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martedì 1 luglio 2025

Speciale infrastrutture: Putin, quasi 23 mila strutture restaurate o costruite in nuove regioni russe

NOVA0418 3 EST 1 NOV ECO INT Speciale infrastrutture: Putin, quasi 23 mila strutture restaurate o costruite in nuove regioni russe Mosca, 01 lug - (Agenzia_Nova) - Quasi 23 mila strutture diverse sono state restaurate o costruite nelle nuove regioni della Federazione Russa dal 2022 (Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, regioni di Kherson e Zaporizhzhia). Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, durante una riunione sullo sviluppo socioeconomico dei nuovi soggetti federali della Federazione Russa. "Dal 2022 sono stati ricostruiti o edificati quasi 23 mila strutture, circa 22.800 per l'esattezza. Si tratta di abitazioni, scuole, ospedali, cliniche, infrastrutture comunali e reti elettriche", ha affermato Putin. Il leader russo ha sottolineato che le autorita' russe ''affrontano costantemente il tema della ricostruzione e dello sviluppo delle nuove regioni''. Inoltre, il capo dello Stato russo ha aggiunto che e' previsto il ripristino di ulteriori 9.6 mila chilometri di strade nel territorio delle regioni. (Rum)  

#FLASH# UCRAINA: PUTIN A MACRON, SOLUZIONE CONFLITTO SI BASI SU REALTÀ SUL TERRENO

#FLASH# UCRAINA: PUTIN A MACRON, SOLUZIONE CONFLITTO SI BASI SU REALTÀ SUL TERRENO Milano, 1 lug. (LaPresse) - . EST NG01 ipz/scp 011828 LUG 25  

**UCRAINA: PUTIN SENTE MACRON, 'CONFLITTO CONSEGUENZA POLITICHE OCCIDENTE'** =

ADN1111 7 EST 0 ADN EST NAZ **UCRAINA: PUTIN SENTE MACRON, 'CONFLITTO CONSEGUENZA POLITICHE OCCIDENTE'** = Mosca, 1 lug. (Adnkronos) - Nel corso di un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin ha attribuito all'Occidente la responsabilità del conflitto ucraino. Secondo quanto riportato dal Cremlino, Putin "ha ricordato che il conflitto ucraino è una conseguenza diretta della politica degli stati occidentali, che per molti anni hanno ignorato gli interessi della sicurezza russa, creato una testa di ponte anti-russa in Ucraina e tollerato le violazioni dei diritti dei residenti russofoni". I paesi occidentali, ha osservato il capo di Stato, "stanno perseguendo una politica di prolungamento delle azioni militari, alimentando il regime di Kiev con diverse armi moderne". Lo riporta la Tass. (Vsn/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 01-LUG-25 18:31  





 

Esplosione stellare scoperta grazie a un gioco di enigmistica
Circa 3.500 persone hanno analizzato 3 milioni di immagini
   (ANSA) - ROMA, 01 LUG - Scoperta l'esplosione di una stella
grazie alla partecipazione di semplici cittadini impegnati in un
gioco di enigmistica 'cosmica': è un nuovo successo della
cosiddetta citizen science, in un progetto che ha visto il
coinvolgimento di 3.500 persone che nel tempo hanno analizzato
quasi 3 milioni di immagini. Un lavoro coordinato da Tom
Killestein, dell'Università britannica di Warwick, e Lisa
Kelsey, dell'Università di Cambridge, che ha portato a una
pubblicazione sulla rivista Astronomy and Astrophysics.
Ricorda il gioco di enigmistica 'trova le differenze' ma in
questo caso è su scala cosmica: è Kilonova Seekers, una app che
chiede al pubblico di trovare le differenze tra due immagini di
piccole porzioni di cielo notturno ma scattate a distanza di
qualche giorno. "Kilonova Seekers rappresenta un'opportunità
unica per il pubblico di cimentarsi con l'astrofisica", ha detto
Killestein. Il sistema permette infatti di analizzare migliaia
di foto al giorno a dare realmente un aiuto a smaltire parte del
lungo lavoro di analisi che sarebbe altrimenti impossibile vista
la grande mole di informazioni in arrivo ogni giorno dai
telescopi. In questo caso alcuni partecipanti, ad appena 3 ore e
mezza dagli scatti, hanno identificato la presenza di un nuovo
punto di luce denominato GOTO0650, una cosiddetta stella
variabile cataclismatica, ossia coppie di stelle in cui una
delle due, solitamente una nana bianca, strappa materia
all'altra. Un fenomeno periodico che crea violente esplosioni.
Il riconoscimento rapido di questi fenomeni può permettere, come
in questo caso, di attivare una sorta di avviso urgente per
altre tipologie di telescopi così da far concentrare le
osservazioni sull'esplosione in atto e capire meglio questi
violenti fenomeni cosmici. "Con oltre 2,8 milioni di
classificazioni finora - ha detto Kelsey - la scoperta di
GOTO0650 rappresenta davvero l'apice di due anni di duro lavoro
costante da parte dei nostri volontari. Senza i volontari di
Kilonova Seekers che hanno segnalato questo oggetto, non sarebbe
stato possibile un rapido follow-up e questo oggetto potrebbe
essere stato completamente ignorato." (ANSA).
01/07/2025 15:09

La tolda del continente europeo in mano ai nipoti del secolo buio (a cura di Massimiliano Valdannini)

 

UCRAINA: MOSCA, 'CONQUISTATA TUTTA LA REGIONE DI LUHANSK' =

ADN0029 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: MOSCA, 'CONQUISTATA TUTTA LA REGIONE DI LUHANSK' = Mosca, 1 lug. (Adnkronos) - Le forze di Mosca hanno conquistato integralmente il Luhansk, una delle quattro regioni che la Russia ha illegalmente annesso in Ucraina nel settembre 2022. Lo ha dichiarato Leonid Pasechnik, capo nominato da Mosca della Repubblica Popolare di Lugansk. Se confermato, ciò renderebbe Luhansk la prima regione ucraina ad essere completamente occupata dalla Russia dopo oltre tre anni di guerra. Non c'è stato alcun commento immediato da parte di Kiev in merito all'affermazione di Pasechnik. In un intervento al Primo Canale della Tv di Stato russa, andato in onda lunedì sera, Pasechnik ha affermato di aver ricevuto un rapporto "letteralmente due giorni fa" in cui si affermava che il "100%" della regione era ora sotto il controllo delle forze russe. (Crc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 01-LUG-25 07:20  

Moldova, 68,8% cittadini sostiene neutralità in guerra Russia-Ucraina

Moldova, 68,8% cittadini sostiene neutralità in guerra Russia-Ucraina Moldova, 68,8% cittadini sostiene neutralità in guerra Russia-Ucraina Solo il 20,9% ritiene che Paese debba sostenere Kiev; 2,5% per Mosca Roma, 1 lug. (askanews) - La maggioranza dei cittadini moldavi sostiene la neutralità di Chisinau nel conflitto tra Russia e Ucraina, secondo un sondaggio condotto dalla società moldava di raccolta e analisi dati Date Inteligente (iData). Il sondaggio, pubblicato ieri, ha chiesto ai moldavi di esprimere la propria opinione sulla posizione che la Repubblica dovrebbe assumere in relazione al conflitto tra Russia e Ucraina. Il 68,8% degli intervistati ritiene che il Paese debba essere neutrale su questo tema. Solo il 20,9% ritiene che la Moldova debba sostenere l'Ucraina, mentre il 2,5% ritiene necessario sostenere la Russia. Circa il 6% degli intervistati ha trovato difficile rispondere alla domanda. Il sondaggio è stato condotto dal 14 al 23 giugno e ha coinvolto 1.015 persone. Il margine di errore è del 3%. Coa 20250701T073149Z  

Slovacchia, Fico: chiederemo a Ue rinvio nuove sanzioni a Russia -2-

Slovacchia, Fico: chiederemo a Ue rinvio nuove sanzioni a Russia -2- Slovacchia, Fico: chiederemo a Ue rinvio nuove sanzioni a Russia -2- Roma, 1 lug. (askanews) - Venerdì, Fico ha affermato che la Slovacchia era preoccupata per un possibile aumento dei dazi di transito dopo che l'Ue ha bloccato le importazioni di energia russa, nonché per la necessità di compensare le famiglie slovacche e per l'aumento dei prezzi del gas. Se la Slovacchia abbandonasse il gas russo a partire da gennaio 2028, il colosso energetico russo Gazprom potrebbe intentare causa alla Slovacchia per 20 miliardi di euro, ha affermato il primo ministro. Qjuindi la Slovacchia non approverà il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia finché queste questioni non saranno risolte, ha promesso Fico. Il 23 giugno, l'Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Kaja Kallas, ha dichiarato che l'Unione avrebbe dovuto approvare il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia entro la fine della settimana. Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha dichiarato lo stesso giorno che Ungheria e Slovacchia avevano bloccato il pacchetto di sanzioni perché Bruxelles voleva vietare a Budapest e Bratislava di acquistare petrolio e gas russi. Coa 20250701T075604Z  

Slovacchia, Fico: chiederemo a Ue rinvio nuove sanzioni a Russia

Slovacchia, Fico: chiederemo a Ue rinvio nuove sanzioni a Russia Slovacchia, Fico: chiederemo a Ue rinvio nuove sanzioni a Russia "Finché non avremo sufficienti garanzie" su importazioni gas russo Roma, 1 lug. (askanews) - La Slovacchia chiederà di rinviare un nuovo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia finché non riceverà garanzie dall'Unione Europea sulla riduzione al minimo dei danni derivanti dal blocco delle importazioni di gas russo, ha dichiarato il primo ministro slovacco Robert Fico. "Finché in Slovacchia non riceveremo garanzie sufficienti per ridurre al minimo e compensare i danni causati dalla proposta della Commissione Europea di bloccare il flusso di gas russo, la Slovacchia chiederà di rinviare il voto sul 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, la cui approvazione richiede il consenso di tutti gli Stati membri dell'Ue", ha dichiarato Fico sui social media dopo una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Fico ha definito costruttivo l'approccio della Commissione Europea e del cancelliere tedesco alle preoccupazioni della Slovacchia.(Segue) Coa 20250701T075557Z  

Ucraina: Pushilin, Kievi si ritiri, a Mariupol ora si vive benissimo

Ucraina: Pushilin, Kievi si ritiri, a Mariupol ora si vive benissimo Milano, 1 lug. (LaPresse) - Si dice "scettico" nei confronti dei negoziati tra Russia e Ucraina: "Per molto tempo ho partecipato al processo negoziale di Minsk. Ho visto come si comportavano i rappresentanti ucraini. Non erano orientati alla pace, allora - afferma in una intervista alla Stampa Denis Pushilin, il leader della Repubblica popolare di Donetsk,la parte dell'Oblast di Donetsk sotto controllo russo - E gli accordi di Minsk sono falliti per colpa loro. E adesso, purtroppo, non vedo un reale desiderio di risolvere il conflitto per via diplomatica. Dal nostro lato, da parte della Federazione Russa, si fa tutto il possibile per trovare una soluzione, per venire loro incontro. Ma, purtroppo, al momento non vedo movimenti nella giusta direzione".Nelle aree dell'oblast di Donetsk sotto il controllo di Mosca, "per quanto riguarda la disponibilità di servizi per la popolazione civile, la costruzione di nuove abitazioni e la ricostruzione di quelle distrutte". "È un lavoro complesso che in questi anni è stato svolto, e che continua, anzi, sta accelerando. Se parliamo in numeri: lo scorso anno sono stati costruiti 500.000 metri quadrati di nuove abitazioni, principalmente a Mariupol. Quest'anno, invece, nell'agglomerato Donetsk-Makeevka puntiamo a raggiungere la cifra di circa un milione di metri quadrati. Ma non è escluso che entro la fine dell'anno il numero sarà anche maggiore, perché c'è richiesta, la gente sta tornando", sottolinea. EST NG01 lpr 010738 LUG 25  

Donetsk, Russia: trovato deposito ucraino con bombe alla cloropicrina

Donetsk, Russia: trovato deposito ucraino con bombe alla cloropicrina Donetsk, Russia: trovato deposito ucraino con bombe alla cloropicrina Fsb: veleno da combattimento, vietato da Convenzione internazionale Roma, 1 lug. (askanews) - Un deposito di bombe artigianali per droni delle Forze Armate ucraine, riempite con cloropicrina, agente chimico proibito, è stato scoperto nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR): lo ha reso noto oggi il Servizio di Sicurezza Federale russo (FSB). "Il Servizio di Sicurezza Federale russo, insieme al Ministero della Difesa russo, ha scoperto un deposito delle Forze Armate ucraine... nella Repubblica Popolare di Donetsk contenente ordigni esplosivi improvvisati destinati al lancio da droni, caricati con esplosivo al plastico e con il veleno da combattimento cloropicrina, il cui uso come mezzo di guerra è vietato dalla Convenzione Internazionale sulla Proibizione delle Armi Chimiche", ha dichiarato l'FSB in una nota. Il Dipartimento Investigativo dell'FSB ha aperto un procedimento penale ai sensi dell'articolo sullo sviluppo, la produzione, l'accumulazione, l'acquisizione o la vendita di armi di distruzione di massa del Codice penale russo, si legge nella nota. Coa 20250701T082609Z  

La Russia testa con successo un computer quantistico da 50 qubit

La Russia testa con successo un computer quantistico da 50 qubit La Russia ha compiuto un passo significativo nel campo dell'informatica quantistica: l'Istituto di Fisica Lebedev (FIAN) ha annunciato il completamento con successo dei test su un computer quantistico da 50 qubit. Il risultato, definito storico dal centro di ricerca, apre la strada alla produzione di campioni seriali e al potenziale utilizzo commerciale di questi potenti sistemi. Il computer è stato sviluppato con tecnologia a ioni freddi nell'ambito della roadmap nazionale per il calcolo quantistico, coordinata da Rosatom, la compagnia nucleare statale russa. Secondo Ilya Zalivako, ricercatore del FIAN, le macchine quantistiche a ioni con meno di 500 qubit rappresentano oggi la forma tecnologicamente più avanzata di computer quantistici. Durante i test, gli scienziati hanno valutato parametri fondamentali come l'affidabilità delle operazioni a uno e due qubit e il tempo di coerenza, ovvero la durata durante la quale un qubit può mantenere il proprio stato quantistico prima che la decoerenza comprometta l'informazione. Non si è trattato solo di prove teoriche: i ricercatori hanno eseguito anche operazioni concrete, come l'implementazione dell'algoritmo di Grover per la ricerca in database non ordinati, il calcolo della struttura molecolare e la simulazione di sistemi dinamici, aprendo così le porte al futuro utilizzo pratico dei computer quantistici in settori come la chimica computazionale, la crittografia e l'intelligenza artificiale. Il successo russo si inserisce nel crescente scenario di competizione globale per la supremazia quantistica, con Stati Uniti, Cina ed Europa che investono massicciamente nello sviluppo di tecnologie quantistiche avanzate. 2025-07-01 10:09:27 4393330 EST Politica Estera https://agenparl.eu/2025/07/01/la-russia-testa-con-successo-un-computer-quantistico-da-50-qubit/  

Gaza: Autorita' palestinese chiede azione araba urgente per "fermare l'uso della fame come arma"

NOVA0080 3 EST 1 NOV Gaza: Autorita' palestinese chiede azione araba urgente per "fermare l'uso della fame come arma" Tunisi, 01 lug - (Agenzia_Nova) - L'Autorita' nazionale palestinese (Anp) ha lanciato un appello per un'azione urgente da parte dei Paesi arabi al fine di "fermare l'uso della fame come arma contro il popolo palestinese", sottolineando che "la protezione delle famiglie dal collasso rappresenta una priorita' nazionale urgente", alla luce delle condizioni umanitarie catastrofiche nei territori palestinesi, in particolare nella Striscia di Gaza. L'appello e' stato lanciato durante un intervento della ministra dello Sviluppo Sociale, Samah Hamad, in occasione della Riunione preparatoria regionale araba per il secondo vertice mondiale sullo sviluppo sociale, tenutasi a Tunisi. L'incontro e' stato organizzato dal Consiglio dei ministri arabi degli affari sociali, con la partecipazione di ministri e rappresentanti di Paesi arabi e organizzazioni regionali e internazionali. Hamad ha tracciato un quadro drammatico della situazione umanitaria in Palestina, evidenziando come migliaia di famiglie siano state lasciate da sole ad affrontare la carestia, in un contesto di "aggressione continua, blocco soffocante e collasso quasi totale dei servizi essenziali". La ministra ha aggiunto: "Decine di bambini hanno perso la vita per fame e freddo negli ultimi mesi, in una scena che non puo' essere ne' creduta ne' ignorata". Secondo Hamad, quanto sta avvenendo a Gaza rappresenta "l'uso deliberato della fame come arma per spezzare la volonta' della popolazione e spingerla allo sfollamento o alla resa". Hamad ha inoltre sottolineato che i bambini di Gaza sono costretti a dormire sotto il suono dei bombardamenti e sono privati di cibo, acqua e medicinali, mentre i camion degli aiuti vengono bloccati a pochi metri dal confine e non possono entrare nella Striscia. La ministra ha illustrato gli sforzi del governo palestinese per affrontare il disastro umanitario, evidenziando che, nonostante le risorse limitate e le condizioni complesse, oltre 350 mila famiglie sono state registrate nel Registro sociale nazionale e hanno ricevuto assistenza economica d'emergenza tramite portafogli digitali durante il 2024. Il governo, ha aggiunto, e' impegnato a ottenere ulteriori finanziamenti per il 2025. (Tut)  

Gaza: media, almeno 20 morti in raid Israele dall'alba, colpite anche persone in attesa di aiuti

NOVA0166 3 EST 1 NOV Gaza: media, almeno 20 morti in raid Israele dall'alba, colpite anche persone in attesa di aiuti Gerusalemme, 01 lug - (Agenzia_Nova) - Almeno 20 persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite a seguito di bombardamenti delle Forze israeliane su diverse aree della Striscia di Gaza a partire dall'alba di oggi. Lo rende noto l'agenzia di stampa palestinese "Wafa", citando fonti mediche. Tra le vittime, sette persone sono state colpite mentre attendevano aiuti nella Striscia di Gaza centrale. Un civile e' stato ucciso e altri feriti in un bombardamento nel quartiere di Al Zeitoun, a sud-est di Gaza City, mentre un altro e' stato ucciso nel centro di Khan Yunis. L'esercito israeliano ha proseguito le operazioni nella Striscia di Gaza, distruggendo un intero isolato residenziale nella citta' di Al Qarara, a nord-est di Khan Yunis, provocando ingenti danni e costringendo molte famiglie a lasciare le proprie abitazioni. Inoltre, secondo "Wafa" un drone ha attaccato un gruppo di civili nei pressi di un punto di distribuzione degli aiuti in via al Tina, a sud di Khan Yunis, ferendo varie persone in attesa di aiuti umanitari. (Res)  

#FLASH# MEDIORIENTE: MEDIA, 24 MORTI A GAZA IN ATTACCHI ISRAELE DALL'ALBA

#FLASH# MEDIORIENTE: MEDIA, 24 MORTI A GAZA IN ATTACCHI ISRAELE DALL'ALBA Milano, 1 lug. (LaPresse) - . EST NG01 cba/sid 011026 LUG 25  

Medioriente: sindacati Trento, neutralità in supermercati è indifferenza

Medioriente: sindacati Trento, neutralità in supermercati è indifferenza Trento, 1 lug. (LaPresse) - "Esprimiamo profonda amarezza per la scelta pavida di Sait che, mentre tante realtà cooperative italiane decidono di compiere gesti concreti per denunciare il massacro in corso a Gaza rimuovendo dai punti vendita i prodotti israeliani e promuovendo la Gaza Cola per finanziare aiuti umanitari, sceglie invece di non fare nulla, restando in un silenzio che suona come indifferenza. Anche stavolta, Sait ha perso l'occasione di mostrare che i valori cooperativi, quelli veri, contano più del quieto vivere. Ci chiediamo come si possa voltare lo sguardo davanti a un conflitto che in quasi due anni ha provocato centinaia di migliaia di morti, gran parte dei quali donne e bambini, e davanti alla disperazione di chi ogni giorno rischia la vita per un sacco di farina". Lo hanno dichiarato Stefano Picchetti di Uiltucs, Luigi Bozzato di Filcams Cgil e Fabio Bertolissi di Fisascat Cisl. "Restare fermi mentre si consuma un genocidio significa accettare che la nostra coscienza venga anestetizzata - hanno aggiunto i sindacalisti -. La neutralità di fronte a questi crimini è una forma di complicità. Ognuno di noi è chiamato a scegliere se continuare a far finta di niente o se schierarsi dalla parte dei diritti umani e della dignità. Chiediamo a Sait di ripensarci e di fare finalmente la sua parte, attivando iniziative concrete di solidarietà per la popolazione palestinese e aderendo alla campagna nazionale 'Coop for Refugees', per ridare senso e coerenza alla parola cooperazione. Non serve retorica, serve coraggio. Perché chi sceglie di restare neutrale di fronte alla sofferenza finisce per essere dalla parte di chi la provoca". CRO NG01 lbo/sid 011036 LUG 25  

NTW Press - Guerre, riarmo, sdoganate ora anche le mine antiuomo: Pace sempre più sfocata

NTW Press - Guerre, riarmo, sdoganate ora anche le mine antiuomo: Pace sempre più sfocata

Guerre, riarmo, sdoganate ora anche le mine antiuomo: Pace sempre più sfocata

L'Ucraina si ritira dalla Convenzione di Ottawa, il trattato internazionale che vieta l'uso, lo stoccaggio, la produzione e il trasferimento di mine



Martedì 01 Luglio 2025 10:38

In un mondo perfetto le guerre naturalmente non esisterebbero. Pace e concordia tra i popoli dovrebbero essere priorità universali. E invece in questo tormentato momento storico ci ritroviamo con conflitti gravi e diffusi come mai nel recente passato, al posto delle strette di mano e dei leader che promuovono il dialogo, chi occupa i posti di potere decisivi mostra un atteggiamento muscolare e spesso intransigente. E l'Onu, che andrebbe al contrario rafforzata, viene costantemente delegittimata. In tutto ciò si corre verso il riarmo quasi con fatalità e vengono sdoganate pratiche che per decenni sono state strenuamente combattute in quanto criminali, come il ricorso alle mine antiuomo.

Guerre, riarmo: sdoganate anche le mine antiuomo

Chissà ne penserebbe Lady Diana che del tema fece una battaglia (in copertina Diana Spencer mentre cammina tra le mine antiuomo in Angola). Forse oggi si starà rivoltando nella tomba.

Perché dopo tutto il suo impegno pacifista e umanitario contro l'uso delle mine antiuomo, le novità di queste ore che arrivano dalla politica internazionale sono destinate ad alzare un polverone di polemiche e ad aprire un dibattito moralista non di poco conto.

Perché la decisione dell'Ucraina di ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa, il trattato internazionale che vieta l'uso, lo stoccaggio, la produzione e il trasferimento di mine antiuomo sicuramente farà discutere.

Il dramma di un popolo aggredito (che però userà le mine antiuomo)

Il dado è tratto. Zelensky ha deciso così. Il motivo principale è la guerra in corso con la Russia e la necessità – secondo Kiev – di poter utilizzare ogni mezzo per difendere il proprio territorio.

Volodymyr Zelensky

Anche se non sarebbe forse del tutto una novità dal momento che secondo Human Rights Watch, già nel 2022 l'Ucraina aveva utilizzato mine antiuomo, violando la Convenzione.

E proprio gli organi umanitari stanno cercando di evidenziare le strategie messe in campo da Zelensky dal momento ce la notizia in queste ore sta passando tutto sommato in sordina, pur avendo un peso considerevole sul piano del diritto internazionale e dell'etica bellica.

La campagna di Lady D e la decisione di difendersi con "mezzi ingiusti"

Come accennato all'inizio forse in molti ancora ricorderanno l'impegno profuso da Lady Diana (e curiosamente domani, 1 luglio, sarebbe stato il suo compleanno) contro l'utilizzo delle mine anti uomo.

In molti probabilmente ricorderanno immagini che avevano fatto il giro del mondo, ovvero la principessa del Galles che nel 1997 indossando un giubbetto antiproiettile e un caschetto di protezione aveva camminato in un campo minato in Angola dove allora impazzava la guerra civile.

Una battaglia (portata avanti in questi anni anche dal figlio Harry) cui fanno appunto da contraltare le decisioni prese in queste ore a Kiev.

Una strategia che si inserisce in una logica tragicamente antica e a dire il vero cinica che sembrerebbe rispondere a questo motto: quando la sopravvivenza è in gioco, tutto diventa lecito.

Il dibattito morale su come difendersi

Tanto per essere chiari, è in fondo la stessa logica con cui si sono giustificate torture, attacchi ai civili, armi chimiche e nucleari.

Ma molti osservatori delle dinamiche belliche (soprattutto quelli più fedeli a un codice etico morale da rispettare) hanno già rilevato che una guerra giusta non può essere combattuta con mezzi ingiusti, e le mine antiuomo sono universalmente riconosciute come tali.

Perché fondamentalmente, è il rilievo ancora di questa parte di osservatori "di guerra", le mine non fanno distinzioni tra soldati e bambini, tra giovani e anziani, tra uomini e donne, tra combattenti e civili.

Anzi, con un ulteriore e pericoloso paradosso. Le mine continuano a uccidere e mutilare anni, decenni dopo la fine del conflitto.

Di fatto, delle trappole lasciate a un destino cieco, alla sorte.

Quando il Diritto interazionale non basta più

Nei giorni scorsi, di fronte all'attacco di Israele all'Iran, ma anche osservando la situazione nella striscia di Gaza ci si era resi conti di come, di fronte a situazioni intricate e quasi senza via di uscita, il Diritto internazionale possa non essere sufficiente a dirimere le questioni riguardo tensioni geopolitiche.

E ora accade la stessa cosa con la decisione dell'Ucraina di ritirarsi da quanto prevede la convenzione di Ottawa.

L'obiezione che arriverà in queste ore da Kiev sarà quasi scontata:

"La Russia usa metodi anche peggiori".

Il messaggio distorto legato a eventi eccezionali

Ma un pensiero di questo tipo, fanno notare sempre gli osservatori di tematiche belliche, alla fine annulla anche il confine tra aggredito e aggressore. 

"Sposare" la causa dell'uso delle mine, anche in un contesto di guerra difensiva, rischia di mandare un messaggio distorto e doppiamente pericoloso: in tempi eccezionali, tutto è permesso.

Cosa rappresenta la convenzione di Ottawa e cosa fanno i diversi Stati

La notizia di rinunciare al rispetto della Convenzione di Ottawa è stata diffusa dal deputato Roman Kostenko.

Il deputato ucraino Roman Kostenko



 

La Convenzione è stata adottata il 18 settembre 1997, e l'Ucraina ne è diventata membro nel 1999, con successiva ratifica da parte della Verkhovna Rada solo nel maggio 2005.

Le più grandi potenze al mondo in realtà non hanno mai aderito alla Convenzione: Stati Uniti e Cina, Russia, India e Pakistan, (tra l'altro tutte potenze atomiche), non sono membri della convenzione.

La decisione di Zelensky segue quella recente di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, curiosamente tutti Stati che recentemente temono azioni aggressive di Putin e della Russia.

 

Morti e feriti dopo attacco israele in internet café Gaza City-VIDEO

Morti e feriti dopo attacco israele in internet café Gaza City-VIDEO Morti e feriti dopo attacco israele in internet café Gaza City-VIDEO Secondo la Protezione civile nella Striscia i morti sarebbero 21 Roma, 1 lug. (askanews) - Palestinesi trasportano morti e feriti all'ospedale al-Shifa dopo un attacco aereo israeliano su un internet café sul mare a Gaza City. Nelle immagini, alcuni ispezionano i danni sul luogo dell'attacco. Secondo la Protezione Civile nella Striscia di Gaza, 21 persone sono morte nell'attacco sull'internet café di Al-Baqa. Video su askanews.it Cuc 20250701T104126Z  

MO. PROTESTA PRO PALESTINA DAVANTI A CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA -2-

DIR0525 3 POL 0 RR1 R/INT /TXT MO. PROTESTA PRO PALESTINA DAVANTI A CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA -2- (DIRE) Genova, 1 lug. - Tra i manifestanti anche Karim Hamarneh, palestinese, presidente dell'associazione Liguria-Palestina: "Stiamo aspettando una soluzione da 21 mesi da parte dei governi e non si riesce ad avere niente, ogni giorno ci sono cento morti- sottolinea- come attivisti palestinesi sparsi nel mondo cerchiamo di dare il nostro meglio dal basso, coinvolgendo la società civile per fare pressione sul governo affinché faccia qualcosa di concreto, altrimenti non possiamo più andare avanti. Cerchiamo di fare pressione anche interrompendo i rapporti internazionali per via di questa arroganza del potere di Israele e Stati Uniti". (Sid/ Dire) 10:51 01-07-25  

MO. PROTESTA PRO PALESTINA DAVANTI A CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA

DIR0524 3 POL 0 RR1 R/INT /TXT MO. PROTESTA PRO PALESTINA DAVANTI A CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA SUDARI BIANCHI E FOTOMONTAGGIO BUCCI-NETANYAHU: 'SIETE COMPLICI' (DIRE) Genova, 1 lug. - Bandiere della Palestina, persone sdraiate a terra su lenzuola bianche, fotomontaggio di Marco Bucci che stringe la mano a Benjamin Netanyahu con la scritta "Yes, you're complicit" (Sì, siete complici), e le lettere EU evidenziate in rosso a puntare il dito anche contro l'Unione europea. E' la protesta organizzata questa mattina davanti al Consiglio regionale della Liguria dall'Associazione Liguria-Palestina e Assopace Palestina, a cui hanno aderito diverse realtà associative cittadine, da Emergency all'Arci, dall'Anpi a Sanitari per Gaza, da La Piuma all'Ora di silenzio per la pace, con la partecipazione di alcuni consiglieri regionali di centrosinistra. Nel mirino della protesta la decisione della maggioranza ligure di centrodestra di bocciare la settimana scorsa i due ordini del giorno e la mozione presentati dalla minoranza per chiedere l'interruzione di ogni rapporto istituzionale, economico e culturale tra la Regione e lo Stato di Israele. "Stiamo denunciando la mancata presa di posizione da parte del governatore della Regione Liguria sulla cura dei diritti umani e contro le violazioni che si stanno attuando nella striscia di Gaza e in Cisgiordania- spiega Maria Di Pietro, referente ligure di Assopace Palestina- chiediamo di sospendere almeno le relazioni internazionali con Israele. Quello che si sta attuando nella striscia di Gaza è un genocidio. Non si può più stare a guardare. Al presidente Marco Bucci chiediamo, come hanno fatto Emilia-Romagna, Puglia, Toscana e anche Sardegna, di sospendere gli accordi internazionali con Israele e di denunciare almeno il genocidio". Per l'attivista, "ogni volta che bocciamo una mozione premiamo un grilletto, sganciamo una bomba. E noi cosa racconteremo ai nostri figli?". (SEGUE) (Sid/ Dire) 10:51 01-07-25  

MO. PROTESTA PRO PALESTINA DAVANTI A CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA

DIR0524 3 POL 0 RR1 R/INT /TXT MO. PROTESTA PRO PALESTINA DAVANTI A CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA SUDARI BIANCHI E FOTOMONTAGGIO BUCCI-NETANYAHU: 'SIETE COMPLICI' (DIRE) Genova, 1 lug. - Bandiere della Palestina, persone sdraiate a terra su lenzuola bianche, fotomontaggio di Marco Bucci che stringe la mano a Benjamin Netanyahu con la scritta "Yes, you're complicit" (Sì, siete complici), e le lettere EU evidenziate in rosso a puntare il dito anche contro l'Unione europea. E' la protesta organizzata questa mattina davanti al Consiglio regionale della Liguria dall'Associazione Liguria-Palestina e Assopace Palestina, a cui hanno aderito diverse realtà associative cittadine, da Emergency all'Arci, dall'Anpi a Sanitari per Gaza, da La Piuma all'Ora di silenzio per la pace, con la partecipazione di alcuni consiglieri regionali di centrosinistra. Nel mirino della protesta la decisione della maggioranza ligure di centrodestra di bocciare la settimana scorsa i due ordini del giorno e la mozione presentati dalla minoranza per chiedere l'interruzione di ogni rapporto istituzionale, economico e culturale tra la Regione e lo Stato di Israele. "Stiamo denunciando la mancata presa di posizione da parte del governatore della Regione Liguria sulla cura dei diritti umani e contro le violazioni che si stanno attuando nella striscia di Gaza e in Cisgiordania- spiega Maria Di Pietro, referente ligure di Assopace Palestina- chiediamo di sospendere almeno le relazioni internazionali con Israele. Quello che si sta attuando nella striscia di Gaza è un genocidio. Non si può più stare a guardare. Al presidente Marco Bucci chiediamo, come hanno fatto Emilia-Romagna, Puglia, Toscana e anche Sardegna, di sospendere gli accordi internazionali con Israele e di denunciare almeno il genocidio". Per l'attivista, "ogni volta che bocciamo una mozione premiamo un grilletto, sganciamo una bomba. E noi cosa racconteremo ai nostri figli?". (SEGUE) (Sid/ Dire) 10:51 01-07-25  

IRAN: ARAGHCHI, 'COLLOQUI DIPLOMATICI CON USA NON RIPRENDERANNO MOLTO PRESTO' =

ADN0036 7 EST 0 ADN EST NAZ MOR IRAN: ARAGHCHI, 'COLLOQUI DIPLOMATICI CON USA NON RIPRENDERANNO MOLTO PRESTO' = Teheran, 1 lug. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha espresso scetticismo riguardo una rapida ripresa dei colloqui diplomatici con gli Stati Uniti, dichiarando a Cbs News che i negoziati non riprenderanno "così rapidamente" dopo i recenti attacchi aerei statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva indicato che i colloqui avrebbero potuto riprendere già questa settimana. "Dovremo prima assicurarci che l'America non torni a colpirci con un attacco militare durante i negoziati", ha aggiunto Araghchi. "E credo che, con tutte queste considerazioni, abbiamo ancora bisogno di più tempo". Nonostante ciò, ha insistito, "le porte della diplomazia non si chiuderanno mai". (Crc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 01-LUG-25 07:46  

IRAN: ARAGHCHI ESCLUDE RAPIDA RIPRESA DEI NEGOZIATI SUL NUCLEARE CON USA

ZCZC IPN 032 EST --/T IRAN: ARAGHCHI ESCLUDE RAPIDA RIPRESA DEI NEGOZIATI SUL NUCLEARE CON USA ROMA (ITALPRESS) - Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che ci vorranno tempo e rassicurazioni da parte degli Stati Uniti prima che Teheran sia pronta a riprendere i colloqui sul suo programma nucleare, sottolineando che l'Iran sarà presto pronto a ricominciare ad arricchire l'uranio e "recuperare il tempo perduto". In un'intervista alla Cbs, il capo della diplomazia iraniana ha detto: "Non credo che i negoziati riprenderanno così rapidamente. Per decidere di riprendere i negoziati, dovremo prima assicurarci che l'America non torni a prenderci di mira con un attacco militare durante i negoziati". Araghchi è intervenuto anche sugli attacchi israeliani e statunitensi contro obiettivi del programma nucleare. "Non si può cancellare la tecnologia e la scienza per l'arricchimento con i bombardamenti. Se c'è questa volontà da parte nostra, e la volontà di fare ancora progressi in questo settore, saremo in grado di riparare rapidamente i danni e recuperare il tempo perduto", ha dichiarato. Il "programma nucleare pacifico dell'Iran è diventato una questione di orgoglio e gloria nazionale. Abbiamo anche attraversato 12 giorni di guerra imposta, quindi la gente non si tirerà indietro facilmente dall'arricchimento", ha concluso. (ITALPRESS). xr2/mgg/red 01-Lug-25 08:25  

SE VOLETE COLPIRE I TERRORISTI DOVRESTE BOMBARDARVI DA SOLI

Idf, colpiti a Gaza 140 obiettivi terroristici in ultime 24 ore

   (ANSA) - TEL AVIV, 01 LUG - Il portavoce dell'Idf riferisce
che più di 140 obiettivi terroristici sono stati attaccati in
tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. La Marina ha
preso di mira diversi obiettivi nel sud dell'enclave. L'esercito
rende noto di aver eliminato terroristi, distrutto strutture
militari, siti di lancio di missili anticarro, depositi di armi
e infrastrutture usate dalle milizie armate. (ANSA).
01/07/2025 10:20

 

La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.