Giuseppe Salamone
Dopo aver passato tutta la vita a ricoprire qualsiasi tipo di poltrona istituzionale, dalla Presidenza del Consiglio a Ministeri di ogni tipo, dal Parlamento al Senato per poi finire stabilmente nel perimetro della Corte Costituzionale, Giuliano Amato una mattina si sveglia e dice quello che tutti (forse) sapevano e non ha mai detto.
Questi dinosauri della politica italiana alla Amato, da estirpare se veramente l'Italia volesse acquistare un pizzico di dignità non parlano mai quando dovrebbero, lo fanno solamente quando torna utile per i loro magagni. Molti si sono stupiti dall'intervista rilasciata da Amato a Repubblica nella quale dice che la strage di Ustica è stata eseguita dalla Nato, in particolare dai Francesi per uccidere Gheddafi che se la scampò grazie all'avviso di Craxi. Non c'è nulla da stupirsi, bastava leggere un libro che si chiama "Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire" scritto da Priore e Fasanella per avere un quadro chiaro di quello che successe in quegli anni in un'italia sotto attacco dai criminali dell'alleanza atlantica.
Possiamo tirare in ballo anche la buonanima di Andrea Purgatori, che su questa strage ha messo su una delle più grandi inchieste giornalistiche della storia italiana. Ma il cortocircuito più grande sta come sempre nel modo di raccontare le cose per indirizzare il dibattito pubblico perché Cossiga, circa venti anni fa andava ripetendo esattamente le stesse cose, esattamente le stesse cose dette da Amato a Repubblica. Allora la domanda è: perché oggi tutti si scandalizzano per una cosa che è già stata detta più e più volte? Perché la grande stampa, all'unisono, concede uno spazio enorme a delle argomentazioni che non concesse decenni fa quando il tema era caldissimo? Semplice, si chiama manipolazione dell'opinione pubblica!
La linea dominante conseguente all'intervista è quella di dare addosso a Macron, citato testualmente e tirato per la giacchetta per far verità su una cosa che quando è successa, lo vedeva ancora col pannolino. Mentre Giuliano Amato era già nell'orbita delle stanze del potere italiano dove negli anni successivi avrebbe avuto accesso a qualsiasi informazione fresca di giornata. Un piccolo sospetto di un tentato indebolimento per mano Atlantica nei confronti della Francia viene spontaneo. Soprattutto a fronte di ciò che sta succedendo a Parigi negli ultimi mesi. Soprattutto dopo che Sarkozy ha offerto la sua spalla a Macron per supportarlo nel portare avanti una soluzione negoziale per la guerra spaccando il circolo NATO.
Restano comunque alcune cose di cui quasi nessuno si preoccupa di approfondire: Giuliano Amato dovrebbe rendere conto al popolo italiano del suo silenzio tenuto fino ad ora riguardo a questa vicenda, dopo che per quarant'anni ha giurato ciclicamente sulla Costituzione "di osservare le leggi e agire nell'interesse esclusivo della Nazione". Quello che oggi dice, avrebbe dovuto dirlo molto tempo prima. Ma evidentemente se l'avesse fatto, di poltrone da occupare gli sarebbero rimaste solo quelle di casa sua. L'altro punto invece è l'ennesima conferma di quanto sia contorta, criminale, subdola e pericolosa la Nato. Però qual è la priorità dopo le parole di questo personaggio? Ma certo, quella di dare addosso a Macron dopo che per quarant'anni, gli stessi che puntano il dito, sono stati i protagonisti principali di boicottaggi e sabotaggi. Ma andate a quel paese va...
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T.me/GiuseppeSalamone
Questi dinosauri della politica italiana alla Amato, da estirpare se veramente l'Italia volesse acquistare un pizzico di dignità non parlano mai quando dovrebbero, lo fanno solamente quando torna utile per i loro magagni. Molti si sono stupiti dall'intervista rilasciata da Amato a Repubblica nella quale dice che la strage di Ustica è stata eseguita dalla Nato, in particolare dai Francesi per uccidere Gheddafi che se la scampò grazie all'avviso di Craxi. Non c'è nulla da stupirsi, bastava leggere un libro che si chiama "Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire" scritto da Priore e Fasanella per avere un quadro chiaro di quello che successe in quegli anni in un'italia sotto attacco dai criminali dell'alleanza atlantica.
Possiamo tirare in ballo anche la buonanima di Andrea Purgatori, che su questa strage ha messo su una delle più grandi inchieste giornalistiche della storia italiana. Ma il cortocircuito più grande sta come sempre nel modo di raccontare le cose per indirizzare il dibattito pubblico perché Cossiga, circa venti anni fa andava ripetendo esattamente le stesse cose, esattamente le stesse cose dette da Amato a Repubblica. Allora la domanda è: perché oggi tutti si scandalizzano per una cosa che è già stata detta più e più volte? Perché la grande stampa, all'unisono, concede uno spazio enorme a delle argomentazioni che non concesse decenni fa quando il tema era caldissimo? Semplice, si chiama manipolazione dell'opinione pubblica!
La linea dominante conseguente all'intervista è quella di dare addosso a Macron, citato testualmente e tirato per la giacchetta per far verità su una cosa che quando è successa, lo vedeva ancora col pannolino. Mentre Giuliano Amato era già nell'orbita delle stanze del potere italiano dove negli anni successivi avrebbe avuto accesso a qualsiasi informazione fresca di giornata. Un piccolo sospetto di un tentato indebolimento per mano Atlantica nei confronti della Francia viene spontaneo. Soprattutto a fronte di ciò che sta succedendo a Parigi negli ultimi mesi. Soprattutto dopo che Sarkozy ha offerto la sua spalla a Macron per supportarlo nel portare avanti una soluzione negoziale per la guerra spaccando il circolo NATO.
Restano comunque alcune cose di cui quasi nessuno si preoccupa di approfondire: Giuliano Amato dovrebbe rendere conto al popolo italiano del suo silenzio tenuto fino ad ora riguardo a questa vicenda, dopo che per quarant'anni ha giurato ciclicamente sulla Costituzione "di osservare le leggi e agire nell'interesse esclusivo della Nazione". Quello che oggi dice, avrebbe dovuto dirlo molto tempo prima. Ma evidentemente se l'avesse fatto, di poltrone da occupare gli sarebbero rimaste solo quelle di casa sua. L'altro punto invece è l'ennesima conferma di quanto sia contorta, criminale, subdola e pericolosa la Nato. Però qual è la priorità dopo le parole di questo personaggio? Ma certo, quella di dare addosso a Macron dopo che per quarant'anni, gli stessi che puntano il dito, sono stati i protagonisti principali di boicottaggi e sabotaggi. Ma andate a quel paese va...
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