STAMINALI: AL VIA MEGASTUDIO SU CELLULE RIPARA-CUORE DOPO INFARTO =
OBIETTIVO DIMOSTRARE CHE RIDUCONO DEL 25% TASSI MORTALITA'
Roma, 21 feb. (Adnkronos Salute) - Al via a Londra il piu'
grande studio mai effettuato sulle cellule staminali come possibile
strada per riparare il cuore dopo un infarto. Coinvolgera' 3.000
pazienti in 11 Paesi europei e punta a dimostrare che il trattamento
e' in grado di ridurre di almeno un quarto i tassi di mortalita'
conseguenti agli attacchi di cuore. Il trial si chiama Bami (Bone
Acute Myocardial Infarction) e ha ricevuto quasi 5 milioni di sterline
di finanziamento da parte della Commissione europea. I risultati
saranno resi noti entro 5 anni.
Tutti i volontari dovranno sottoporsi a una terapia standard per
allargare le arterie ristrette dopo l'infarto, con l'inserimento di
uno stent. Alla meta' dei pazienti verranno pero' prelevate cellule
staminali dal midollo osseo, che verranno poi iniettate nel cuore. "E'
fantastico far parte di questa sperimentazione", ha detto Neal
Grainger, 54 anni, dall'Essex, il primo paziente arruolato nel Regno
Unito, sottoposto a prelievo delle cellule al London Chest Hospital
pochi giorni dopo aver avuto un infarto, a gennaio. "E' strano vedere
che ti tolgono qualcosa, che poi dovra' essere rimesso nel tuo corpo,
ma spero che tutto questo possa aiutare me e molte altre persone".
In passato sono state organizzate decine di trial piu' piccoli
che hanno impiegato le staminali per curare i pazienti colpiti da
attacco di cuore. Un'analisi della Cochrane Collaboration nel 2012 ha
suggerito che questo trattamento offre "modesti miglioramenti". Ma
molte ricerche coinvolgono solo un piccolo numero di pazienti. "Questa
sara' la prova definitiva", e' convinto Anthony Mathur, direttore
della Cardiologia al Barts Health Nhs Trust e ricercatore principale
dell'indagine. "Dopo 15 anni di ricerca - assicura - ora avremo una
chiara risposta. Speriamo di dimostrare che le iniezioni di cellule
staminali sono in grado di ridurre il numero di persone che muoiono di
attacchi cardiaci del 25%".
(Bdc/Ct/Adnkronos)
21-FEB-14 16:09
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