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sabato 27 agosto 2022

UN NEO REGIME (a cura di Enrico Corti)

 

LIBERATORIA  CONCESSA





UN NEO REGIME

In data 4 marzo 2014 il già esistente Parlamento Autonomo della Crimea approvò, con 78 voti su 81, la convocazione del Referendum per l’autodeterminazione del governo della penisola.

Il referendum ha avuto luogo il 16 marzo; hanno avuto diritto di partecipazione 1.839.466 cittadini (sia ucraini che russi); malgrado il boicottaggio organizzato dal Ministero della Giustizia Ucraino che bloccò la banca dati degli elettori: i votanti sono stati 1.548.197 pari al 84,2% degli aventi dritto; i voti validi sono stati 1.536.280 (99%).

I quesiti posti erano due; 1°) ricongiungimento con la Russia; 2°) ripristino della Costituzione Ucraine del 1992; dalle domande poste è ovvio dedurre che 1°) la Crimea era già stata con la Russia; 2°) la Crimea non era parte dell’Ucraina dal momento che questa ne chiede il ricongiungimento costituzionale. Al referendum sono stati presenti gli osservatori di 23 nazioni; il Consiglio europeo considerò il referendum illegale perché fatto in violazione del diritto internazionale (?).

 I voti favorevoli al congiungimento della Crimea alla Russia sono stati 1.485.043, pari al 95,32%. L’11 marzo il Parlamento dichiarò l’adesione alla Federazione Russa e conseguentemente l’indipendenza dall’Ucraina.

Il 6 aprile 2014 dei manifestanti del Donec’k e del Luhans’k che festeggiavano l’indipendenza avvenuta vennero accolti a fucilate dai battaglioni filonazisti Azov. Il 2 maggio a Odessa degli aderenti all’organizzazione di destra “Pravyi Sector prima diedero fuoco ad un palazzo barricato occupato da indipendisti, poi proibirono loro l’uscita; morirono arsi vivi o gassati dal monossido 42 persone. Solo in agosto iniziò la controffensiva degli indipendisti appoggiati dalla Russia. In meno di otto anni sono morte 14.000 persone. Con il successivo conflitto tra Russia e Ucraina, parimenti voluto dagli oligarchi Putin e Zelensky, con la compartecipazione della Nato e del “democratico“ Biden; ai morti se ne sono  aggiunti altri 30.000; per un totale al di 45.0 00 deceduti.

            Nell’agosto 2022 alla conferenza per la Crimea organizzata dall’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha ribadito che la guerra finirà solo se la penisola sarà da lui conquistata; Biden e i leader europei presenti si sono schierati solidali con il buffone che continua nella cruda realtà la tragica farsa recitata a partire dall’avanspettacolo.

            La von der Leyen ha detto "l'Ue non riconoscerà mai l'annessione illegale della Crimea da parte della Russia“; Mario Draghi ha rincarato “ La lotta per la Crimea fa parte della lotta per la liberazione dell'Ucraina". Pertanto per le due massime autorità continentali e nazionali la volontà dei popoli espresso attraverso i referendum vale zero; la democrazia è tale solo se si fa quello che la dottrina americana di mercato Monroe impone, scioccamente seguita da chi dovrebbe occuparsi innanzitutto dei bisogni dei cittadini europei e italiani.

            Siamo alle solite; anziché applicare razionalmente il metodo dell’analisi neutrale verso il quale chi fa politica deve avere rispetto; si sceglie pregiudizialmente di stare dalla parte del potere dominante, quasi sempre incompatibile con il bisogno dei popoli; siamo alla vigilia di un inverno tragico per quanto attiene gli approvvigionamenti e i prezzi dei prodotti alimentari ed energetici; Il diritto all’occupazione ora è definitivamente chiamato il mercato del lavoro (mercato deriva da merce, quindi i lavoratori non sono persone ma merce); in questo contesto i ciarlatani della pseudo politica sentono il bisogno di riunirsi per osannare la guerra e i suoi protagonisti, tra i quali spicca il campione del conflitto e per questo quotidiano indossatore del grigioverde militare; in guerra anche contro il Papa per il caso Dugina di Mosca.

            Siamo governati da irresponsabili guerrafondai quindi potenziali criminali; sostenuti da una propaganda mediatica che falsa la storia e puzza di regime autoritario reazionario dal sapore neo-nazifascista; vedi RAI ore 15 per l’Ucraina ma non per l’Afghanistan vittima dell’accordo Usa/Talebani; per la Palestina o lo Yemen e altri paesi; vedi campagna elettorale con la Meloni sempre sulla scena.

            Enrico Corti

            27 agosto 2022

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