guardare insieme tutte le prove è una forma di giustizia, perché il problema che abbiamo avuto è che i tribunali spagnoli non hanno prestato attenzione a quello che ha detto la vittima", ha detto Francisca Fernandez Guillen, una delle legali che si sono rivolte alla Commissione. "Quindi siamo molto felici", ha detto. I fatti risalgono al gennaio 2009. La vittima si è rivolta al comitato delle Nazioni Unite nel 2018, ritenendo che le risposte fornite dalle autorità e dai tribunali spagnoli non fossero state all'altezza delle sue aspettative. Secondo il Comitato, il tribunale superiore dell'Andalusia ha emesso una sentenza il 20 gennaio 2016 respingendo la richiesta della vittima, sostenendo in particolare che suo marito e sua madre erano stati informati del taglio cesareo. Fco 20230310T185454Z

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