CORRUZIONE: 'LA DEMOCRAZIA DEI CORROTTI', COME E' CAMBIATA LA TANGENTE =
NEL LIBRO DI MAPELLI E SANTUCCI (RIZZOLI) ANCHE I SEGRETI DEL
RICLAGGIO IMI-SIR
Roma, 30 set. (Adnkronos) - Non piu' bustarelle e valigie piene
di contanti. Ma prostitute, automobili di lusso, barche per le
vacanze, assicurazioni sulla vita, ristrutturazioni edilizie, finte
consulenze, rate del mutuo o dell'affitto. A vent'anni dalla stagione
di Mani pulite, la tangente non e' scomparsa: ha semplicemente assunto
altre forme. Una complicata rete di illegalita' che Walter Mapelli,
magistrato da anni all'inseguimento di fondi neri attraverso i
paradisi fiscali di tutto il mondo, e Gianni Santucci, giornalista del
Corriere della Sera, hanno messo a nudo nel libro 'La democrazia dei
corrotti', appena uscito per Bur-Rizzoli.
La tesi di fondo e' che se la forma e' cambiata, la sostanza
resta la stessa. Perche' la corruzione "rimane una patologia. Non una
deviazione 'fisiologica', piu' o meno ampia rispetto alla norma. Non
una questione di pochi o molti che rubano". Ancora oggi, scrivono
Mapelli e Santucci, "e' un fatto di sistema, come si diceva ai tempi
di Mani pulite". Anche se il sistema "e' nuovo, piu' fluido, piu'
ampio, destrutturato". La lunga e appassionata inchiesta spazia dalla
confusione dei ruoli, che mescola il corruttore e il concusso, il
politico e l'imprenditore, il pubblico e il privato, al disordine
delle regole e all'arretratezza delle leggi, fino al contagio
dell'economia. E offre anche una lettura finora inedita dei segreti
del riciclaggio di denaro nell'ormai piu' che ventennale vicenda
Imi-Sir.
L'approdo dell'inchiesta e' impietoso, per quanto documentato.
"Siamo ancora una nazione che cammina con il fango alle caviglie. Che
avanza nell'illegalita' di massa, tra evasione fiscale e contributiva,
false fatturazioni, societa' come schermature illecite, pagamenti in
nero". Del resto, ci sono i numeri e il bollino della Corte dei Conti
a certificare le dimensioni del fenomeno: all'Italia la corruzione
costa ancora 60 mld l'anno. E il capo dello Stato, Giorgio Napolitano,
insieme al premier, Mario Monti, sono costretti a moltiplicare gli
appelli per l'approvazione entro la fine della legislatura una legge
sulla corruzione che il Paese attende da anni.
(Fin/Col/Adnkronos)
30-SET-12 16:03
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