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lunedì 2 maggio 2011

Autismo: ormoni per socializzare, una ricerca italiana

(RPT) AUTISMO: ORMONI PER SOCIALIZZARE, UNA RICERCA ITALIANA =
(AGI) - Roma, 2 mag. - Nuove prospettive terapeutiche per i
disturbi pervasivi dello sviluppo: esperti italiani hanno
dimostrato il ruolo di ossitocina e vasopressina per il
controllo dei disturbi del comportamento sociale e cognitivo in
un modello animale per l'autismo. La ricerca condotta
dall'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle
ricerche (In-Cnr) di Milano, in collaborazione con le
universita' di Milano -Statale, Bicocca e Politecnico-
dell'Insubria e quella giapponese di Tohoku, evidenzia che gli
ormoni ossitocina (Ot) e vasopressina (Avp) mostrano un'elevata
capacita' di influire positivamente su difetti di socialita' e
di flessibilita' cognitiva, in individui adulti, cioe' con il
sistema nervoso completamente sviluppato. Finanziato sul bando
'Ricerca Medica' della Fondazione Cariplo, lo studio e' stato
pubblicato sulla rivista 'Biological Psychiatry', che ha
dedicato la copertina alla ricerca. "Per mettere a punto e
validare un possibile approccio terapeutico per i disturbi
dello spettro autistico", ha spiegato Bice Chini dell'In-Cnr,
coordinatrice della ricerca, "abbiamo condotto un'approfondita
caratterizzazione di modelli murini (topi geneticamente
modificati) privi del recettore dell'Ot nel sistema nervoso
centrale". In mancanza di tale recettore, ha sottolineato
l'esperto, "questi animali mostrano alterazioni della memoria
sociale e ridotta flessibilita' cognitiva, riproducendo quindi
il nucleo centrale della sintomatologia autistica, che consiste
in deficit delle interazioni sociali, anomalie della
comunicazione, rigidita' cognitiva e interessi ristretti". I
dati dei ricercatori hanno evidenziato che gli animali "non
familiarizzano con altri soggetti della stessa specie e,
soprattutto, non sono in grado di distinguere un topolino gia'
incontrato da uno nuovo", ha riferito Mariaelvina Sala
dell'Universita' statale di Milano. "Inoltre, presentano
deficit molto caratteristici di flessibilita' cognitiva - ha
continuato - sono capaci di apprendere un compito in maniera
molto efficiente, ma una volta appreso non sono in grado di
abbandonarlo per acquisirne uno nuovo al cambiare delle
condizioni ambientali, dimostrando una peculiare rigidita'
cognitiva. Abbiamo notato anche che gli animali sono piu'
aggressivi e, se trattati con dosi normalmente inefficaci di
agenti farmacologici convulsivanti, rispondono con crisi di
tipo epilettico, manifestazioni queste frequentemente associate
alla sintomatologia autistica, che indicano un aumento della
loro eccitabilita' cerebrale di base".
(AGI)
Red/Gav/Ral (Segue)
021331 MAG 11

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(RPT) AUTISMO: ORMONI PER SOCIALIZZARE, UNA RICERCA ITALIANA (2)=
(AGI) - Roma, 2 mag. - Lo studio ha evidenziato che la
somministrazione di Ot e Avp e' in grado di ripristinare tutti
i deficit riscontrati anche negli animali piu' giovani. "Questa
capacita' e' di grande rilevanza perche' indica che il sistema
Ot/Avp e' altamente plastico e capace di modulare l'attivita'
di processi cognitivi complessi anche dopo il completamento
dello sviluppo del sistema nervoso", ha aggiunto Marco Parenti
della Bicocca, "i dati indicano che tale capacita' risiede
nella proprieta' dei due neuropeptidi di intervenire nei
processi cellulari coinvolti nella definizione dello sviluppo
in senso inibitorio o eccitatorio di determinate sinapsi, e
quindi nel determinare l'equilibrio eccitazione/inibizione
neuronale,fondamentale per il corretto funzionamento del
cervello". I risultati dello studio", ha concluso Chini, "sono
importanti perche', dimostrando che deficit comportamentali e
cognitivi legati a un'alterazione dell'eccitabilita' neuronale
in eta' evolutiva possono essere modulati in eta' adulta dai
due Ot e Avp, preludono a potenziali nuovi approcci terapeutici
basati sull'uso di queste molecole". (AGI)
Red/Gav/Ral
021332 MAG 11

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RICERCA: CNR, ECCO ORMONI PER 'SOCIALIZZARE', CHIAVE CONTRO AUTISMO =
STUDIO APRE NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE PER DISTURBO

Roma, 2 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ormoni per
'socializzare'. Negli ultimi anni e' emerso il ruolo fondamentale che
ossitocina (Ot) e vasopressina (Avp) hanno nel regolare vari aspetti
del comportamento sociale, suggerendo un loro possibile impiego in
disturbi dello spettro autistico. Una ricerca condotta dall'Istituto
di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di
Milano, in collaborazione con le universita' di Milano - Statale,
Bicocca e Politecnico - dell'Insubria e quella giapponese di Tohoku,
evidenzia che gli ormoni Ot e Avp influiscono positivamente su difetti
sia di socialita' sia di flessibilita' cognitiva, anche dopo il
completamento dello sviluppo del sistema nervoso.

Finanziato sul bando 'Ricerca Medica' della Fondazione Cariplo,
lo studio e' stato pubblicato sulla rivista 'Biological Psychiatry',
che ha dedicato la copertina alla ricerca. "Per mettere a punto e
validare un possibile approccio terapeutico per i disturbi dello
spettro autistico - dice Bice Chini dell'In-Cnr, coordinatrice della
ricerca - abbiamo condotto un'approfondita caratterizzazione di
modelli murini, topi geneticamente modificati privi del recettore
dell'Ot nel sistema nervoso centrale".

"In mancanza di tale recettore - prosegue - questi animali
mostrano alterazioni della memoria sociale e ridotta flessibilita'
cognitiva, riproducendo quindi il nucleo centrale della sintomatologia
autistica, che consiste in deficit delle interazioni sociali, anomalie
della comunicazione, rigidita' cognitiva e interessi ristretti".
(segue)

(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
02-MAG-11 13:19

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