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lunedì 2 dicembre 2019

Salute: via a studio per cura tachicardia grave con radioterapia


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Salute: via a studio per cura tachicardia grave con radioterapia =

(AGI) - Milano, 2 dic. - Il Centro Cardiologico Monzino ha avviato, in collaborazione con l'Istituto Europeo di Oncologia, il primo studio clinico sull'applicazione della radioterapia stereotassica, fino ad ora utilizzata in ambito oncologico, al trattamento delle tachicardie ventricolari, forme severe e potenzialmente letali di aritmia. L'arruolamento allo studio e' aperto e i primi due pazienti sono gia' stati trattati con ottimi risultati. "L'idea di intervenire sui circuiti elettrici del cuore utilizzando una fonte di raggi esterna apre una prospettiva rivoluzionaria nella cura delle tachicardie ventricolari piu' gravi, che non rispondono alla terapia farmacologica", dichiara Claudio Tondo, coordinatore dell'Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino. "Oggi queste aritmie vengono trattate con l'ablazione transcatetere: si interviene sul cuore raggiungendone con un catetere le parti che causano l'aritmia; un passaggio - continua - che puo' avvenire dall'interno, lungo i vasi della circolazione, o dall'esterno, attraverso una piccola cannula inserita nel torace. Una volta raggiunto il tessuto aritmogeno, il catetere agisce erogando energia a radiofrequenza, che inibisce il meccanismo della tachicardia impedendo che si manifesti nuovamente. E' un intervento molto spesso efficace, ma non sempre purtroppo, e soprattutto non sempre e' applicabile. Alcuni pazienti, per esempio, non sono nelle condizioni di essere sottoposti a una procedura invasiva, oppure la natura complessa della loro aritmia impedisce il buon esito dell'intervento. Per queste persone, che ad oggi non hanno una possibilita' di cura, la radioterapia ablativa (radioablazione) offre una speranza". (AGI) red/Mld (Segue) 021453 DIC 19 NNNN
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Salute: via a studio per cura tachicardia grave con radioterapia (2)=

(AGI) - Roma, 2 dic. - Aggiunge Corrado Carbucicchio, Responsabile dell'U.O. per il Trattamento Intensivo delle Aritmie Ventricolari del Centro Cardiologico Monzino: "La radioterapia infatti ci permette di raggiungere, con una sola seduta di trattamento, alcune zone del cuore che non sarebbero altrimenti raggiungibili e la non-invasivita' della tecnica rende possibile trattare anche i pazienti piu' a rischio. Al momento la radioablazione e' valutata come trattamento salvavita per la cura delle aritmie piu' minacciose ma crediamo molto nella validita' della metodica: se la sperimentazione ci dara' buoni risultati, l'orizzonte futuro e' di estenderne l'utilizzo anche ai pazienti meno gravi". Ad oggi, nel mondo, la radioablazione e' stata utilizzata in pochi casi per il trattamento delle aritmie ventricolari; il progetto di ricerca Monzino-IEO e' il primo studio clinico prospettico, tutto italiano, che ne misura scientificamente l'efficacia e la sicurezza. Verranno coinvolti pazienti ad alto rischio che soffrono di gravi aritmie senza possibilita' terapeutiche convenzionali."I primi due soggetti, trattati tra settembre e ottobre, a distanza di pochi giorni dalla seduta radioterapica non hanno piu' avuto interventi con shock del defibrillatore - continua Carbucicchio - e hanno mostrato un progressivo miglioramento nella regolarita' del ritmo; una stabilita' che non solo ha una ripercussione immediata in termini di qualita' della vita ma permettera' anche al cuore di recuperare nel tempo l'efficienza funzionale. Potremo verificare l'effetto completo del trattamento solo fra qualche settimana, ma questi primi risultati sono davvero incoraggianti". (AGI) red/Mld 021453 DIC 19 NNNN   

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