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sabato 21 luglio 2012

'Se fossi ancora pm accuserei Napolitano'




Trattativa, Di Pietro torna sulle parole del Colle e sul conflitto di attribuzione contro i pm
di Palermo: "Confessione di reato politico". Dell'alleanza finita con il Pd: "Dirigenti ipocriti"
“I dirigenti del Pd sono degli ipocriti. A queste condizioni è l’Idv che non ci sta più.”. Tra Antonio Di Pietro e il Pd la rottura è insanabile. La classica goccia è la questione Quirinale-Procura di Palermo. Già Di Pietro aveva attaccato Napolitano scatenando le ire degli ormai ex alleati. Ora rincara la dose: "Se fossi ancora pm chiederei la sua condanna politica. Prima solleva conflitto di attribuzione contro la Procura di Palermo, perché le intercettazioni indirette delle sue conversazioni con Nicola Mancino comporterebbero una 'lesione delle prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica'. Poi dichiara solennemente che 'non c’è alcuna ragion di Stato che possa giustificare ritardi nell’accertamento dei fatti e delle responsabilità'. Delle due l’una" 
di Stefano Caselli

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