>>>ANSA/ L.Stabilita': puzzle entrate-uscite da 24 mld, nodo Tfr
Da casa a scatti P. a, si limano misure; conti spending non torn
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Un conto che da 20 miliardi e' gia'
lievitato a 23-24 miliardi, per ammissione dello stesso premier
Matteo Renzi. Ma oltre la cornice di una manovra che si vuole il
piu' possibile espansiva, ancora non c'e' chiarezza sul mix di
misure che andranno a comporre il puzzle della legge di
stabilita' 2015.
Tasse sulla casa, scatti e progressioni di carriera per la
pubblica amministrazione, e non solo per il comparto sicurezza,
sono solo gli ultimi tasselli messi sul tavolo direttamente dal
premier, mentre ancora non si e' 'sciolta la riserva' sulla
misura che gli sta piu' a cuore, quel Tfr in busta paga per i
dipendenti privati che potrebbe consentire, sommandolo agli 80
euro, di rilanciare davvero i consumi. Scelta di cui "si sta
ancora discutendo" fanno sapere fonti di governo, mentre l'Abi e'
ancora in attesa di una bozza su cui discutere. Domani
pomeriggio intanto si riunisce il comitato di presidenza
dell'associazione, definito 'ordinario', ma se dovesse arrivare
un documento potrebbe essere quella l'occasione per un primo
vaglio. I paletti sono quelli gia' definiti nei giorni scorsi, la
volontarieta' e una sorta di 'garanzia' pubblica.
E torna a circolare anche la voce di una 'polizza
anti-calamita'' della quale si parlo' gia' anni fa in un vespaio di
polemiche tra chi la voleva e chi la bocciava come regalo
nascosto alle assicurazioni e tassa occulta sui cittadini.
Alcuni 'ingredienti' ormai sono certi, dalla conferma del
bonus degli 80 euro (7 miliardi) a un nuovo intervento in favore
delle imprese (2 miliardi, ma non si e' ancora stabilito se
attraverso un nuovo taglio dell'Irap o con deduzioni sul costo
del lavoro), al sostegno al Jobs act con 1,5 miliardi per i
nuovi ammortizzatori, al miliardo che servira' per l'assunzione
dei precari della scuola. Tutte voci confermate anche nella
riunione del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan con
viceministri e sottosegretari, per fare un punto prima di
partire per gli impegni internazionali (Fmi prima e Ecofin ed
Eurogruppo all'inizio della prossima settimana). L'obiettivo
sarebbe quello di arrivare a concludere il lavoro almeno per
domenica, in modo da dare tempo ai tecnici di finire di limare
il testo che dovrebbe essere varato il 15, giusto in tempo per
trasmetterlo a Bruxelles e al Parlamento.
Tra le voci da coprire ci saranno poi 6 miliardi per le spese
correnti (e indifferibili), cosi' come avrebbe detto lo stesso
premier ai rappresentanti di Polizia e dei Cocer, ai quali ha
indicato anche le grandi linee di intervento. Ai sindacati Renzi
ha anche assicurato che si sono trovate le risorse per sbloccare
i tetti salariali di forze di polizia e militari (serve circa un
altro miliardo). Mettendo sul piatto pero' l'ipotesi di riordino
(di cui si e' parlato, "in linea generale", anche nelle riunioni
di ieri a Palazzo Chigi) perche' cinque forze di polizia sono
troppe. Una razionalizzazione, peraltro, e' gia' prevista nella
delega per la riforma della P.A. al vaglio del Senato, ma non si
esclude, a questo punto, che si possa scegliere il veicolo della
legge di stabilita' per introdurre le prime misure (dalle
'sinergie dei corpi di polizia' il commissario alla spending
review Carlo Cottarelli aveva ipotizzato di trarre gia' il
prossimo anno almeno 800 milioni, ma non si starebbe andando in
direzione di un intervento cosi' incisivo). E uno spiraglio si
potrebbe trovare sullo sblocco di scatti e carriere per
il complesso del pubblico impiego: "la discussione e' aperta", ha
detto il ministro Marianna Madia, spiegando che ci si sta
valutando, compatibilmente "al limite del 2,9% deficit-Pil e
degli impegni presi".
Circa meta' della manovra sara' finanziata in deficit (10-11
miliardi) il resto dovra' arrivare dalla revisione della spesa
che pero' al momento, almeno sul fronte ministeri, starebbe
portando meno del previsto. Anche per questo ancora si valuta se
intervenire sugli sconti fiscali (in modo 'selettivo' o
introducendo un legame con il reddito), fermo restando che
invece i 3 miliardi per coprire la clausola di salvaguardia
lasciata in eredita' dal governo Letta (che comporterebbe invece
un taglio lineare delle detrazioni) saranno trovate.(ANSA).
KYI
07-OTT-14 20:31 NNNN
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