SALUTE: CNR, INFARTO UCCIDE PIU' LE DONNE, VADEMECUM PREVENZIONE = Roma, 28 set. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il cuore 'tradisce' le donne piu' degli uomini. E, complessivamente, l'infarto ne uccide di piu', anche se e' ancora radicata la convinzione che si tratti di un rischio al maschile. Ma se cio' e' vero in eta' fertile, grazie alla protezione degli estrogeni, con la menopausa - quando aumenta il colesterolo 'cattivo' (Ldl) e diminuisce quello 'buono' (Hdl), mentre aumentano peso, ipertensione arteriosa e rischio di sviluppare il diabete - i nuovi casi di infarto e ictus cerebrale nelle donne aumentano progressivamente, fino a raggiungere, e intorno ai 75 anni superare, quelli maschili. A sfatare il pregiudizio, sempre piu' incrinato dai dati epidemiologici, sono gli esperti Servizio di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Spp-Cnr) e della Societa' italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), che hanno messo a punto un vademecum ad hoc per 'proteggere il cuore delle donne', visto che la prevenzione 'in rosa' resta ancora molto scarsa. "Gli ultimi dati Istat confermano che le malattie cardiovascolari rappresentano ben il 44% delle cause di morti femminili, contro il 33% negli uomini", spiega Roberto Volpe, ricercatore del Spp-Cnr. "Eppure, sebbene siano oltre 120.000 le donne italiane che muoiono ogni anno per tali patologie, queste sono ancora considerate tipiche del sesso maschile". Da qui l'idea del vademecum dedicato alla 'Prevenzione dell'infarto del miocardio nella donna'. (segue) (Com-Ram/Zn/Adnkronos) 28-SET-10 10:52 NNNN | SALUTE: CNR, INFARTO UCCIDE PIU' LE DONNE, VADEMECUM PREVENZIONE (2) = (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Il documento intende fornire al pubblico e agli operatori sanitari uno strumento completo e pratico e la prevenzione e' un obiettivo spesso raggiungibile, poiche' la corretta informazione e' la base della prevenzione", aggiunge Maria Grazia Modena, direttore di Cardiologia all'universita' di Modena-Reggio Emilia e past-president della Societa' italiana di cardiologia. "Un dato allarmante in tal senso e' che le donne colpite da infarto acuto hanno una maggiore mortalita' poiche', per via di una sottostima del loro rischio da parte dei medici curanti, ricevono un minor numero di indagini diagnostiche come la coronarografia e vengono trattate meno con farmaci fondamentali per prevenire le recidive come l'aspirina, i betabloccanti e le statine. Senza dimenticare che esistono malattie cardiovascolari tipiche delle donne, come la dissecazione spontanea delle coronarie e delle carotidi", ricorda l'esperta. "Le donne sono poi svantaggiate nella tutela della loro salute - afferma Massimo Volpe, presidente della Siprec e direttore di Cardiologia al Policlinico Sant'Andrea-Universita' 'La Sapienza' di Roma - per alcuni fattori sociali, culturali e caratteriali quali: il doppio lavoro domestico e fuori casa, la propensione a occuparsi prima dei problemi altrui che dei propri, un interesse prevalentemente orientato alla cura degli aspetti riproduttivi, la limitata partecipazione agli studi clinici sui nuovi farmaci, in cui se le donne non sono piu' escluse come poteva avvenire nelle sperimentazioni condotte negli anni '70-'80, ancora oggi difficilmente rappresentano il 50% delle casistiche ". (segue) (Com-Ram/Zn/Adnkronos) 28-SET-10 11:02 NNNN | SALUTE: CNR, INFARTO UCCIDE PIU' LE DONNE, VADEMECUM PREVENZIONE (3) = (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il documento, oltre a ribadire l'importanza di un corretto stile di vita e di una terapia farmacologica mirata in caso di presenza di fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione arteriosa, diabete e ipercolesterolemia, fornisce indicazioni su patologie specifiche da menopausa come le malattie autoimmuni, endocrinologiche o l'ipercolesterolemia. "Per quest'ultima una dieta alimentare a basso contenuto di grassi deve pero' tenere in conto il fabbisogno di calcio, fondamentale contro l'osteoporosi - sottolinea Roberto Volpe. "L'assunzione di alimenti a ridotto contenuto lipidico ma ad adeguato tenore di calcio, un appropriato apporto di vitamina D e una regolare attivita' fisica possono permettere di prevenire sia le malattie cardiovascolari che l'osteoporosi", conclude lo specialista. (Com-Ram/Zn/Adnkronos) 28-SET-10 11:30 NNNN MEDICINA: PRIMA GUIDA PER DIFENDERE CUORE DELLE DONNE (ANSA) - ROMA, 28 SET - Arriva la prima guida per difendere il cuore delle donne, le vittime piu' numerose ma anche piu' ''silenziose'' delle malattie cardiovascolari, che solo in Italia uccidono 120.000 donne ogni anno. Il documento, dal titolo ''Prevenzione dell'infarto del miocardio nella donna'', arriva dal Servizio di prevenzione e protezione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Spp-Cnr) e dalla Societa' italiana per la prevenzione cardiovascolare. ''Gli ultimi dati Istat confermano che le malattie cardiovascolari rappresentano ben il 44% delle cause di morti femminili, contro il 33% negli uomini'', spiega Roberto Volpe, del Servizio di prevenzione e protezione del Cnr). ''Eppure - prosegue - sebbene siano oltre 120.000 le donne italiane che muoiono ogni anno per tali patologie, esse sono ancora considerate tipiche del sesso maschile''. Il rischio aumenta con l'arrivo della menopausa, quando viene meno la protezione degli ormoni femminili, aumenta il colesterolo ''cattivo'' (Ldl), si riduce quello ''buono'' (Hdl) e compaiono altri fattori di rischio come sovrappeso e ipertensione arteriosa. Il risultato e' che i nuovi casi di infarto e ictus nelle donne aumentano progressivamente, fino a raggiungere i livelli maschili e addirittura a superarli intorno ai 75 anni. ''Le donne colpite da infarto acuto hanno una maggiore mortalita' poiche', per via di una sottostima del loro rischio da parte dei medici curanti, ricevono un minor numero di indagini diagnostiche come la coronarografia'', osserva la cardiologa Maria Grazia Modena, dell'universita' di Modena-Reggio Emilia. Ad accentuare lo svantaggio nella tutela della salute delle donne ci sono anche fattori sociali e culturali, osserva Massimo Volpe, presidente della Siprec e direttore di Cardiologia del policlinico Sant'Andrea dell'universita' di Roma La Sapienza. Tra i principali: ''il doppio lavoro domestico e fuori casa, la propensione a occuparsi prima dei problemi altrui che dei propri, un interesse prevalentemente orientato alla cura degli aspetti riproduttivi, la limitata partecipazione agli studi clinici sui nuovi farmaci, in cui se le donne non sono piu' escluse come poteva avvenire nelle sperimentazioni condotte negli anni '70-'80, ancora oggi difficilmente rappresentano il 50% delle casistiche''.(ANSA). COM-BG 28-SET-10 12:01 NNNN SALUTE. MALATTIE CARDIOVASCOLARI, LE DONNE NE MUOIONO DI PIÙ CON LA MENOPAUSA AUMENTANO CASI DI INFARTO. (DIRE) Roma, 28 set. - Nonostante il maggior rischio, la prevenzione cardiovascolare nel sesso femminile e' minore. Se e' vero che la donna in eta' fertile ha un rischio cardiovascolare inferiore a quello dell'uomo grazie all'ombrello estrogenico, cioe' agli ormoni femminili che la proteggono, e' anche vero che con la menopausa - aumentando il colesterolo dannoso (Ldl) e diminuendo quello protettivo (Hdl) e con il contestuale aumento di peso, ipertensione arteriosa e rischio di sviluppare il diabete - i nuovi casi d'infarto e di ictus cerebrale nelle donne aumentano progressivamente, fino a raggiungere e, intorno ai 75 anni, superare quelli maschili. Spiega Roberto Volpe, ricercatore presso il servizio di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Spp-Cnr): "Gli ultimi dati Istat confermano che le malattie cardiovascolari rappresentano ben il 44% delle cause di morti femminili, contro il 33% negli uomini- dice il comunicato- Eppure, sebbene siano oltre 120.000 le donne italiane che muoiono ogni anno per tali patologie, esse sono ancora considerate tipiche del sesso maschile".(SEGUE) (Com/Gas/ Dire) 10:41 28-09-10 NNNN SALUTE. MALATTIE CARDIOVASCOLARI, LE DONNE NE MUOIONO DI PIÙ -2- (DIRE) Roma, 28 set. - Da questa necessita' di istituire un'efficace strategia di prevenzione e' nato un vademecum dedicato alla 'Prevenzione dell'infarto del miocardio nella donna', frutto della collaborazione tra Spp-Cnr e la Societa' italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), di cui fanno parte cardiologi e internisti delle principali Universita' italiane. "Il documento intende fornire al pubblico e agli operatori sanitari uno strumento completo e pratico e la prevenzione e' un obiettivo spesso raggiungibile, poiche' la corretta informazione e' la base della prevenzione", aggiunge Maria Grazia Modena, direttore di Cardiologia dell'Universita' di Modena-Reggio Emilia e past-president della Societa' italiana di cardiologia. "Un dato allarmante in tal senso e' che le donne colpite da infarto acuto hanno una maggiore mortalita' poiche', per via di una sottostima del loro rischio da parte dei medici curanti- dice ancora la Modena- ricevono un minor numero di indagini diagnostiche come la coronarografia e vengono trattate meno con farmaci fondamentali per prevenire le recidive come l'aspirina, i betabloccanti e le statine. Senza dimenticare che esistono malattie cardiovascolari tipiche delle donne, come la dissecazione spontanea delle coronarie e delle carotidi". (SEGUE) (Com/Gas/ Dire) 10:41 28-09-10 NNNN |
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martedì 28 settembre 2010
SALUTE: CNR, INFARTO UCCIDE PIU' LE DONNE, VADEMECUM PREVENZIONE
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