Boldrini, Montecitorio tagliera' stipendi superburocrati
In due anni chiesti 100 mln in meno, vanno riviste retribuzioni
(ANSA) - ROMA, 13 APR - Renzi "ha ragione", sugli stipendi
degli alti funzionari "si deve intervenire per mettersi in
sintonia con il Paese". Lo afferma a Repubblica Laura Boldrini,
presidente della Camera. E poi spiega che "la Camera e' in pole
position nella spending review, iniziata gia' con l'avvio della
legislatura", "l'esigenza di dare un segnale molto chiaro e'
condivisa dai dipendenti di Montecitorio, dai vertici e dallo
stesso segretario generale".
Secondo Boldrini, "e' l'intera macchina retributiva che va
ripensata, andando oltre quello che chiede Renzi. Il sistema va
adeguato in maniera modulare e sostenibile, altrimenti si
verifica un appiattimento che non tiene conto delle
responsabilita'. Se il calo degli stipendi riguardasse i soli
vertici si creerebbe una situazione squilibrata", "spero che i
sindacati collaborino".
La presidente della Camera rivendica quindi il fatto che "in
due anni sono stati chiesti 100 milioni in meno allo Stato" e
di aver "esibito un taglio del mio stipendio del 30 per cento",
"rispetto ai 18mila euro originari, sono a 12mila, di cui 1,8
per il collaboratore".
Inoltre ricorda che e' stato "drasticamente ridotto il parco
macchine, per 630 deputati ce ne sono 11".
Sulla vicenda della scorta a sua figlia invece osserva:
"Questa polemica e' offensiva, non si sa se piu' per la polizia o
per me e la mia famiglia. Non e' un privilegio avere la scorta, e'
un enorme sacrificio e una fortissima limitazione della liberta',
farci dell'ironia sopra e' inaccettabile. L'esigenza nasce da una
serie di messaggi agghiaccianti, dall'acido in faccia ad
esplicite minacce di morte". (ANSA).
Y43-GN
13-APR-14 09:31 NNNN
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