CHIETI: ASL 2, TRACCE LEGIONELLA IN RUBINETTI OSPEDALE =
Massicci interventi di bonifica e sanificazione degli impianti
idrici dopo la morte di un'anziana
Chieti, 31 mag. (AdnKronos Salute) - Tracce di legionella in alcuni
rubinetti all'ospedale di Chieti. L'Asl 2 abruzzese è intervenuta con
misure drastiche: "Massicci interventi di bonifica e sanificazione
degli impianti idrici sono in atto in ospedale - comunica l'azienda
sanitaria - dopo che analisi batteriologiche hanno evidenziato la
presenza di legionella in alcuni rubinetti. Sono stati prelevati
campioni da diversi punti di erogazione a servizio del 'corpo M', dove
è stato localizzato il microrganismo che, com'è noto, prolifera e si
concentra in ambienti acquatici dove c'è ristagno con temperature tra
32° e 45°, ragione che ne spiega la presenza in alcuni rubinetti".
Le direttive aziendali prevedono di sottoporre al test per la
legionella tutti i pazienti ricoverati per polmonite. E così le
verifiche sugli impianti sono scattate a seguito del decesso di
un'anziana affetta da tumore cerebrale e ricoverata in condizioni
molto critiche in Rianimazione, con febbre alta e diagnosi di
polmonite. La morte è avvenuta per infarto del miocardio - informa
l'Asl 2 - e per gravi compromissioni degli organi vitali a causa della
malattia neoplastica, ma il test specifico ha evidenziato tracce di
legionella nelle urine, presumibilmente contratta in occasione di un
precedente ricovero. (segue)
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
31-MAG-16 14:31
CHIETI: ASL 2, TRACCE LEGIONELLA IN RUBINETTI OSPEDALE (2) = Massicci interventi di bonifica e sanificazione degli impianti
idrici dopo la morte di un'anziana
Chieti, 31 mag. (AdnKronos Salute) - Tracce di legionella in alcuni
rubinetti all'ospedale di Chieti. L'Asl 2 abruzzese è intervenuta con
misure drastiche: "Massicci interventi di bonifica e sanificazione
degli impianti idrici sono in atto in ospedale - comunica l'azienda
sanitaria - dopo che analisi batteriologiche hanno evidenziato la
presenza di legionella in alcuni rubinetti. Sono stati prelevati
campioni da diversi punti di erogazione a servizio del 'corpo M', dove
è stato localizzato il microrganismo che, com'è noto, prolifera e si
concentra in ambienti acquatici dove c'è ristagno con temperature tra
32° e 45°, ragione che ne spiega la presenza in alcuni rubinetti".
Le direttive aziendali prevedono di sottoporre al test per la
legionella tutti i pazienti ricoverati per polmonite. E così le
verifiche sugli impianti sono scattate a seguito del decesso di
un'anziana affetta da tumore cerebrale e ricoverata in condizioni
molto critiche in Rianimazione, con febbre alta e diagnosi di
polmonite. La morte è avvenuta per infarto del miocardio - informa
l'Asl 2 - e per gravi compromissioni degli organi vitali a causa della
malattia neoplastica, ma il test specifico ha evidenziato tracce di
legionella nelle urine, presumibilmente contratta in occasione di un
precedente ricovero. (segue)
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
31-MAG-16 14:31
CHIETI: ASL 2, TRACCE LEGIONELLA IN RUBINETTI OSPEDALE (2) =
(AdnKronos Salute) - I controlli sono stati eseguiti dall'Arta che ha
riscontrato una situazione diversa da quella fotografata a marzo,
durante le verifiche che l'Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti compie di
prassi ogni tre mesi su tutti gli impianti. Le analisi di allora non
avevano messo in evidenzia cariche batteriche, certificando una
condizione degli impianti nella norma. "Sono scattate quindi con
tempestività le misure del caso - prosegue la nota dell'azienda
sanitaria - secondo un doppio percorso: tecnico, secondo modalità
previste dalle linee guida nazionali sulla legionellosi, e clinico,
che prevede adozione di comportamenti precauzionali da parte del
personale".
A tale proposito, alle unità operative è stato consegnato un vademecum
che riassume le precauzioni da seguire, come lasciare scorrere l'acqua
calda per 10 minuti prima di utilizzarla, il divieto di utilizzo delle
docce, la sterilizzazione a vapore o con alta disinfezione dei
dispositivi che vengono a contatto con le mucose respiratorie. La
legionella, infatti, non viene trasmessa per contatto o contagio
diretto, ma per inalazione, e colpisce alcune categorie di persone:
gli individui compromessi sotto il profilo immunitario, come i malati
di cancro, i tossicodipendenti, ma anche gli anziani e quanti sono
affetti da patologie polmonari croniche.
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
31-MAG-16 14:31
(AdnKronos Salute) - I controlli sono stati eseguiti dall'Arta che ha
riscontrato una situazione diversa da quella fotografata a marzo,
durante le verifiche che l'Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti compie di
prassi ogni tre mesi su tutti gli impianti. Le analisi di allora non
avevano messo in evidenzia cariche batteriche, certificando una
condizione degli impianti nella norma. "Sono scattate quindi con
tempestività le misure del caso - prosegue la nota dell'azienda
sanitaria - secondo un doppio percorso: tecnico, secondo modalità
previste dalle linee guida nazionali sulla legionellosi, e clinico,
che prevede adozione di comportamenti precauzionali da parte del
personale".
A tale proposito, alle unità operative è stato consegnato un vademecum
che riassume le precauzioni da seguire, come lasciare scorrere l'acqua
calda per 10 minuti prima di utilizzarla, il divieto di utilizzo delle
docce, la sterilizzazione a vapore o con alta disinfezione dei
dispositivi che vengono a contatto con le mucose respiratorie. La
legionella, infatti, non viene trasmessa per contatto o contagio
diretto, ma per inalazione, e colpisce alcune categorie di persone:
gli individui compromessi sotto il profilo immunitario, come i malati
di cancro, i tossicodipendenti, ma anche gli anziani e quanti sono
affetti da patologie polmonari croniche.
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
31-MAG-16 14:31
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