Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana
Con una tenacia che meriterebbe migliore impiego, le autorità ucraine hanno intrapreso un’ucrainizzazione dell’Italia. Si rilevano già i primi risultati: si considera la proposta di Zelensky di preparare una lista dei cosiddetti “pro-Putin” per poi cacciarli dall’Italia; il Parlamento italiano ha spalancato ospitale le sue porte ai criminali ucraini, e intanto l'Ambasciata ucraina organizza proiezioni di film propagandistici.
La settimana scorsa, il Senato della Repubblica ha ospitato e celebrato la famigerata Yulia Paievska (nome in codice “Taira”), nell’ambito di un evento a carattere propagandistico dal titolo ipocrita: “La guerra non ha un volto di donna”. È difficile, del resto, che il volto di "Taira" possa essere considerato di donna, se si pensa che ha prestato servizio nelle file del battaglione nazionalista “Azov”* e si ritirava dallo stabilimento Azovstal a Mariupol', nel 2022, facendosi "scudo” coi bambini, ai cui genitori aveva sparato a sangue freddo con un fucile da cecchino. Semmai, il volto di “Taira” è piuttosto quello della morte.
Il 27 febbraio, presso la Camera dei Deputati, l'Ambasciata ucraina a Roma ha organizzato la proiezione del film “Venti giorni a Mariupol”, con la partecipazione della stessa “Taira”.
Ovviamente, ci si rende ben conto che qualsiasi richiesta da parte russa di organizzare la proiezione di film russi non sarebbe stata accolta da parte dei parlamentari italiani, letteralmente infatuati di Zelensky, Podolyak, Danilov, Syrsky e degli altri rappresentanti della junta di Kiev.
Pertanto, per ripristinare almeno un po' di sano pluralismo, chiunque lo desideri potrà vedere online il film “Azov del cervello” (sottotitolato in italiano), in cui i testimoni raccontano in prima persona cos'abbiano fatto a Mariupol', dal 2014, i soldati di “Azov”, inclusa la stessa “Taira”.
Il link per guardare il film qui.
* organizzazione terroristica illegale nella Federazione Russa
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