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venerdì 29 aprile 2011

Funzione Pubblica: indicazioni sulle modifiche alla disciplina in materia di permessi per l´assistenza ai disabili Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con circolare n. 13 del 6 dicembre 2010, fornisce indicazioni di carattere generale omogenee per il settore pubblico e privato, relativamente alle modifiche alla disciplina in materia di permessi per l´assistenza alle persone con disabilità, dovute all´introduzione dell´articolo 24, della Legge 4 novembre 2010, n. 183.

 
Funzione Pubblica: indicazioni sulle modifiche alla disciplina in materia di permessi per l´assistenza ai disabili
Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con circolare n. 13 del 6 dicembre 2010, fornisce indicazioni di carattere generale omogenee per il settore pubblico e privato, relativamente alle modifiche alla disciplina in materia di permessi per l´assistenza alle persone con disabilità, dovute all´introduzione dell´articolo 24, della Legge 4 novembre 2010, n. 183.
 
UFFICIO PERSONALE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONISERVIZIO TRATTAMENTO PERSONALE

Alle      Amministrazioni pubbliche
di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001

CIRCOLARE N.


OGGETTO: modifiche alla disciplina in materia di permessi per l'assistenza alle persone con disabilità - banca dati informatica presso il Dipartimento della funzione pubblica - legge 4 novembre 2010, n. 183, art. 24.

  1. Premessa.
Sulla Gazzetta ufficiale del 9 novembre 2010, n. 262, è stata pubblicata la legge 4 novembre 2010, n. 183, recante "Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.". La legge entra in vigore il 24 novembre 2010.
L'art. 24 della nuova legge riguarda le "Modifiche alla disciplina in materia di permessi per l'assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità ". La disposizione innova parzialmente il regime dei permessi per l'assistenza ai soggetti disabili contenuto nella legge 5 febbraio 1992, n. 104, e nel decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151. La norma inoltre prevede l'istituzione e la gestione di una banca dati informatica per la raccolta e la gestione dei dati relativi alla fruizione dei permessi a fini di monitoraggio e controllo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri -  Dipartimento della funzione pubblica. Rimane invariato il regime dei permessi, del trasferimento e della tutela della sede per i lavoratori con disabilità che fruiscono delle agevolazioni per le esigenze della propria persona.
La presente circolare è stata elaborata a seguito di un lavoro istruttorio di confronto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le altre amministrazioni istituzionalmente interessate dalla materia, con l'obiettivo di fornire indicazioni di carattere generale omogenee per il settore del lavoro pubblico e privato.  La finalità della presente circolare è quella di rendere degli orientamenti per l'interpretazione e l'applicazione della nuova normativa, ferme restando le autonome determinazioni di ciascuna amministrazione nell'esercizio del proprio potere organizzativo e gestionale. Rimane fermo quanto già illustrato dal Dipartimento della funzione pubblica nella Circolare n. 8 del 2008, par. 2.2 e 2.3, a proposito dell'utilizzo frazionato dei permessi.
Prima di affrontare nel merito le questioni, si ritiene necessario compiere una precisazione di tipo terminologico. Come noto, il dibattito circa la terminologia da utilizzare per indicare le persone con disabilità è stato ampio ed è ancora vivace. Lo spirito che anima il dibattito è quello di evitare espressioni o definizioni che possano recare insitamente un'idea di disvalore, promuovendo invece l'uso di termini e concetti che consentano di mettere in risalto il valore derivante dalla diversità. A livello internazionale, è ormai diffuso il concetto di "persona con disabilità", che viene utilizzato nella Convenzione delle Nazioni unite del 13 dicembre 2006 sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia con legge 3 marzo 2009, n. 18. Ad oggi, dovendo trattare la materia, la soluzione migliore sarebbe quella di attenersi alle scelte compiute in sede internazionale, con la conseguenza che, anche nell'esame della disciplina contenuta nella l. n. 104 del 1992, che è la legge italiana fondamentale in materia (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), dovrebbe farsi riferimento esclusivamente al concetto di persona con disabilità. Tuttavia, ragioni di chiarezza inducono a seguire nello specifico una strada diversa che, nel rispetto del testo legislativo, utilizza la diversa espressione di "persona in situazione di handicap". Benché questa espressione possa ormai risultare inadeguata alla luce di quanto sopra detto, essa è ancora presente nel testo della menzionata l. n. 104 e serve ad indicare con chiarezza la situazione dei disabili nei confronti dei quali sono stati effettuati gli accertamenti ai sensi dell'art. 4 della legge stessa (Accertamento dell'handicap). Tali accertamenti, dai quali può emergere anche una connotazione di gravità dell'handicap quando ricorrono le condizioni di cui all'art. 3, comma 3 (ovvero "qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione" della persona), rappresentano il presupposto per la fruizione di varie agevolazioni previste nella legge stessa; la situazione certificata di handicap grave costituisce in particolare il presupposto per la fruizione dei permessi previsti nell'art. 33.
Si segnala pertanto che, per maggior precisione e semplicità di esposizione, nella presente circolare e nelle eventuali successive note interpretative verrà mantenuto il riferimento all'espressione "persona in situazione di handicap" e "persona in situazione di handicap grave" pur nella consapevolezza del carattere inadeguato di queste espressioni rispetto all'evoluzione della normativa internazionale e del costume sociale.
Di seguito si procede quindi ad illustrare le novità apportate dall'art. 24 della l. n. 183, che sostanzialmente consistono nella restrizione dei soggetti legittimati a fruire dei permessi per assistere persone in situazione di handicap grave, nell'eliminazione dei requisiti della convivenza e della continuità ed esclusività dell'assistenza prestata dal lavoratore, nella ridisciplina del diritto al trasferimento, nella previsione della decadenza nel caso di insussistenza dei requisiti per la fruizione delle agevolazioni e nell'istituzione della banca dati presso il Dipartimento della funzione pubblica.
  1. Ridefinizione dei lavoratori legittimati a fruire dei permessi di cui all'art. 33, comma 3, della l. n. 104 del 1992 per assistere persone in situazione di handicap grave.
La principale novità della legge riguarda la materia dei soggetti legittimati a fruire dei permessi per assistere una persona in situazione di handicap grave. In proposito, il comma 1, let. a), dell'art. 24 sostituisce il testo dell'art. 33, comma 3, della l. n. 104 e il comma 2 del medesimo articolo sostituisce il comma 2 dell'art. 42 del d.lgs. n. 151 del 2001 e ne abroga il comma 3.
Il nuovo testo del comma 3 dell'art. 33 citato prevede: "A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa. Il predetto diritto non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità. Per l'assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente."
Secondo la norma, in linea generale, la legittimazione alla fruizione dei permessi per assistere una persona in situazione di handicap grave spetta al coniuge e ai parenti ed affini entro il secondo grado. Rispetto alla normativa previgente, la nuova disposizione da un lato ha menzionato  espressamente il coniuge tra i lavoratori titolari della prerogativa, dall'altro ha posto la limitazione dei parenti ed affini entro il secondo grado.
Data la regola generale, la legge ha però previsto un'eccezione per i casi in cui i genitori o il coniuge della persona da assistere abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti. In queste ipotesi, stimando eccessivamente onerosa o impossibile l'opera di assistenza a causa dell'età non più giovane o della patologia del famigliare, la legge prevede la possibilità di estendere la legittimazione alla titolarità dei permessi anche ai parenti e agli affini entro il terzo grado.
Pertanto, la novità più rilevante rispetto al regime previgente è rappresentata dalla restrizione della categoria di famigliari che possono fruire dei permessi, poiché con la nuova norma si passa dal terzo al secondo grado di parentela, salvo la ricorrenza delle situazioni eccezionali dell'assenza, dell'età anagrafica o delle patologie.
Per comodità, si rammenta che il rapporto di parentela e quello di affinità sono definiti dal codice civile (art. 74 c.c.: "La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite"; art. 78 c.c.: "L'affinità  è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge"). In base alla legge, sono parenti di primo grado: genitori, figli; sono parenti di secondo grado: nonni, fratelli, sorelle, nipoti (figli dei figli); sono parenti di terzo grado: bisnonni, zii, nipoti (figli di fratelli e/o sorelle), pronipoti in linea retta. Sono affini di primo grado: suocero/a, nuora, genero; sono affini di secondo grado: cognati; sono affini di terzo grado: zii acquisiti, nipoti acquisiti.
La legge non ha definito la nozione di "patologie invalidanti". In mancanza di un'espressa scelta sul punto, sentito il Ministero della salute, un utile punto di riferimento per l'individuazione di queste patologie è rappresentato dall'art. 2, comma 1, let. d), del decreto interministeriale - Ministero per la solidarietà sociale, Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Ministero per le pari opportunità 21 luglio 2000, n. 278 (Regolamento recante disposizioni di attuazione dell'articolo 4 della L. 8 marzo 2000, n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari), che disciplina le ipotesi in cui è possibile accordare il congedo per gravi motivi di cui all'art. 4, comma 2, della l. n. 53 del 2000. In particolare, si tratta delle: "1) patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell'autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche; 2) patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali; 3) patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario;".
In presenza di queste situazioni, che naturalmente debbono essere tutte documentate, la legge consente di allargare la cerchia dei famigliari legittimati a fruire dei permessi ex art. 33, comma 3, della l. n. 104 del 1992, stimando a priori che i soggetti  affetti dalle patologie in esame non siano in grado di prestare un'assistenza adeguata alla persona in situazione di handicap grave. Pertanto, nel caso in cui il coniuge o i genitori della persona in situazione di handicap grave siano affetti dalle patologie rientranti in questo elenco, l'assistenza potrà essere prestata anche da parenti o affini entro il terzo grado.
Come detto, si può passare dal secondo al terzo grado di parentela anche nel caso di decesso o assenza del coniuge o del genitore della persona in situazione di handicap grave. Ai fini della disciplina in esame, si ritiene corretto ricondurre al concetto di assenza, oltre alle situazioni di assenza naturale e giuridica in senso stretto (celibato o stato di figlio naturale non riconosciuto), le situazioni giuridiche ad esse assimilabili, che abbiano carattere stabile e certo, quali il divorzio, la separazione legale e l'abbandono, risultanti da documentazione dell'autorità giudiziaria o di altra pubblica autorità.
E' opportuno evidenziare che la possibilità di passare dal secondo al terzo grado di assistenza si verifica anche nel caso in cui uno solo dei soggetti menzionati (coniuge, genitore) si trovi nelle descritte situazioni (assenza, decesso, patologie invalidanti), poiché nella diposizione normativa è utilizzata la congiunzione disgiuntiva ("qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti").
  1. Individuazione di un referente unico per l'assistenza alla stessa persona in situazione di handicap grave.
Come anticipato, l'art. 24 della legge, nell'innovare la disciplina sulla legittimazione a fruire i permessi, non ha menzionato i requisiti della continuità e dell'esclusività dell'assistenza che quindi non sono più esplicitamente previsti dalle disposizioni in materia. La legge ha però espressamente stabilito che il diritto alla fruizione dei permessi "non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità.". Con tale prescrizione è stato perciò ripreso in parte e tipizzato il concetto di esclusività dell'assistenza, limitandolo alla regola secondo cui i permessi possono essere accordati ad un unico lavoratore per l'assistenza alla stessa persona. In base alla legge, quindi, viene individuato un unico referente per ciascun disabile, trattandosi del soggetto che assume "il ruolo e la connessa responsabilità di porsi quale punto di riferimento della gestione generale dell'intervento, assicurandone il coordinamento e curando la costante verifica della rispondenza ai bisogni dell'assistito."(così il Consiglio di Stato, nel parere n. 5078 del 2008).
Considerato che sulla questione sono stati ricevuti numerosi quesiti, è opportuno segnalare che le nuove norme non precludono espressamente la possibilità per lo stesso dipendente di assistere più persone in situazione di handicap grave, con la conseguenza che, ove ne ricorrano tutte le condizioni, il medesimo lavoratore potrà fruire di permessi anche in maniera cumulativa per prestare assistenza a più persone disabili. Con l'entrata in vigore della nuova disciplina, si deve ormai ritenere superato il parere n. 13 del 2008 di questo Ufficio (nota n. 8474 del 18 febbraio 2008), pubblicato sul sito del Dipartimento della funzione pubblica.
Analogamente, le nuove norme non precludono espressamente ad un lavoratore in situazione di handicap grave di assistere altro soggetto che si trovi nella stessa condizione e, pertanto, in presenza dei presupposti di legge, tale lavoratore potrà fruire dei permessi per se stesso e per il famigliare disabile che assiste.
E' chiaro che una tutela più adeguata nei confronti del disabile è realizzabile, almeno in astratto, quando questi può contare sull'opera di assistenza di una persona che si dedichi alle sue cure in maniera esclusiva; infatti, un'attività prestata nei confronti di più famigliari può risultare non soddisfacente. E' evidente inoltre che la fruizione di permessi in maniera cumulativa in capo allo stesso lavoratore crea notevole disagio all'attività amministrativa per la possibilità di assenze frequenti e protratte del lavoratore stesso. Questi aspetti dovrebbero essere ben valutati dal dipendente che intende chiedere la fruizione dei permessi cumulativamente, limitando la domanda alle situazioni in cui da un lato non vi sono altri famigliari in grado di prestare assistenza, dall'altro non è possibile soddisfare le esigenze di assistenza nel limite dei tre giorni mensili. La sussistenza di tali presupposti, che il dipendente ha l'onere di dichiarare all'atto della presentazione della domanda,   non può che essere rimessa alla valutazione esclusiva e al senso di responsabilità del lavoratore interessato, considerato il loro carattere assolutamente relativo e la difficoltà di un eventuale accertamento.
  1. La posizione dei genitori che assistono un figlio in situazione di handicap grave.
La nuova legge ha dato rilevanza alla specialità del rapporto genitoriale. Particolari norme sono infatti dettate per i genitori che assistono un figlio in situazione di handicap grave. Tali norme sono contenute nel testo novellato dell'art. 33 della l. n. 104 del 1992 e nell'art. 42 del d.lgs. n. 151 del 2001.
L'assistenza nei confronti del figlio disabile gode di un regime più flessibile e le norme specifiche derogano al "regime del referente unico" che è stato illustrato nel paragrafo precedente. Infatti, secondo quanto previsto dal nuovo comma 3 dell'art. 33, l'assistenza può essere prestata alternativamente da entrambi i genitori (Per l'assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente.). Pertanto, fermo restando il limite complessivo dei tre giorni mensili, i permessi giornalieri possono essere utilizzati dal lavoratore padre o dalla lavoratrice madre per l'assistenza al medesimo figlio. Si segnala peraltro che, in base alla nuova disciplina, i permessi giornalieri possono essere fruiti anche dai genitori di un minore di tre anni in situazione di handicap grave. Infatti, da un lato, la novella ha soppresso dal testo della previgente disposizione (comma 3 dell'art. 33 della l. n. 104 del 1992) le parole "successivamente al compimento del terzo anno di vita del bambino", dall'altro i genitori sono comunque compresi nella categoria dei parenti legittimati in base al primo periodo del comma in esame, cosicché non sarebbe giustificato un trattamento deteriore o meno favorevole dei genitori del minore di tre anni rispetto al resto dei parenti o affini. Ciò significa che, in un'ottica di ragionevolezza costituzionalmente orientata, la portata dell'art. 33, comma 3, della legge prevale rispetto alla previsione dell'art. 42, comma 2, del d.lgs. n. 151 del 2001 come novellato.
La possibilità per i genitori di minore di tre anni disabile di prendere i permessi ai sensi dell'art. 33 si aggiunge alle altre prerogative previste nel d.lgs. n. 151 del 2001. Quindi, resta fermo il diritto dei genitori del minore di tre anni in situazione di handicap grave di fruire, in alternativa ai permessi giornalieri mensili, del prolungamento del congedo parentale o dei riposi orari retribuiti di cui all'art. 42 del menzionato  decreto.
È opportuno segnalare che, trattandosi di istituti speciali rispondenti alle medesime finalità di assistenza del figlio disabile, la loro fruizione deve intendersi alternativa e non cumulativa nell'arco del mese, cosicché nel mese in cui uno dei due genitori abbia fruito di uno o più giorni di permesso ai sensi dell'art. 33, comma 3, entrambi i genitori non potranno beneficiare per lo stesso figlio neppure delle due ore di riposo giornaliero, del prolungamento del congedo parentale e del congedo di cui all'art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151 del 2001 e viceversa. Infatti, l'art. 42, comma 4, del d.lgs. n. 151 del 2001, richiamando l'art. 33, comma 4, della l. n. 104 del 1992 esprime la regola della cumulabilità dei riposi e permessi con il congedo parentale ordinario e il congedo per la malattia del figlio, escludendo a contrario la cumulabilità tra di loro degli istituti "speciali", che sono disegnati come  alternativi (ai sensi dell'art. 42, comma 1, del d.lgs. n. 151 citato, le due ore di permesso al giorno possono essere fruite in alternativa al prolungamento del congedo parentale di cui al comma 1 dell'art. 33 del medesimo decreto). Inoltre, il comma 5 dell'art. 42 sul congedo indennizzato prevede espressamente che durante il periodo di congedo entrambi i genitori non possono fruire dei benefici di cui all'art. 33, comma 1, del d.lgs. n. 151  (prolungamento del congedo parentale), né di quelli di cui ai commi 2 (due ore di permesso al giorno) e 3 dell'art. 33 della l. n. 104 (permessi giornalieri).
Alle agevolazioni previste per i genitori dal nuovo comma 3 dell'art. 33 si aggiunge  poi la possibilità di fruire dei permessi anche per i parenti e gli affini di cui alla medesima disposizione, naturalmente sempre nel limite dei tre giorni e in alternativa ai genitori.
  1. I presupposti oggettivi per il riconoscimento dei permessi:
a) la persona in situazione di handicap grave non deve essere ricoverata a tempo pieno.
Anche a seguito della novella, la legge ha mantenuto il presupposto oggettivo consistente nella circostanza che il disabile da assistere non sia ricoverato a tempo pieno. Si conferma quindi l'interpretazione già fornita sotto il vigore della precedente normativa ribadendo che per ricovero a tempo pieno si intende il ricovero per le intere 24 ore. Si chiarisce inoltre che il ricovero rilevante ai fini della norma è quello che avviene presso le strutture ospedaliere o comunque le strutture pubbliche o private che assicurano assistenza sanitaria. In linea con orientamenti applicativi già emersi anche per il lavoro nel settore privato, si precisa che fanno eccezione a tale presupposto le seguenti circostanze:
•    interruzione del ricovero per necessità del disabile di recarsi fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite o terapie;
•    ricovero a tempo pieno di un disabile in coma vigile e/o in situazione terminale;
•    ricovero a tempo pieno di un minore in situazione di handicap grave per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un famigliare.         
La ricorrenza delle situazioni eccezionali di cui sopra dovrà naturalmente risultare da idonea documentazione medica che l'amministrazione è tenuta a valutare.
b) l'eliminazione dei requisiti della convivenza, della continuità ed esclusività dell'assistenza.
L'art. 24, comma 2, let. b), della l. n. 183 interviene sull'articolo 20, comma 1, della l. n. 53 del 2000, eliminando le parole da "nonché" fino a "non convivente". A seguito di tale intervento, i requisiti della "continuità" e dell' "esclusività" dell'assistenza non sono più menzionati espressamente quali presupposti necessari ai fini della fruizione dei permessi in argomento da parte dei beneficiari. Inoltre, nella riformulazione  dell'art. 33, comma 3, della l. n. 104 del 1992 non è più presente il requisito della "convivenza", che era necessario per la fruizione dei permessi prima dell'entrata in vigore dell'art. 20 della l. n. 53 del 2000. Analogamente, la legge ha abrogato l'art. 42, comma 3, del d.lgs. n. 151 del 2001, il quale prevedeva che i permessi dei genitori di figlio in situazione di handicap grave maggiore di età potessero essere fruiti a condizione che sussistesse convivenza o che l'assistenza fosse continuativa ed esclusiva.
  1. Le prerogative relative alla sede di servizio.
L'art. 24, comma 1, let. b), della l. n. 183 ha novellato il comma 5 dell'art. 33. La nuova disposizione stabilisce: "Il lavoratore di cui al comma 3 ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.". Con la modifica è stato previsto opportunamente che l'avvicinamento che si può ottenere mediante il trasferimento non è verso il domicilio del lavoratore che presta assistenza quanto piuttosto verso il domicilio della persona da assistere. La novella ha eliminato un'incongruenza che era presente nel testo della legge previgente. Il trasferimento e la tutela della sede di lavoro, pertanto, rappresentano uno strumento per la più agevole assistenza del disabile.  E' opportuno segnalare che la norma, rispondendo all'esigenza di tutela del disabile, accorda al lavoratore un diritto, che può essere mitigato solo in presenza di circostanze oggettive impeditive, come ad esempio la mancanza di posto corrispondente nella dotazione organica di sede, mentre non può essere subordinato a valutazioni discrezionali o di opportunità dell'amministrazione.

  1. Oneri del dipendente interessato alla fruizione delle agevolazioni.
Il dipendente interessato ha l'onere di presentare apposita istanza per la fruizione delle agevolazioni previste dalla legge e di dimostrare la sussistenza dei presupposti di legittimazione attraverso la produzione di idonea documentazione.
In particolare, il dipendente è tenuto a presentare il verbale della commissione medica dal quale risulti l'accertamento della situazione di handicap grave, nonché, se del caso, il certificato medico dal quale risulti la patologia invalidante di cui all'art. 33, comma 3, della l. n. 104 e la documentazione medica menzionata al precedente paragrafo 5, let. a). Inoltre, l'interessato è tenuto a certificare, attraverso idonea documentazione ovvero attraverso apposite dichiarazioni sostitutive, rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000 ("Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa"), la sussistenza delle condizioni che legittimano la fruizione delle agevolazioni. In proposito, si rammenta che, secondo quanto previsto nell'art. 76 del predetto d.P.R. "Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso (…) nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.".
Inoltre, a corredo dell'istanza, l'interessato deve presentare dichiarazione sottoscritta di responsabilità e consapevolezza dalla quale risulti che:
  • il dipendente presta assistenza nei confronti del disabile per il quale sono chieste le agevolazioni ovvero il dipendente necessita delle agevolazioni per le necessità legate alla propria situazione di disabilità;
  • il dipendente è consapevole che le agevolazioni sono uno strumento di assistenza del disabile e, pertanto, il riconoscimento delle agevolazioni stesse comporta la conferma dell'impegno - morale oltre che giuridico - a prestare effettivamente la propria opera di assistenza;
  • il dipendente è consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni comporta un onere per l'amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano solo per l'effettiva tutela dei disabile;
  • il dipendente si impegna a comunicare tempestivamente ogni variazione della situazione di fatto e di diritto da cui consegua la perdita della legittimazione alle agevolazioni.
A seguito dell'accoglimento della domanda da parte dell'amministrazione, il dipendente dovrà comunicare tempestivamente il mutamento o la cessazione della situazione di fatto e di diritto che comporta il venir meno della titolarità dei benefici e dovrà aggiornare la documentazione prodotta a supporto dell'istanza quando ciò si renda necessario, anche a seguito di richiesta dell'amministrazione.
Ancora una volta, è utile richiamare le previsioni del citato Testo unico secondo cui "L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso. " (art. 76, comma 2, d.P.R. n. 445 del 2000).
Si rammentano anche in questa sede, le norme contenute nell'art. 55 quater, comma 1, lett. a), che nell'ipotesi di giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa prevede la comminazione del licenziamento, e nell'art. 55 quinquies, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, che, per la stessa ipotesi, prevedono la reclusione e la multa, oltre all'obbligo del risarcimento del danno patrimoniale e del danno all'immagine subiti dall'amministrazione.
Salvo dimostrate situazioni di urgenza, per la fruizione dei permessi, l'interessato dovrà comunicare al dirigente competente le assenze dal servizio con congruo anticipo, se possibile con riferimento all'intero arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attività amministrativa.
  1. Doveri dell'amministrazione.
L'amministrazione che riceve l'istanza di fruizione delle agevolazioni da parte del dipendente interessato deve verificare l'adeguatezza e correttezza della documentazione presentata, chiedendone, se del caso, l'integrazione.
I provvedimenti di accoglimento dovranno essere periodicamente monitorati al fine di  ottenere l'aggiornamento della documentazione e verificare l'attualità delle dichiarazioni sostitutive prodotte a supporto dell'istanza. Si richiama in particolare l'attenzione sulla necessità di chiedere il nuovo verbale medico nel caso di accertamento di handicap grave rivedibile.
L'amministrazione procederà alla verifica delle dichiarazioni sostitutive secondo le consuete modalità (artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445 del 2000) attraverso i propri servizi ispettivi, costituiti in osservanza dell'art. 1, comma 62, della l. n. 662 del 1996, o comunque su disposizioni impartite dall'ufficio preposto alla gestione del personale. La verifica dovrà essere svolta periodicamente, anche a campione. Nel caso in cui dall'accertamento risultasse l'insussistenza dei presupposti per la legittima fruizione dei permessi, l'amministrazione  provvederà a revocare i benefici per effetto della decadenza.
Naturalmente, ove nell'ambito o a seguito degli accertamenti emergessero gli estremi di una responsabilità disciplinare del dipendente, l'amministrazione procederà alla tempestiva contestazione degli addebiti per lo svolgimento del relativo procedimento e, se del caso, alla comunicazione alle autorità competenti delle ipotesi di reato. Oltre a richiamare di nuovo le previsioni dell'art. 76 del d.P.R. n. 445 del 2000 sulle dichiarazioni mendaci, la formazione e l'uso di atti falsi, si ricordano ancora in questa sede le già citate norme contenute nell'art. 55 quater, comma 1, let. a), e nell'art. 55 quinquies, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 165 del 2001.
Si rammenta che l'avvio e l'esito dei procedimenti disciplinari debbono essere comunicati all'Ispettorato per la funzione pubblica come richiesto dalla Direttiva del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione del 6 dicembre 2007, n. 8.
L'amministrazione, sotto altro aspetto, dovrà effettuare le comunicazioni dei permessi fruiti dai propri dipendenti per l'inserimento nella banca dati istituita presso il Dipartimento della funzione pubblica ai sensi dell'art. 24, commi da 4 a 6, della l. n. 183 del 2010.
In fase di prima applicazione, ogni amministrazione dovrà procedere a riesaminare i provvedimenti di assenso già adottati al fine di verificare la sussistenza delle condizioni previste dalla nuova legge. In caso di insussistenza dei requisiti, salvo tempestiva integrazione della documentazione prodotta in passato da parte dell'interessato, l'atto di assenso dovrà essere revocato e le agevolazioni non potranno essere più accordate per effetto della decadenza. Naturalmente, il dipendente che si trovi nella condizione di poter fruire dei permessi a diverso titolo in base alla nuova legge avrà l'onere di produrre una nuova istanza accompagnata dalla documentazione di supporto.
  1. La decadenza conseguente all'accertamento dell'insussistenza o del venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dei diritti.
L'art. 24, comma 1, let. c), introduce un nuovo comma, il 7 bis, nel corpo dell'art. 33 della l. n. 104 del 1992. La disposizione stabilisce che "Ferma restando la verifica dei presupposti per l'accertamento della responsabilità disciplinare, il lavoratore di cui al comma 3 decade dai diritti di cui al presente articolo, qualora il datore di lavoro o l'INPS accerti l'insussistenza o il venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dei medesimi diritti.". Con la novella è stato reso esplicito che poiché le prerogative spettano solo a coloro che sono legittimati in base alla legge, in assenza dei presupposti legali, viene meno la possibilità di fruizione delle agevolazioni. L'accertamento circa l'insussistenza dei requisiti spetta al datore di lavoro, privato o pubblica amministrazione, e all'INPS per il settore del lavoro privato.
Al di là del dato letterale, che fa riferimento solo al lavoratore di cui al comma 3 (cioè al lavoratore che fruisce dei permessi per assistere una persona in situazione di handicap grave) e ai diritti del presente articolo, è chiaro che la regola espressa dalla disposizione ha una portata più ampia, non potendo non riguardare tutte le ipotesi in cui il soggetto apparentemente legittimato alle agevolazioni in realtà non è in possesso dei requisiti legali per la loro legittima fruizione. Infatti, la decadenza, ovvero la perdita della possibilità di continuare ad usufruire dei permessi, rappresenta  l'effetto naturale dell'insussistenza dei presupposti per la legittimazione all'istituto e,  come tale, essa è prevista nel menzionato Testo unico in materia di documentazione amministrativa a proposito delle dichiarazioni sostitutive non veritiere (l'art. 75 del d.P.R. n. 445 del 2000 stabilisce che "qualora dal controllo di cui all'articolo 71 emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera."). Quindi, a titolo di esempio, si può verificare la decadenza anche in capo al lavoratore in situazione di handicap grave che prende i permessi per le proprie esigenze o in capo al genitore che fruisce delle due ore di permesso al giorno ai sensi dell'art. 42 del d.lgs. n. 151 del 2001.
A titolo di esempio, tra le situazioni che possono dar luogo alla decadenza si menzionano: il venir meno della situazione di handicap grave a seguito della visita di revisione, il decesso della persona in situazione di handicap grave, il sopravvenuto ricovero a tempo pieno del disabile, la circostanza che due lavoratori prendono permessi per assistere la medesima persona in situazione di handicap grave.
  1. Banca dati presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
L'art. 24, commi 4-6, della l. n. 183 del 2010 ha previsto l'istituzione presso il Dipartimento della funzione pubblica di una banca dati finalizzata al monitoraggio e al controllo sulla legittima  fruizione dei permessi accordati ai pubblici dipendenti che ne fruiscono in quanto persone disabili o per assistere altra persona in situazione di handicap grave. Le informazioni che saranno raccolte nella banca dati saranno utilizzate in forma anonima anche per elaborazioni e pubblicazioni statistiche.
Una volta attivata la banca dati, le pubbliche amministrazioni dovranno effettuare adeguata comunicazione dei dati rilevanti per via telematica entro il 31 marzo di ciascun anno.
L'attivazione della banca dati e le modalità operative da seguire per effettuare le comunicazioni saranno oggetto di successiva circolare del Dipartimento.

IL MINISTRO
PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE
Renato Brunetta

Salute: arriva in Italia nuovo impianto mini-invasivo per cataratta

SALUTE: ARRIVA IN ITALIA NUOVO IMPIANTO MINI-INVASIVO PER CATARATTA =
PIOVELLA, PRIMI INTERVENTI REALIZZATI NELLE SCORSE SETTIMANE

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Disponibile anche
in Italia un nuovo sistema di micro-impianto per la cataratta,
disegnato ad hoc per contribuire a migliorare gli esiti e la sicurezza
dell'intervento chirurgico per il trattamento della cataratta. Questa
nuova tecnologia - 'Micro-Implantation Cataract Suite' (Mics) - frutto
della ricerca Abbott, e' stata presentata a San Diego (Usa) in
occasione del Congresso dall'American Society of Cataract and
Refractive Surgery.

La Mimcs permette di utilizzare tecniche di microchirurgia
dall'inizio alla fine della procedura, e ridurre cosi' l'astigmatismo
che spesso e' conseguenza dell'intervento chirurgico. Inoltre il
sistema offre maggiore sicurezza intra-operatoria e promuove la
guarigione e il recupero visivo in tempi piu' rapidi. Ma come
funziona? La tecnica richiede l'esecuzione di una micro-incisione, le
cui dimensioni, piu' piccole rispetto a quelle abituali, offrono ai
pazienti un maggiore livello di sicurezza. Nel corso della procedura,
il cristallino viene estratto attraverso la micro-incisione e una
lente intraoculare pieghevole (Iol) viene inserita nell'occhio.

"La tecnologia innovativa di micro-impianto rappresenta un
notevole passo in avanti nell'ambito del miglioramento della qualita'
della vita dei pazienti affetti da cataratta - sottolinea Matteo
Piovella, presidente della Societa' Oftalmologica Italiana - In Italia
i primi interventi sono stati realizzati nelle scorse settimane e i
risultati sono molto promettenti". Il sistema di micro-impianto per la
cataratta consiste di cinque componenti, ciascuno disegnato per
sfruttare al massimo i benefici resi possibili dalla procedura
microchirurgica. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
29-APR-11 12:20

NNNN

SALUTE: ARRIVA IN ITALIA NUOVO IMPIANTO MINI-INVASIVO PER CATARATTA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La nuova tecnica utilizza i
seguenti dispositivi: il nuovo sistema di impianto mini-invasivo
grazie al quale e' possibile eseguire l'inserimento microchirurgico di
una lente intraoculare (Iol); lenti intraoculari che vengono inserite
nell'occhio del paziente dopo l'estrazione della lente nativa resa
opaca dalla cataratta; viscoelastici, ovvero materiali viscochirurgici
oftalmici trasparenti (ophthalmic viscosurgical device - Ovd),
utilizzati durante la procedura di estrazione del cristallino
opacizzato, impianto della lente intraoculare, e anche durante il
trapianto di cornea e per l'intervento di trabeculectomia (filtrazione
del glaucoma).

E ancora, un sistema di facoemulsione (dispositivo
tecnologicamente avanzato che grazie agli ultrasuoni emulsiona ed
estrae la lente opacizzata dalla cataratta con un minore effetto
termico e di turbolenza, ottimizzando cosi' gli esiti) e accessori
chirurgici disegnati in maniera specifica per le procedure di
micro-impianto.

(Mal/Col/Adnkronos)
29-APR-11 12:47

Salute: da mestruazioni rischio lesioni, pillola protegge

SALUTE: DA MESTRUAZIONI RISCHIO LESIONI, PILLOLA PROTEGGE

(ANSA) - SYDNEY, 29 APR - Ai cicli mestruali della donna sono
stati attribuiti molti inconvenienti - ora una ricerca
australiana indica che aggravano significativamente il rischio
di lesioni alle ginocchia, ai piedi e alle caviglie. Secondo lo
studio guidato dal podologo Simon Bartold della Scuola di
fisioterapia dell'Universita' di Melbourne, i piu' bassi livelli
di estrogeno all'inizio del ciclo riducono il tono e il
coordinamento dei muscoli.
Nel 14/mo giorno del ciclo, i livelli di estrogeno
raggiungono una punta e questo aumenta l'elasticita' del tendine
di Achille e quindi il rischio di lesioni. Lo studio, condotto
in due fasi nell'arco di tre anni, ha esaminato un campione di
78 donne.
Vi sono tuttavia buone notizie per le donne che prendono la
pillola, che riduce i livelli di estrogeno in circolazione e
quindi il rischio di lesioni. La ricerca si dimostrera' utile
per le atlete e i loro allenatori, scrive Bartold sulla rivista
Clinical Biomechanics. ''Se potremo comprendere meglio questi
fenomeni, sara' possibile mettere a punto strategie per
proteggere le atlete''.
I risultati inoltre sollevano questioni interessanti sul
ruolo della pillola nello sport femminile. ''Vi e' ormai una
quantita' globale di ricerche che mostrano come la pillola
contraccettiva protegga dalle lesioni, oltre a migliorare la
performance e la funzione muscolare'', aggiunge. (ANSA).

XMC
29-APR-11 11:27 NNNN

Ministero della giustizia Circ. 21-4-2011 Utilizzazione del registro degli atti non costituenti notizie di reato (modello 45). Emanata dal Ministero della giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, Direzione generale della giustizia penale.

Circ. 21 aprile 2011 (1).
 Utilizzazione del registro degli         atti non costituenti notizie di reato (modello 45).    

(1) Emanata dal Ministero della giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, Direzione generale della giustizia penale.


          
                            
Ai                          
Sig.ri Procuratori generali presso le corti               di appello  
                               
Loro sedi  
                         
e, p.c.:                          
Al                          
Sig. Procuratore generale presso la corte               suprema di cassazione  
                                                     
Roma  
                            
Al                          
Sig. Capo dell’ispettorato generale             
                                          
Sede            



              



Dai dati a disposizione di questo Ministero ed         alla luce della riunione dei Procuratori Generali presso le Corti di Appello         organizzata dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione lo         scorso 18 aprile, emergono significative divergenze tra le prassi invalse nelle         Procure della Repubblica in ordine alle iscrizioni effettuate nel registro         degli atti non costituenti reato (mod. 45).      
La questione relativa all’utilizzazione del         registro modello 45 è già stata affrontata al momento dell’entrata in vigore         del codice di procedura penale e successivamente, in più occasioni, sotto         diverse prospettive, in ambito amministrativo, giudiziario e disciplinare. La         Circ. n. 533 del 18 ottobre 1989, al momento del passaggio dal codice         previgente a quello attuale, aveva sottolineato che:      
«Registro delle notizie di reato (modelli 21, 22         e 52). A tale registro, espressamente previsto dall’art. 335 c.p.p., il nuovo         sistema processuale riserva un rilievo particolare. Basti osservare, al         riguardo, che dalla data in cui vengono iscritte le generalità della persona         cui il fatto è attribuito decorre il termine utile per il compimento delle         indagini preliminari (articoli 405, 408 c.p.p.); dalla data di iscrizione della         notizia di reato decorre il termine utile perché il P.M. presenti la richiesta         di giudizio immediato (art. 454 c.p.p.); dalla formulazione dell’imputazione         consegue la pendenza del procedimento ai fini del rilascio del relativo         certificato (c.d. dei carichi pendenti).      
Ciò premesso, va osservato che nel registro         devono essere iscritte le notizie di reato, cioè le notizie suscettibili di         mettere in moto il meccanismo delle indagini preliminari qualunque sia l’esito         di queste (esercizio dell’azione penale o richiesta di archiviazione)...           
Registro delle notizie di reato relative ad         ignoti (modello 44). Ragioni di opportunità e di uniformità hanno suggerito la         previsione obbligatoria per tutti gli uffici del P.M. di un registro dei         procedimenti a carico di ignoti, separato da quello delle notizie di reato         riguardanti persone note.      
Qualora in seguito alle indagini espletate sia         individuata la persona cui il fatto è attribuito, dovrà procedersi a nuova         iscrizione nel registro relativo alle persone note, ma dovrà essere indicato il         numero del registro di provenienza, così da costituire segnalazione adeguata,         per l’autorità giudiziaria procedente, in ordine al riferimento temporale della         prima iscrizione.      
Registro degli atti non costituenti notizia di         reato (modello 45). Da una corretta interpretazione delle disposizioni         contenute nell’art. 335, le quali fanno obbligo al P.M. di iscrivere il nome         della persona cui il reato è attribuito (comma 1) e di annotare ogni mutamento         della qualificazione giuridica del fatto o delle sue circostanze (comma 2),         deriva che le informative non costituenti notizia di reato non dovranno essere         riportate nel registro delle notizie di reato, bensì in un diverso registro,         del tutto autonomo dal primo e non assimilabile all’attuale registro generale         “C”.      
In esso verranno iscritti, con l’indicazione         della data e del contenuto, tutti gli atti ed informative che non debbano         essere iscritti nei registri delle notizie di reato relativi a persone note o         ignote: tutti gli atti ed informative, cioè, del tutto privi di rilevanza         penale (esposti o ricorsi in materia civile o amministrativa; esposti privi di         senso, ovvero di contenuto abnorme o assurdo; atti riguardanti eventi         accidentali, ecc.).      
L’iscrizione dell’informativa pervenuta nell’uno         o nell’altro registro dipenderà dalla valutazione che ne dovrà fare il P.M. a         norma dell’art. 109 del D.Lgs. 28 luglio 1989, n. 271 (disposizioni di         attuazione del c.p.p.).      
Nel caso in cui il P.M. ritenga che la notizia,         già iscritta nel registro degli atti non costituenti notizia di reato, richieda         il compimento di indagini preliminari, prima che queste vengano disposte dovrà        essere fatta una nuova iscrizione nel registro delle notizie di reato, con         indicazione (nella colonna 2) della provenienza; correlativamente il passaggio         dovrà essere annotato nella colonna 7 del registro degli atti non costituenti         notizia di reato.      
Ad esempio, la trasmissione all’Ufficio della         procura della Repubblica da parte del tribunale di una sentenza dichiarativa di         fallimento (che costituisce adempimento imposto dalla legge) verrà annotata nel         registro degli atti non costituenti notizia di reato; ove poi dalla lettura         della relazione del curatore fallimentare nel frattempo richiesta (che non         costituisce attività di indagine preliminare) il P.M. ritenga di ravvisare una         ipotesi di reato, verrà disposta la iscrizione nel registro delle notizie di         reato».      
La materia è stata successivamente esaminata         anche dalla Corte Suprema di Cassazione, la quale, con sentenza delle Sezioni         Unite n. 34 del 22 novembre 2000, depositata il 15 gennaio 2001 (recentemente         richiamata dalla sentenza della Sez. I n. 42884 del 21 ottobre 2009), ha         condiviso le argomentazioni esposte nella succitata nota ministeriale,         precisando, nell’occasione, che l’omessa iscrizione nel registro delle notizie         di reato (modelli 21 e 44) della notizia già iscritta (impropriamente) nel         registro degli atti non costituenti notizia di reato (modello 45) non può         tuttavia impedire al pubblico ministero di esercitare ugualmente i poteri         attribuitigli dall’ordinamento, quali, nel caso specifico, la presentazione al         giudice per le indagini preliminari di una richiesta di archiviazione.      
Dalle ispezioni condotte presso gli uffici         giudiziari è risultato che l’uso del registro modello 45 in molteplici casi non         è in linea con l’impostazione illustrata nella suddetta circolare e più volte         sono emerse significative differenze anche nell’ambito di una stessa Procura         della Repubblica. L’Ispettorato generale, peraltro, in linea con il consolidato         orientamento giurisprudenziale, ha rappresentato che ciò non comporta di per sé         rilievi disciplinari, i quali potrebbero discendere soltanto dalla violazione         di regole sostanziali, non già da elementi meramente estrinseci, quali         eventuali irregolarità relative al tipo di registro nel quale viene effettuata         l’iscrizione, purché siano rispettate le procedure e le garanzie previste dalla         legge nei singoli casi.      
L’individuazione del registro nel quale procedere         all’iscrizione compete, ovviamente, al pubblico ministero, organo destinatario         dell’informativa, e costituisce esercizio di attività giudiziaria, non         sindacabile in sede amministrativa.      
Ribadita la competenza del pubblico ministero         nella scelta da compiere al momento della ricezione di una qualsiasi “notizia”,         non si può fare a meno di considerare che l’uniformità e l’omogeneità delle         scelte metodologiche nell’utilizzazione del registro modello 45 sia auspicabile         per consentire un concreto ed efficace controllo amministrativo delle pendenze         e delle spese di giustizia oltre che, in particolare, per assicurare         correttamente, nel modo più completo possibile, il vaglio giurisdizionale sulla         valutazione della “notitia criminis” e sull’esito infruttuoso delle indagini,         secondo la previsione dell’art. 112 della Costituzione (in forza del quale         devono essere rimesse al giudice le determinazioni in merito all’insussistenza         delle condizioni richieste dalla legge per
l’esercizio dell’azione penale).         Tale vaglio rischierebbe di essere eluso in caso di impropria archiviazione         diretta degli atti.      
Sul piano generale va altresì aggiunto che non         appare opportuno svolgere accertamenti e compiere atti che comportino l’impegno         di somme di denaro da iscrivere nel registro delle spese pagate dall’erario         (art. 161, lett. a), D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, contenente il T.U. delle         spese di giustizia, comunemente ed impropriamente detto mod. 12, secondo la         denominazione riportata nella tariffa penale approvata con R.D. 23 dicembre         1865, n. 2701) a seguito di iscrizione di notizie nel registro modello 45,         poiché con tale iscrizione implicitamente dette notizie vengono considerate dal         pubblico ministero rappresentative di fatti penalmente non rilevanti (sebbene         l’iscrizione irregolare non sia causa di responsabilità contabile, trattandosi         di spese che comunque il pubblico ministero è legittimato ad
ordinare).      
L’intera impostazione interpretativa della citata         circolare del 1989, pertanto, mantiene piena e sicura validità, essendo         indubitabile che il registro degli atti non costituenti notizia di reato sia         stato destinato dal legislatore all’iscrizione delle sole notizie prive -         almeno nel momento in cui si procede all’iscrizione stessa - di qualsiasi         rilevanza penale e non meritevoli di alcun approfondimento investigativo,         poiché attinenti a fatti che, seppure rispondenti al vero, non sono         riconducibili in astratto ad alcun illecito penale (ad esempio, l’esposto         dell’automobilista che si dolga del verbale di infrazione al codice della         strada contestatogli dal vigile urbano) e non anche alle notizie che descrivono         condotte sussumibili sotto fattispecie criminose, anche quando appaiono prima         facie
palesemente infondate nel merito (proseguendo nell’esempio, l’esposto         dell’automobilista che, sia pure pretestuosamente, contesti il verbale di         infrazione al codice della strada del vigile urbano, assumendo che sia stato         commesso un falso o un abuso di ufficio).      
Con riferimento a taluni profili problematici         maggiormente ricorrenti, si ritiene utile svolgere di seguito alcune brevi         considerazioni, ai fini di interesse e diretta competenza del Ministero della         Giustizia, tenendo peraltro sempre presente che le questioni attinenti         all’applicazione e all’interpretazione di norme processuali sono rimesse in via         esclusiva alle valutazioni dei magistrati procedenti e sono sindacabili         soltanto con gli ordinari controlli procedurali, di merito e di         legittimità.      
        
      
 Perquisizioni di iniziativa con         esito negativo       
        
      
Ogni determinazione non potrà che fondarsi sulla         situazione di fatto rappresentata al magistrato inquirente, indipendentemente         dalle considerazioni eventualmente espresse dagli operanti. È principio         consolidato, infatti, che la qualificazione giuridica dei fatti rappresentati         nell’informativa costituisce prerogativa dell’autorità giudiziaria. Ne deriva         che il registro nel quale effettuare l’iscrizione deve essere individuato in         rapporto al fatto storico descritto dagli operanti e che non può determinare         condizionamenti la forma dell’atto compiuto d’iniziativa (è chiaro, infatti,         che anche una perquisizione eseguita ai sensi dell’art. 352 c.p.p. potrà        comportare l’iscrizione della successiva comunicazione nel registro modello 45         laddove l’apparente flagranza di reato che aveva legittimato
- secondo un         giudizio ex ante - l’attivazione dei poteri di iniziativa della polizia         giudiziaria sia stata invece ricondotta ad una fattispecie non rilevante         penalmente).      
L’esito negativo della perquisizione di         iniziativa dalla polizia giudiziaria potrà, quindi, indurre ad iscrivere la         notizia nel registro modello 45, salvo che vengano rappresentate circostanze         ulteriori che depongano per la possibile sussistenza di un fatto di rilievo         penale (pur in mancanza del materiale rinvenimento di tracce del reato).         L’esito positivo della perquisizione, invece, comporterà necessariamente         l’iscrizione nel registro delle notizie di reato (modello 21 o modello 44, a         seconda che si debba procedere nei confronti del perquisito o di terzi non         identificati; così, ad esempio, nel caso non infrequente di rinvenimento e         sequestro di sostanza stupefacente detenuta per uso personale, ceduta         illecitamente al possessore da ignoti). In tali ipotesi, infatti, occorrerà        assicurare il
controllo giurisdizionale sull’eventuale richiesta di         archiviazione del procedimento, consentendo al giudice di adottare i         provvedimenti di sua competenza in ordine alla restituzione, confisca o         distruzione di quanto sequestrato.      
        
      
 Referti medici       
        
      
Anche in questo caso sembra opportuno iscrivere         la notizia nel registro modello 45 solo quando dalla documentazione trasmessa         non emergano ipotesi di reato doloso o colposo suscettibili di ulteriori         approfondimenti. Diversamente, la notizia sarà iscrivibile nei registri modello         21 o modello 44.      
        
      
 Attività diretta a prendere         notizia dei reati       
        
      
A norma dell’art. 330 c.p.p., il pubblico         ministero prende notizia dei reati anche direttamente: ciò in esecuzione dei         compiti attribuiti dall’art. 73, R.D. n. 12/1941, anche a seguito di attività        dirette dallo stesso pubblico ministero a verificare l’esistenza di         comportamenti illeciti. È evidente, peraltro, che in tale ultimo caso gli         accertamenti devono necessariamente essere determinati da un motivo di sospetto         in relazione ad un qualche fenomeno che induca l’organo inquirente ad attivare         i suoi poteri di vigilanza sull’osservanza delle leggi (così, ad esempio, nel         caso di richiesta preventiva di trasmissione alla Procura della Repubblica di         tutte le notizie relative a malattie astrattamente riconducibili ad una         possibile origine professionale). Fuori da queste ipotesi, infatti,       
residuerebbero attività di cd. “monitoraggio”, che non appaiono di competenza         del potere giudiziario, o mere conoscenze occasionali, estranee all’esercizio         delle funzioni, di fatti potenzialmente rilevanti sotto il profilo penale,         espressamente disciplinate dall’art. 70, comma 5, dell’Ordinamento         giudiziario.      
Sulla base di tali considerazioni, si ritiene che         le iniziative prese ai sensi del citato art. 73 vadano adottate nell’ambito di         un procedimento iscritto nel registro delle notizie di reato (modello 21 o         modello 44) in relazione ai reati di cui viene ventilata la possibile         sussistenza. In tal modo, infatti, non soltanto l’attivazione dei poteri         investigativi sarà ricondotta nell’alveo naturale delle indagini preliminari,         ma verrà, altresì, assicurato l’esercizio dei poteri di controllo del giudice         sia in ordine alla rilevanza penale dei fatti accertati sia sull’eventuale         necessità di altre indagini. Né si ravvisano ragioni contrarie rispetto ad una         scelta che sotto il profilo procedurale appare la più trasparente e         garantista.      
        
      
 Specificazione della notizia non         sufficientemente circostanziata       
        
      
Questa situazione si verifica in presenza di         accadimenti non ancora suscettibili di un univoco inquadramento: si pensi ai         casi della scomparsa di una persona o del suicidio.      
In coerenza con l’impostazione sin qui adottata,         si deve ritenere che, ove non ricorra alcun elemento da cui desumere la         sussistenza di un reato, si possa ben procedere all’iscrizione nel registro         degli atti non costituenti notizia di reato (modello 45), senza, peraltro, che         venga successivamente posta in essere alcuna attività in ragione         dell’irrilevanza penale del fatto, salvi, comunque, notizie e sviluppi         comunicati successivamente, anche dietro richiesta del pubblico         ministero.      
In tutte le ipotesi in cui ricorra, invece, il         sospetto che sia stato commesso un fatto criminoso si dovrà previamente         iscrivere la notizia nel registro delle notizie di reato (modello 21 o modello         44) e procedere con le forme ordinarie delle indagini preliminari.      
Anche in questo caso non si può fare a meno di         rilevare come la linea interpretativa prospettata appaia la più aderente         all’impianto normativo e alla sua ratio.      
Si ritiene di dover esprimere, infine, la         contrarietà rispetto a talune prassi e modalità operative invalse in alcuni         uffici giudiziari, che si traducono in un utilizzo obiettivamente improprio e         non consentito del registro modello 45.      
Risulta, in primo luogo, evidente che non si         possa iscrivere nel registro degli atti non costituenti reato (modello 45)         un’informativa con la quale viene riferito un fatto che integra         inequivocabilmente un reato, neppure nel caso in cui - con riguardo ai delitti         indicati all’art. 51 c.p.p. - si intenda accentrare presso la sede distrettuale         le notizie relative a fatti-reato non di competenza di quest’ultima sede, ma         ritenute rilevanti ai fini dell’individuazione di fenomeni criminali.      
Per assicurare il necessario coordinamento         investigativo e l’utile flusso di informazioni, con riguardo sia ai reati         comuni sia a quelli di criminalità organizzata, potrà farsi ricorso alle         normali procedure previste dagli artt. 371 e 371-bis c.p.p., fatta salva la         possibilità per ogni singolo ufficio di catalogare i documenti non collegati a         procedimenti pendenti istituendo un registro sussidiario, a norma dell’art. 2         del Regolamento per l’esecuzione del codice di procedura penale approvato con         D.M. n. 334/1989.      
Parimenti non sembra conforme alla normativa         vigente la pratica, talora invalsa, di impartire disposizioni alla polizia         giudiziaria affinché non vengano trasmesse informative concernenti ipotesi di         reato perseguibili a querela, ove questa non sia stata presentata (così, ad         esempio, nel caso di referti medici attestanti lesioni personali originate         dalla condotta dolosa o colposa di un terzo).      
Premesso, infatti, che le forze di polizia hanno         l’obbligo di riferire all’Autorità Giudiziaria ogni notizia di reato,         indipendentemente dall’eventuale mancanza di una condizione di procedibilità,         la prassi suindicata presenta il duplice effetto di impedire al pubblico         ministero l’esercizio delle proprie prerogative in ordine alla qualificazione         giuridica del fatto e di sottrarre al giudice il controllo sull’effettiva         sussistenza dei presupposti per il mancato esercizio dell’azione penale -         compresi quelli relativi alla mancanza di condizioni di procedibilità -         controllo, altresì, non sempre agevole, potendo riguardare molti e complessi         fattori (termini di proposizione della querela, determinazione delle         circostanze aggravanti, ecc.).      
        
      
Si pregano le SS.LL. di portare la presente         circolare a conoscenza degli uffici inquirenti dei rispettivi distretti.           
        
      
Il Direttore generale      
Luigi Frunzio    



c.p.p. art. 330
c.p.p. art. 371
c.p.p. art. 371-bis
D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art.       115
R.D. 23 dicembre 1865, n. 2701
R.D. 30 gennaio 1941, n. 12, art.       73
D.M. 30 settembre 1989, n. 334

Ministero dell'interno Circ. 21-4-2011 n. 3079 D.P.C.M. 30 novembre 2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2010"- Ulteriore attribuzione territoriale di quote conversioni permessi di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro subordinato. Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, Direzione centrale per le politiche dell'immigrazione e dell'asilo.

Oggetto: Ministero dell'interno Circ. 21-4-2011 n. 3079 D.P.C.M. 30 novembre 2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2010"- Ulteriore attribuzione territoriale di quote conversioni permessi di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro subordinato. Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, Direzione centrale per le politiche dell'immigrazione e dell'asilo.  Circ. 21 aprile 2011, n. 3079 (1).  D.P.C.M. 30 novembre 2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2010"- Ulteriore attribuzione territoriale di quote conversioni permessi di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in
lavorosubordinato.  (1) Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, Direzione centrale per le politiche dell'immigrazione e dell'asilo.             Ai       Sigg.ri Prefetti               Loro sedi         Al       Sig. Commissario del Governo per la provincia autonoma di Trento               Trento         Al       Sig. Commissario del Governo per la provincia autonoma di Bolzano               Bolzano         Al       Sig. Presidente della Giunta regionale della Valle D'Aosta               Aosta  e, p.c.:       Al       Ministero del lavoro e delle politiche sociali               Direzione generale dell'immigrazione               Roma         Al       Dipartimento della P.S.               Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere               Roma              Si fa seguito alla Circ. 24 febbraio 2011, n. 1543 relativa all'attribuzione territoriale delle quote previste dal D.P.C.M in oggetto indicato.
Al riguardo si trasmette, per opportuna conoscenza e quanto di competenza, l'allegata nota 7 aprile 2011, n. 23/II/0001222 con la quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha provveduto, sulla base dei dati forniti da questo Ministero, ad un'ulteriore attribuzione di quote provinciali destinate a conversioni dei permessi di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e lavoro stagionale in lavoro subordinato, previste dall'art. 4 del decreto in oggetto.  Si ribadisce la necessità di una rapida trattazione delle istanze in argomento, specialmente dove si rilevi un permesso di soggiorno in scadenza, in quanto trattasi di cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, che potrebbero incorrere in rischio di irregolarità sia relativamente al permesso di soggiorno, sia relativamente alla posizione lavorativa.  Facendo seguito, inoltre, alla Circ. 5 aprile 2011, n. 2495
relativa alle procedure di chiusura delle pratiche relative ai flussi stagionali degli anni 2007 ( D.P.C.M. 9 gennaio 2007), 2008 ( D.P.C.M. 8 novembre 2007), 2009 ( D.P.C.M. 20 marzo 2009) e ai flussi non stagionali 2008 ( D.P.C.M. 3 dicembre 2008) si comunica che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l'allegata circolare ha provveduto -attraverso il sistema SILEN - ad azzerare le quote residue non impegnate al livello provinciale, diramando istruzioni alle Direzioni Provinciali del Lavoro interessate affinché esprimano un "parere negativo per quote non disponibili" su ogni pratica in carico agli Sportelli Unici per l'immigrazione.   Il Direttore centrale  Malandrino     Allegato   Nota 7 aprile 2011, n. 23/II/0001222  D.P.C.M. 30 novembre 2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitarinon stagionali nel territorio
dello Stato per l'anno 2010". Ulteriore attribuzione di quote conversioni permessi di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro subordinato (2)  (2) Il testo della nota 7 aprile 2011, n. 23/II/0001222, emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è riportato autonomamente.     D.P.C.M. 9 gennaio 2007 D.P.C.M. 8 novembre 2007 D.P.C.M. 3 dicembre 2008 D.P.C.M. 20 marzo 2009 D.P.C.M. 30 novembre 2010, art. 4

Ministero dell'interno
Circ. 21-4-2011  n. 3079
D.P.C.M. 30 novembre 2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2010"- Ulteriore attribuzione territoriale di quote conversioni permessi  di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro subordinato.
Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, Direzione centrale per le politiche dell'immigrazione e dell'asilo.
Circ. 21 aprile 2011, n. 3079 (1).
          D.P.C.M. 30 novembre           2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di         ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello         Stato per l'anno 2010"- Ulteriore attribuzione territoriale di quote         conversioni permessi di soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale         in lavoro subordinato.    

(1) Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e  l'immigrazione, Direzione centrale per le politiche dell'immigrazione e  dell'asilo.


          
                           
Ai
Sigg.ri Prefetti            
                                         
Loro sedi  
                            
Al
Sig. Commissario del Governo per la               provincia autonoma di Trento  
                                                    
Trento  
                            
Al
Sig. Commissario del Governo per la               provincia autonoma di Bolzano  
                                                    
Bolzano  
                            
Al
Sig. Presidente della Giunta regionale               della Valle D'Aosta  
                                                    
Aosta  
                        
e, p.c.:
Al
Ministero del lavoro e delle politiche               sociali  
                                         
Direzione generale dell'immigrazione            
                                         
Roma  
                            
Al
Dipartimento della P.S.            
                                         
Direzione centrale dell'immigrazione e               della polizia delle frontiere  
                                                    
Roma            



              



Si fa seguito alla Circ. 24 febbraio 2011, n.         1543 relativa all'attribuzione territoriale delle quote previste dal D.P.C.M in         oggetto indicato. Al riguardo si trasmette, per opportuna         conoscenza e quanto di competenza, l'allegata nota 7 aprile 2011, n.         23/II/0001222 con la quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha         provveduto, sulla base dei dati forniti da questo Ministero, ad un'ulteriore         attribuzione di quote provinciali destinate a conversioni dei permessi di         soggiorno per studio/tirocinio/formazione e lavoro stagionale in lavoro         subordinato, previste dall'art. 4 del decreto in oggetto. Si ribadisce la necessità di una rapida         trattazione delle istanze in argomento, specialmente dove si rilevi un permesso         di soggiorno in scadenza, in quanto trattasi di cittadini stranieri presenti         sul territorio nazionale, che potrebbero incorrere in rischio di irregolarità        sia relativamente al permesso di soggiorno, sia relativamente alla posizione         lavorativa. Facendo seguito, inoltre, alla Circ. 5 aprile         2011, n. 2495 relativa alle procedure di chiusura delle pratiche relative ai         flussi stagionali degli anni 2007 (         D.P.C.M. 9 gennaio           2007), 2008 (         D.P.C.M. 8 novembre           2007), 2009 (         D.P.C.M. 20 marzo           2009) e ai flussi non stagionali 2008 (         D.P.C.M. 3 dicembre           2008) si comunica che il Ministero del Lavoro e delle Politiche         Sociali con l'allegata circolare ha provveduto -attraverso il sistema SILEN -         ad azzerare le quote residue non impegnate al livello provinciale, diramando         istruzioni alle Direzioni Provinciali del Lavoro interessate affinché esprimano         un "parere negativo per quote non disponibili" su ogni pratica in carico agli         Sportelli Unici per l'immigrazione.      
        
      
Il Direttore centrale
Malandrino    



Allegato      
        
      
 Nota 7 aprile 2011, n.         23/II/0001222
          D.P.C.M. 30 novembre           2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di         ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello         Stato per l'anno 2010". Ulteriore attribuzione di quote conversioni permessi di         soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro subordinato          (2)    
      
(2) Il testo della nota 7 aprile 2011, n. 23/II/0001222, emanata dal         Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è riportato         autonomamente.    


D.P.C.M. 9 gennaio 2007
D.P.C.M. 8 novembre 2007
D.P.C.M. 3 dicembre 2008
D.P.C.M. 20 marzo 2009
D.P.C.M. 30 novembre 2010, art.       4
Ministero del lavoro e delle politiche sociali Nota 7-4-2011  n. 23/II/0001222 D.P.C.M. 30 novembre 2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2010". Ulteriore attribuzione di quote conversioni permessi di soggiorno  per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro subordinato.
Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale dell'immigrazione, Divisione II.
Nota 7 aprile 2011, n. 23/II/0001222 (1).
            D.P.C.M. 30 novembre              2010 concernente la "Programmazione transitoria dei flussi di           ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello           Stato per l'anno 2010". Ulteriore attribuzione di quote conversioni permessi di           soggiorno per studio/tirocinio/formazione e stagionale in lavoro           subordinato.      

(1) Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale dell'immigrazione, Divisione II.


           
                                   
Alle                                 
Direzioni regionali del lavoro                
                                                     
Loro sedi 
                                   
Alle                                 
Direzioni provinciali del lavoro                
                                                     
Loro sedi 
                                   
Alla                                 
Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia -                   Servizio per il lavoro 
                                                                    
Trieste 
                                   
Alla                                 
Regione Siciliana                
                                                     
Assessorato al lavoro - Ufficio regionale                   lavoro - Ispettorato regionale del lavoro 
                                                                    
Palermo 
                                   
Alla                                 
Provincia autonoma di Bolzano                
                                                     
Ripartizione 19 - Ufficio Lavoro -                   Ispettorato del lavoro 
                                                                    
Bolzano 
                                   
Alla                                 
Provincia autonoma di Trento                
                                                     
Dipartimento servizi sociali - Servizio                   lavoro 
                                                     
Trento 
                                
e, p.c.:                                 
Al                                 
Ministero dell'interno                 
                                                     
Dipartimento per le libertà civili e                   l'immigrazione 
                                                                    
Direzione centrale per le politiche                   dell'immigrazione e dell'asilo 
                                   
Al                                 
Dipartimento della pubblica                   sicurezza 
                                                     
Direzione centrale dell'immigrazione e                   della Polizia delle frontiere 
                                                                    
Roma 
                                   
Al                                 
Ministero degli affari esteri                
                                                     
D.G.P.I.E.M. - Uff. VI - Centro                   Visti 
                                                     
Roma 
                                   
Agli                                 
Assessorati regionali al lavoro                
                                                     
Loro sedi 
                                   
All’                                 
I.N.P.S. - Direzione generale                
                                                     
Roma               



                 



Facendo seguito alla precedente attribuzione           (effettuata con nota 8 febbraio 2011, n. 23/II/0000469) di quote provinciali           destinate a conversioni dei permessi di soggiorno per           studio/tirocinio/formazione e lavoro stagionale in lavoro subordinato, previste           dall'art. 4 del decreto in oggetto, con la presente si attribuiscono -           direttamente sul sistema SILEN - ulteriori quote, sulla base di un           aggiornamento di dati pervenuti dal Ministero dell'interno e relativi ad           istanze inoltrate agli Sportelli unici per l'immigrazione (Allegato 1).       
In proposito, si segnala la necessità di una           rapida trattazione delle istanze di conversione di permesso di soggiorno, in           particolare, per lavoro stagionale in permesso di soggiorno per lavoro           subordinato a tempo determinato o indeterminato - specialmente dove si rileva           un permesso di soggiorno in scadenza - in quanto trattasi di lavoratori           presenti sul territorio nazionale, che si potrebbero trovare in condizioni di           rischio di irregolarità sia dal lato del soggiorno che del lavoro.       
Si fa, inoltre, presente, che, con riferimento           alle procedure di chiusura delle pratiche (v. lett.circ. 21 marzo 2011, n. 984)           relative ai flussi stagionali degli anni 2007 (           D.P.C.M. 9 gennaio              2007), 2008 (           D.P.C.M. 8 novembre              2007), 2009 (           D.P.C.M. 20 marzo              2009) e flussi non stagionali 2008 (           D.P.C.M. 3 dicembre              2008), si è proceduto - attraverso il sistema SILEN - ad azzerare           le residue quote non impegnate a livello provinciale. Le Direzioni provinciali           del lavoro interessate dovranno esprimere, pertanto, "parere negativo per quote           non disponibili” su ogni pratica che lo Sportello Unico comunque           invierà.       
         
       
Il Direttore generale       
Natale Forlani     



Allegato 1        
        
       
          D.P.C.M. 30 novembre 2010               - Ulteriore attribuzione di quote conversioni       
        
      
           
                                   
                   DD.PP.LL.                                  
                   VA - Studio e tirocinio                                  
                   Tot. domande pervenute agli SPI                                  
                   Ulteriore attribuzione alle DD.PP.LL.                  
                 
Abruzzo                                 
Chieti                                 
7                                 
0                                 
7                                 

                                
L’Aquila                                 
1                                 
0                                 
1                                 

                                
Pescara                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
Teramo                                 
7                                 
1                                 
8                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   25                                  
                   4  
                                                                                          
                                
Basilicata                                 
Matera                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Potenza                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   0                                  
                   0  
                                                                                          
                                
Calabria                                 
Catanzaro                                 
1                                 
1                                 
2                                 

                                
Cosenza                                 
8                                 
1                                 
9                                 

                                
Crotone                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Reggio Calabria                                 
8                                 
0                                 
8                                 

                                
Vibo Valentia                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   19                                  
                   2  
                                                                                          
                                
Campania                                 
Avellino                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Benevento                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Caserta                                 
3                                 
1                                 
4                                 

                                
Napoli                                 
19                                 
0                                 
19                                 

                                
Salerno                                 
2                                 
1                                 
3                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   26                                  
                   7  
                                                                                          
                                
Emilia Romagna                                 
Bologna                                 
117                                 
5                                 
122                                 
19 
                                
Ferrara                                 
44                                 
0                                 
44                                 

                                
Forlì                                 
24                                 
0                                 
24                                 

                                
Modena                                 
73                                 
0                                 
73                                 

                                
Parma                                 
80                                 
3                                 
83                                 
10 
                                
Piacenza                                 
13                                 
0                                 
13                                 

                                
Ravenna                                 
10                                 
2                                 
12                                 

                                
Reggio Emilia                                 
14                                 
4                                 
18                                 

                                
Rimini                                 
35                                 
1                                 
36                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   425                                  
                   56  
                                                                                          
                                
Friuli V.G.                                 
Gorizia                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Pordenone                                 
3                                 
1                                 
4                                 

                                
Trieste                                 
35                                 
1                                 
36                                 

                                
Udine                                 
26                                 
0                                 
26                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   66                                  
                   12  
                                                                                          
                                
Lazio                                 
Frosinone                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
Latina                                 
7                                 
0                                 
7                                 

                                
Rieti                                 
4                                 
0                                 
4                                 

                                
Roma                                 
358                                 
5                                 
363                                 
53 
                                
Viterbo                                 
7                                 
0                                 
7                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   390                                  
                   61  
                                                                                          
                                
Liguria                                 
Genova                                                                         
                                
Imperia                                 
6                                 
0                                 
6                                 

                                
La Spezia                                 
4                                 
0                                 
4                                 

                                
Savona                                  
8                                 
0                                 
8                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   80                                  
                   9  
                                                                                          
                                
Lombardia                                 
Bergamo                                 
80                                 
3                                 
83                                 
16 
                                
Brescia                                 
61                                 
31                                 
92                                 
34 
                                
Como                                 
17                                 
3                                 
20                                 

                                
Cremona                                 
7                                 
1                                 
8                                 

                                
Lecco                                 
6                                 
0                                 
6                                 

                                
Lodi                                 
12                                 
2                                 
14                                 

                                
Mantova                                 
7                                 
0                                 
7                                 

                                
Milano                                 
332                                 
34                                 
366                                 
62 
                                
Pavia                                 
61                                 
8                                 
69                                 
17 
                                
Sondrio                                 
1                                 
3                                 
4                                 

                                
Varese                                 
23                                 
5                                 
28                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   697                                  
                   147  
                                                                                          
                                
Marche                                 
Ancona                                 
31                                 
2                                 
33                                 

                                
Ascoli Piceno                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
Macerata                                 
8                                 
0                                 
8                                 

                                
Pesaro Urbino                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
59                                 

                                                                                          
                                
Molise                                 
Campobasso                                 
2                                 
0                                 
2                                 

                                
Isernia                                 
1                                 
0                                 
1                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   3                                  
                   0  
                                                                                          
                                
Piemonte                                 
Alessandria                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
Asti                                 
7                                 
0                                 
7                                 

                                
Biella                                 
1                                 
0                                 
1                                 

                                
Cuneo                                 
14                                 
0                                 
14                                 

                                
Novara                                 
8                                 
1                                 
9                                 

                                
Torino                                 
88                                 
13                                 
101                                 
21 
                                
Verbano Cusio Ossola                                 
6                                 
0                                 
6                                 

                                
Vercelli                                 
5                                 
1                                 
6                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   153                                  
                   32  
                                                                                          
                                
Puglia                                 
Bari                                 
26                                 
2                                 
28                                 

                                
Brindisi                                 
3                                 
0                                 
3                                 

                                
Foggia                                 
4                                 
2                                 
6                                 

                                
Lecce                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
Taranto                                 
1                                 
0                                 
1                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   47                                  
                   9  
                                                                                          
                                
Sardegna                                 
Cagliari                                 
5                                 
0                                 
5                                 

                                
Nuoro                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Sassari                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Oristano                                  
0                                 
0                                 
0                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   5                                  
                   1  
                                                                                          
                                
Sicilia                                 
Agrigento                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Caltanissetta                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Catania                                 
11                                 
2                                 
13                                 

                                
Enna                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Messina                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Palermo                                 
2                                 
0                                 
2                                 

                                
Ragusa                                 
3                                 
0                                 
3                                 

                                
Siracusa                                 
1                                 
0                                 
1                                 

                                
Trapani                                  
0                                 
0                                 
0                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   19                                  
                   6  
                                                                                          
                                
Toscana                                 
Arezzo                                 
8                                 
3                                 
11                                 

                                
Firenze                                 
279                                 
3                                 
282                                 
26 
                                
Grosseto                                 
3                                 
0                                 
3                                 

                                
Livorno                                 
7                                 
1                                 
8                                 

                                
Lucca                                 
9                                 
0                                 
9                                 

                                
Massa Carrara                                 
1                                 
0                                 
1                                 

                                
Pisa                                 
34                                 
1                                 
35                                 

                                
Pistoia                                 
6                                 
0                                 
6                                 

                                
Prato                                 
25                                 
0                                 
25                                 

                                
Siena                                 
49                                 
0                                 
49                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   429                                  
                   45  
                                                                                          
                                
P.A. Bolzano                                 
Bolzano                                 
13                                 
1                                 
14                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   14                                  
                   1  
                                                                                          
                                
P.A. Trento                                 
Trento                                 
45                                 
0                                 
45                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   45                                  
                   3  
                                                                                          
                                
Umbria                                 
Perugia                                 
69                                 
0                                 
69                                 

                                
Terni                                 
8                                 
0                                 
8                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   77                                  
                   13  
                                                                                          
                                
Valle d'Aosta                                 
Aosta                                 
2                                 
0                                 
2                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   2                                  
                   1  
                                                                                          
                                
Veneto                                 
Belluno                                 
1                                 
1                                 
2                                 

                                
Padova                                 
87                                 
32                                 
119                                 
18 
                                
Rovigo                                 
6                                 
2                                 
8                                 

                                
Treviso                                 
23                                 
3                                 
26                                 

                                
Venezia                                 
42                                 
6                                 
48                                 
11 
                                
Verona                                 
46                                 
13                                 
59                                 
10 
                                
Vicenza                                 
10                                 
15                                 
25                                 

                                
                   Totale regionale                                                       
                   287                                  
                   53  
                                
                   Totale                                  
                   2646                                  
                   226                                  
                   5449                                  
                   466                






                   
        
       
           
                                   
                   DD.PP.LL.                                  
                   LS1 - Conv.ni da soggiornanti lungo periodo a lavoro sub.                                    
                   LS - Conversioni                                  
                   Tot. domande pervenute agli SPI                                  
                   Ulteriore attribuz. alle D.P.L.                                  
                   LS2 - Conv.ni da soggiornanti lungo periodo a lavoro aut.                                    
                   Ulteriore attribuz. alle D.P.L.                                  
                   VB - Conv.ni da stagionale a lavoro subord.                                  
                   Ulteriore attribuz. alle D.P.L.                 
                 
Abruzzo                                 
Chieti                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
5                                 

                                
L’Aquila                                 
2                                 
0                                 
2                                 
2                                 
0                                 
0                                 
66                                 
15 
                                
Pescara                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
11                                 

                                
Teramo                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
8                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   2                     
                   0                 
                 
                   18  
                                                                                                                                                                  
                                
Basilicata                                 
Matera                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
25                                 

                                
Potenza                                 
0                                 
1                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
44                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   1                      
                   0                      
                   12  
                                                                                                                                                                  
                                
Calabria                                 
Catanzaro                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
28                                 

                                
Cosenza                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
4                                 

                                
Crotone                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
2                                 

                                
Reggio Calabria                                 
0                                 
1                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
11                                 

                                
Vibo Valentia                                 
0                                 
0                                 
0                                 
1                                 
0                                 
0                                 
1                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   2                      
                   0                      
                   13  
                                                                                                                                                                  
                                
Campania                                 
Avellino                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
3                                 

                                
Benevento                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
11                                 

                                
Caserta                                 
1                                    
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
18                                 

                                
Napoli                                 
0                                 
2                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
7                                 

                                
Salerno                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
76                                 
10 
                                
                   Totale regionale                                                                         
                   1                      
                   0                      
                   20  
                                                                                                                                                                  
                                
Emilia Romagna                                 
Bologna                                 
2                                 
4                                 
6                                 
1                                 
1                                 
0                                 
57                                 
10 
                                
Ferrara                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
17                                 

                                
Forlì                                 
2                                 
1                                 
3                                 
1                                 
0                                 
0                                 
192                                 
30 
                                
Modena                                 
0                                 
2                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
71                                 

                                
Parma                                 
1                                 
1                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
6                                 

                                
Piacenza                                 
1                                 
1                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
63                                 

                                
Ravenna                                 
1                                 
3                                 
4                                 
2                                 
1                                 
0                                 
262                                 
90 
                                
Reggio Emilia                                 
1                                 
1                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
13                                 

                                
Rimini                                 
3                                 
1                                 
4                                 
0                                 
0                                 
0                                 
91                                 
19 
                                
                   Totale regionale                                                                         
                   4                      
                   0                      
                   164  
                                                                                                                                                                  
                                
Friuli V.G.                                 
Gorizia                                 
0                                 
4                                 
4                                 
3                                 
0                                 
0                                 
3                                 

                                
Pordenone                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
27                                 

                                
Trieste                                 
0                                 
3                                 
3                                 
3                                 
0                                 
0                                 
3                                 

                                
Udine                                 
0                                 
2                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
24                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   6                      
                   0                      
                   13  
                                                                                                                                                                  
                                
Lazio                                 
Frosinone                                 
1                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
6                                 

                                
Latina                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
1                                 
0                                 
482                                 
140 
                                
Rieti                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
14                                 

                                
Roma                                 
4                                 
5                                 
9                                 
1                                 
1                                 
0                                 
36                                 
25 
                                
Viterbo                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
43                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   2                      
                   0                      
                   177  
                                                                                                                                                                  
                                
Liguria                                 
Genova                                 
4                                 
3                                 
7                                 
3                                 
0                                 
0                                 
6                                 

                                
Imperia                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
68                                 

                                
La Spezia                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
2                                 

                                
Savona                                  
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
97                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   3                      
                   0                      
                   15  
                                                                                                                                                                  
                                
Lombardia                                 
Bergamo                                 
2                                 
4                                 
6                                 
0                                 
0                                 
0                                 
17                                 

                                
Brescia                                 
1                                 
6                                 
7                                 
1                                 
0                                 
0                                 
75                                 
16 
                                
Como                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
2                                 

                                
Cremona                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
9                                 

                                
Lecco                                 
2                                 
0                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
3                                 

                                
Lodi                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
5                                 

                                
Mantova                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
130                                 
30 
                                
Milano                                 
10                                 
10                                 
20                                 
0                                 
5                                 
1                                 
19                                 

                                
Pavia                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
1                                 
1                                 
17                                 

                                
Sondrio                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
33                                 

                                
Varese                                 
2                                 
2                                 
4                                 
0                                 
1                                 
0                                 
9                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   1                      
                   2                      
                   69  
                                                                                                                                                                  
                                
Marche                                 
Ancona                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
15                                 

                                
Ascoli Piceno                                 
1                                 
2                                 
3                                 
0                                 
0                                 
0                                 
61                                 

                                
Macerata                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
27                                 

                                
Pesaro Urbino                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
12                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   0                      
                   0                      
                   15  
                                                                                                                                                                  
                                
Molise                                 
Campobasso                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
8                                 

                                
Isernia                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
15                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   0                      
                   0                      
                   8  
                                                                                                                                                                  
                                
Piemonte                                 
Alessandria                                                                                                                                                 
                                
Asti                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                     
                                
Biella                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
6                                 
6                   
                                
Cuneo                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
171                                 
24                   
                                
Novara                                 
1                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
3                                 

                                
Torino                                 
1                                 
2                                 
3                                 
1                                 
0                                 
0                                 
27                                 

                                
Verbano Cusio Ossola                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
1                                 

                                
Vercelli                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
1                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   2                      
                   1                      
                   50  
                                                                                                                                                                  
                                
Puglia                                 
Bari                                 
1                                 
4                                 
5                                 
0                                 
1                                 
0                                 
35                                 

                                
Brindisi                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
15                                 

                                
Foggia                                 
0                                 
3                                 
3                                 
1                                 
0                                 
0                                 
102                                 
22 
                                
Lecce                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
40                                 

                                
Taranto                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
27                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   1                      
                   0                      
                   45  
                                                                                                                                                                  
                                
Sardegna                                 
Cagliari                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
4                                 

                                
Nuoro                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
2                                 

                                
Sassari                                 
0                                 
4                                 
4                                 
3                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Oristano                                  
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   3                      
                   0                      
                   2  
                                                                                                                                                                  
                                
Sicilia                                 
Agrigento                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
2                                 

                                
Caltanissetta                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Catania                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 

                                
Enna                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
2                                 

                                
Messina                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
7                                 

                                
Palermo                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
1                                 
1                                 
3                                 

                                
Ragusa                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
45                                 

                                
Siracusa                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
1                                 

                                
Trapani                                  
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
12                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   0                      
                   1                      
                   13  
                                                                                                                                                                  
                                
Toscana                                 
Arezzo                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
21                                 
11 
                                
Firenze                                 
3                                 
4                                 
7                                 
6                                 
0                                 
0                                 
30                                 

                                
Grosseto                                 
2                                 
0                                 
2                                 
0                                 
1                                 
0                                 
137                                 
12 
                                
Livorno                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
33                                 

                                
Lucca                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
18                                 

                                
Massa Carrara                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
4                                 

                                
Pisa                                 
1                                 
1                                 
2                                 
2                                 
0                                 
0                                 
23                                 

                                
Pistoia                                 
1                                    
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
33                                 

                                
Prato                                 
2                                 
1                                 
3                                 
1                                 
1                                 
1                                 
2                                 

                                
Siena                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
111                                 
28 
                                
                   Totale regionale                                                                         
                   9                      
                   1                      
                   70  
                                                                                                                                                                  
                                
P.A. Bolzano                                 
Bolzano                                 
1                                 
1                                 
2                                 
2                                 
0                                 
0                                 
61                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   2                      
                   0                      
                   0  
                                                                                                                                                                  
                                
P.A. Trento                                 
Trento                                 
1                                 
4                                 
5                                 
2                                 
0                                 
0                                 
134                                 
11 
                                
                   Totale regionale                                                                         
                   2                      
                   0                      
                   11  
                                                                                                                                                                  
                                
Umbria                                 
Perugia                                 
1                                 
2                                 
3                                 
0                                 
0                                 
0                                 
41                                 

                                
Terni                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
18                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   0                      
                   0                      
                   10  
                                                                                                                                                                  
                                
Valle d'Aosta                                 
Aosta                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
0                                 
7                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   0                      
                   0                      
                   1  
                                                                                                                                                                  
                                
Veneto                                 
Belluno                                 
0                                 
1                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
43                                 

                                
Padova                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
1                                 
0                                 
42                                 

                                
Rovigo                                 
0                                 
1                                 
1                                 
0                                 
0                                 
0                                 
52                                 
14 
                                
Treviso                                 
2                                 
2                                 
4                                 
0                                 
0                                 
0                                 
47                                 

                                
Venezia                                 
2                                 
6                                 
8                                 
2                                 
0                                 
0                                 
62                                 
13 
                                
Verona                                 
1                                 
1                                 
2                                 
0                                 
1                                 
0                                 
144                                 
31 
                                
Vicenza                                 
1                                 
1                                 
2                                 
0                                 
0                                 
0                                 
16                                 

                                
                   Totale regionale                                                                         
                   3                      
                   0                      
                   80  
                                
                   Totale                                  
                   68                                  
                   112                                                    
                   44                                  
                   21                                  
                   5                                  
                   4096                                  
                   806                










                



D.P.C.M. 9 gennaio 2007
D.P.C.M. 8 novembre 2007
D.P.C.M. 3 dicembre 2008
D.P.C.M. 20 marzo 2009
D.P.C.M. 30 novembre 2010, art.         4