Garlasco, pm 'quei contatti opachi tra Xxxxxx ed ex
carabinieri'
Procura Brescia, 'in modo tranchant lo scagionarono negli
atti'
(ANSA) - MILANO, 26 SET - Si concentra anche su due ex
carabinieri della sezione polizia giudiziaria della Procura di Pavia, l'ex
maresciallo Xxxxxx Xxxxxx e l'ex luogotenente Xxxxxx Xxxxxx, l'inchiesta della
Procura di Brescia che vede indagato al momento, stando agli atti, l'ex
procuratore aggiunto di Pavia, Xxxxxx Xxxxxx, per corruzione in atti giudiziari
perché, nel 2017, avrebbe "ricevuto", secondo l'ipotesi d'accusa,
"20-30mila euro" per scagionare Xxxxxx Xxxxxx e chiedere
l'archiviazione dell'indagine a suo carico per il delitto di Garlasco.I pm,
come emerge dal decreto di perquisizione e sequestri di pc, altri dispositivi e
documenti, che ha riguardato Xxxxxx Xxxxxx, il padre e la madre, tre zii, Xxxxxx
e i due ex militari, fa presente pure che "un'annotazione d'indagine"
degli investigatori del 7 marzo 2017, poco prima della richiesta di
archiviazione, si concludeva "con formula 'tranchant' circa la 'completa
assenza - si leggeva - di elementi a supporto delle ipotesi accusatorie a
carico di Xxxxxx Xxxxxx'". E sempre i pm bresciani, oltre agli elementi
già emersi sulla presunta gestione anomala dell'inchiesta e sul presunto prezzo
della corruzione, mettono in rilievo "contatti opachi" tra Xxxxxx Xxxxxx,
Xxxxxx e Xxxxxx.Il giovane e anche i suoi familiari, secondo il decreto,
avrebbero "intrattenuto" con i due investigatori dell'epoca
"poco prima" delle audizioni in Procura "dei contatti non
relazionati", in particolare con Xxxxxx, o di "durata
incongrua", in particolare con Xxxxxx.I pm segnalano, ad exxxxxx, anche
che, quando a Xxxxxx fu notificato l'invito a comparire per l'interrogatorio
otto anni fa, l'allora maresciallo Xxxxxx "si tratteneva presso Xxxxxx Xxxxxx
per un tempo assai esteso, incompatibile con la mera esecuzione dell'attività
notificatoria". Avrebbe raggiunto Xxxxxx "alle ore 16.35" ed
effettuava la notifica più di un'ora dopo, alle "17.45". Stando alle
indagini, poi, Xxxxxx avrebbe avuto "rapporti di particolare confidenza e
correlazione con l'indagato Xxxxxx", l'allora procuratore aggiunto. E
avrebbe avuto "un contatto con Xxxxxx Xxxxxx in data antecedente",
rispetto alla notifica, "pur non risultando una ragione investigativa
correlata a tale necessità". Il sospetto dei pm bresciani è che Xxxxxx e i
suoi familiari sapessero dell'indagine prima che l'amico del fratello di Chiara
Poggi fosse stato formalmente informato. (ANSA).
26/09/2025
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