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venerdì 10 ottobre 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-03746 presentato da ALBINI Tea testo di Mercoledì 8 ottobre 2014, seduta n. 305   ALBINI, BENI, FOSSATI e BONIFAZI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    il Ministero dell'interno, come si è appreso da diverse testate giornalistiche e dalle note 559/A/1/131.4.1/02550 del 17 febbraio 2014 e N. 559/A/1/131.4.1/2701 del 3 marzo 2014, del dipartimento della pubblica sicurezza, direzione centrale degli affari generali della Polizia di Stato, ha il «Progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato sul territorio» ....



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03746
presentato da
ALBINI Tea
testo di
Mercoledì 8 ottobre 2014, seduta n. 305

ALBINI, BENI, FOSSATI e BONIFAZI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il Ministero dell'interno, come si è appreso da diverse testate giornalistiche e dalle note 559/A/1/131.4.1/02550 del 17 febbraio 2014 e N. 559/A/1/131.4.1/2701 del 3 marzo 2014, del dipartimento della pubblica sicurezza, direzione centrale degli affari generali della Polizia di Stato, ha il «Progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato sul territorio» che comporterebbe il taglio di 267 posti di polizia per carenza di organico e ottimizzazione della spesa in cui al momento versano le Forze dell'Ordine, in considerazione anche dell'attuale congiuntura economica. Nell'eventuale riorganizzazione rientrerebbero anche alcune squadre a cavallo della polizia di Stato, tra le quali, nello specifico, quella di Firenze;
   tale scelta, se attuata, determinerebbe una razionalizzazione della dislocazione dei presidi di polizia sul territorio nazionale; è d'obbligo ricordare che tale riorganizzazione non deve, imprescindibilmente e in alcun modo, compromettere la qualità di presidio del territorio e della relativa sicurezza per i cittadini;
   nel caso in questione, «il Parco delle Cascine» è il più grande parco pubblico della città di Firenze, copre un'area di circa 500 ettari, ospita un mercato settimanale, ogni anno durante le stagioni estive viene usato come richiamo per eventi culturali e sportivi, è sede di fiere paesane e diverse iniziative ad uso dei cittadini, viene vissuto come un ambiente adibito a pedoni e ciclisti, e al suo interno, inoltre, si svolge una funzione di mobilità dell'intera area cittadina mediante la tramvia;
   nel 2001, rientrando «Le Cascine» nel progetto nazionale «Parchi Sicuri» che serviva a rilanciare i parchi cittadini e che era promosso dalle amministrazioni locali in accordo con il Ministero dell'interno, la zona è stata munita di un presidio di una squadra a cavallo della polizia di Stato, per l'occasione alloggiata presso la «Palazzina Grilli», sita all'interno del parco;
   il lavoro svolto dalla squadra a cavallo della polizia di Stato di Firenze è riconosciuto, nei già trascorsi 14 anni di servizio, da tutti i cittadini; ormai parte integrante del tessuto sociale fiorentino, ha la più alta media di Pattuglie Ippomontate a carattere nazionale fra tutte le altre squadre a cavallo, ha contribuito a favorire il continuo processo di riqualificazione del Parco e la realizzazione del progetto «Cascine 2000», con un controllo visibile e attento delle forze dell'ordine e soprattutto della polizia a cavallo;
   è bene ricordare che negli ultimi anni il parco ha incrementato le sue presenze, poiché sempre più persone scoprono e riscoprono le potenzialità delle Cascine, anche se, sempre negli ultimi anni, i posti di Polizia che hanno avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa nuova vitalità, sono stati lentamente soppressi: per esempio la polizia forestale a cavallo, che ha anche delle competenze specifiche di polizia ambientale, ha concluso forzatamente la sua attività nel 2010, mentre nel 2012 è stata soppressa anche la caserma dei carabinieri a cavallo;
   è bene ricordare, inoltre, che la squadra a cavallo della polizia di Stato è composta da personale che ha frequentato specifici corsi di specializzazione e che opera e garantisce la sicurezza non solo nel Parco delle Cascine ma anche in altre zone della città ad alta densità turistica come Piazza della Signoria, la Fortezza da Basso, il Giardino di Boboli, e in quelle aree in cui si verificano fenomeni di degrado legati all'abusivismo commerciale, all'accattonaggio e alla microcriminalità e che, in estate, coadiuva la polizia forestale nell'attività di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, soprattutto nella zona di Monte Morello;
   il mantenimento della squadra a cavallo della polizia di Stato a Firenze è imprescindibile, costituisce tutt'oggi un presidio operativo fondamentale per garantire buoni livelli di sicurezza per il Parco delle Cascine e per la prosecuzione del progetto «Cascine 2020»;
   tenuto conto che il comune di Firenze, proprietario dell'immobile denominato «Palazzina Grilli», attuale sede della squadra a cavallo della polizia di Stato, si è dichiarato disponibile al passaggio di detta proprietà al demanio, e che tale passaggio rappresenterebbe una occasione unica di riduzione in termini economici di spese e di sostenibilità dell'intero apparato, venendo meno il canone annuo fino ad oggi corrisposto al comune di Firenze per l'affitto dell'intera struttura da parte del Ministero dell'interno;
   vista anche l'ubicazione dell'attuale sede al centro del Parco in posizione di rilevanza strategica per il controllo immediato dell'area dell'Ippodromo e la facilità offerta agli agenti di spostarsi rapidamente in tutte le zone del Parco, facendo sì che tale posizione risulti la migliore auspicabile per un felice prosieguo dell'attività di prevenzione e contrasto dell'area fino ad oggi svolta –:
   se sia al corrente dell'ipotesi di razionalizzazione esposta in premessa, decretando così il mantenimento della squadra a cavallo della polizia di Stato con sede nella palazzina Grilli-Parco delle Cascine-Firenze, e lasciando così tutelata la vasta zona attualmente in carico a tale presidio, insostituibile con altri mezzi;
   se non intenda disporre, vista la necessità di continuo controllo della già citata zona e visto il probabile abbattimento dei costi di locazione derivati dal citato accordo tra, comune e demanio, la salvaguardia dell'attuale presidio.
(5-03746)

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