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mercoledì 15 agosto 2012

ANSA/ ASSANGE: CORREA SMENTISCE, MA ASILO E' QUASI CERTO


ANSA/ ASSANGE: CORREA SMENTISCE, MA ASILO E' QUASI CERTO
SI PROFILA BRACCIO DI FERRO LONDRA-QUITO SU GRANA SALVACONDOTTO
(ANSA) - QUITO, 15 AGO - Il via libera dell'Ecuador all'asilo
politico per Julian Assange e' di fatto pronto. Lo ha assicurato
il quotidiano britannico The Guardian, al quale poco dopo il
presidente del paese andino, Rafael Correa, ha risposto
precisando che per ora ''non c'e' ancora alcuna decisione'', ma
senza smentire un orientamento favorevole.
"Le voci diffuse asilo di Assange (gia' concesso) sono false.
Non c'‚ ancora una decisione al riguardo. Aspetto il rapporto
dal ministero degli Esteri", ha puntualizzato via twitter
Correa.
L'annuncio fatto dal Guardian, che cita fonti di Quito, e'
stato comunque ampiamente ripreso dai media dell'Ecuador, i
quali gia' ieri avevano anticipato che la decisione sull'asilo
al creatore di Wikileaks - rifugiatosi nell'ambasciata di Quito
a Londra dal 9 giugno scorso - era ormai ''stata presa''.
In effetti, Correa aveva reso noto lunedi' d'aver visionato
tutta la documentazione del caso, precisando: ''Spero di far
sapere ufficialmente (il verdetto) entro fine settimana''.
Il capo dello stato, che ha ribadito la sua ''simpatia'' per
Assange, ha inoltre ricordato di essere pronto a riunirsi con i
suoi ministri per concertare ''una risposta sovrana e
assolutamente in linea con i principi dell'Ecuador''.
In pratica, come ha anticipato 'The Guardian', e' scontato
che concedera' l'asilo ad Assange, la cui madre ha d'altra parte
avuto un colloquio con Correa una quindicina di giorni fa.
''Di fatto sono state le autorita' ecuadoregne a contattare
mesi fa Assange proponendogli il passo che ha poi compiuto, per
cui quando e' entrato nell'ambasciata c'era gia' un 'patto' in
tal senso'', ha aggiunto il Guardian.
Del resto, a suo tempo, i media di Quito avevano rivelato che
Correa e Assange ne avevano parlato nell'ambito di una lunga e
cordiale intervista concessa dal presidente al fondatore di
Wikileaks ben prima del suo ingresso nell'ambasciata.
Tutto fa supporre, in ogni modo, che si andra' presto a un
braccio di ferro diplomatico-legale tra Londra e Quito. Ieri, il
Foreign Office ha infatti preavvertito che le autorita'
britanniche hanno ''l'obbligo di estradare Assange in Svezia''.
''Lo adempiremo'', ha rimarcato un portavoce.
In altre parole, pur se Correa offrira' l'asilo, restera' poi
da sciogliere la spinosa questione del 'salvacondotto',
indispensabile per Assange per raggiungere l'aeroporto di Londra
senza essere arrestato nel tragitto. E su questo fronte, non e'
da scartare che entri in scena l'ex giudice spagnolo Baltasar
Garzon, designato giorni fa a coordinare il team legale del
giornalista australiano. (ANSA).

Y0Y/RIG
15-AGO-12 00:39 NNNN

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