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martedì 30 settembre 2014

Internet: Diritto oblio, cosa fare se Google dice no


Internet: Diritto oblio, cosa fare se Google dice no
Garante Privacy, autorita' Ue al lavoro su criteri comuni
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Dopo la sentenza sul diritto
all'oblio della Corte di Giustizia dell'UE del maggio di
quest'anno che ha riconosciuto il diritto ad essere
"de-indicizzati" dal motore di ricerca e ha imposto a Google di
provvedere alle richieste degli utenti, le Autorita' Ue Garanti
della privacy hanno deciso di elaborare criteri comuni per
gestire i ricorsi e i reclami presentati da utenti che si sono
visti opporre un rifiuto da Mountain View. Lo rende noto il
Garante per la protezione dei dati personali nella sua
newsletter, nella quale si precisa che la decisione e' stata
presa dai Garanti Ue nella riunione che si e' tenuta il 16 e 17
settembre a Bruxelles.
In questo modo, sottolinea il Garante, "e' stato compiuto,
dunque, un primo passo in vista di un'armonizzazione dei
criteri, procedurali e sostanziali, per gestire i casi in cui il
motore di ricerca respinge una richiesta di deindicizzazione.
A Bruxelles le Autorita' hanno ribadito che tutti i motori di
ricerca devono adempiere agli obblighi derivanti dalla sentenza
della Corte europea e hanno sottolineato di aver ricevuto negli
ultimi mesi un buon numero di ricorsi a seguito del diniego
opposto da Google".
Segno questo, a giudizio del Gruppo, che la questione dell'
"oblio" e dei meccanismi per garantirlo e' un'esigenza largamente
sentita e condivisa da parte dei cittadini europei.
Le Autorita', prosegue il Garante, hanno concordato di costituire
una rete di "punti di contatto" per scambiare rapidamente
informazioni, e creare una tool box (una "scatola degli
attrezzi") di criteri comuni per garantire un approccio
coordinato nella gestione dei ricorsi e reclami presentati da
utenti non soddisfatti della risposta fornita dai motori di
ricerca.
A questo scopo, le Autorita' hanno creato un database
condiviso delle decisioni assunte man mano su questi ricorsi e
reclami, ed hanno messo a punto uno schema di analisi di tali
decisioni, in cui sono evidenziate le analogie o le differenze
nelle valutazioni volta per volta effettuate, soprattutto
rispetto a casi particolarmente complessi o caratterizzati da
elementi di novita'.
Hanno inoltre avviato incontri sia con rappresentanti dei
motori di ricerca sia con rappresentanti degli editori e dei
media online per seguire da vicino la delicata fase di
attuazione della sentenza.

COM-LB
30-SET-14 13:48 NNNN

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