MARTEDÌ 14 MARZO 2023 11.12.10
Scienza: piante alpine "in fuga" contro i cambiamenti di clima =
Scienza: piante alpine "in fuga" contro i cambiamenti di clima = (AGI) - Roma, 14 mar. - La maggioranza delle piante delle Alpi nord orientali italiane si sposta verso quote piu' alte come risposta ai cambiamenti climatici. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio dell'Universita' di Padova e della Fondazione Museo Civico di Rovereto, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori hanno monitorato non solo la presenza, ma anche la tipologia - autoctona comune, autoctona rara e aliena - della flora situata sulle Alpi nord-orientali italiane: in questi tre decenni vi e' stato uno spostamento verso quote piu' alte delle popolazioni di piante. Eppure la distribuzione delle specie autoctone rare non si e' espansa verso l'alto in concomitanza con i cambiamenti climatici, ma si e', anzi, contratta. Le piante aliene, invece, si sono diffuse rapidamente a quote piu' alte spostandosi con la stessa velocita' del riscaldamento climatico pur mantenendo la loro presenza anche a valle. La pubblicazione, frutto della collaborazione di Lorenzo Marini e Costanza Geppert dell'Universita' di Padova con Filippo Prosser e Alessio Bertolli, esperti botanici della Fondazione Museo Civico di Rovereto, dimostra che la flora alpina vive un profondo mutamento. Alcune popolazioni di piante, per effetto del cambiamento climatico, sono sottoposte a temperature troppo alte per la loro sopravvivenza. Per questa ragione alcune specie "migrano" a quote piu' alte, dove si trovano condizioni termiche piu' fredde. Tuttavia non e' solo l'innalzamento della temperatura a sconvolgere la flora alpina, anche l'attivita' dell'uomo ha un importante impatto poiche' a valle si concentrano le attivita' antropiche e vi e' una maggiore pressione sull'ambiente. (AGI)Sci/Bas (Segue) 141111 MAR 23 NNNN
MARTEDÌ 14 MARZO 2023 11.12.07
Scienza: piante alpine "in fuga" contro i cambiamenti di clima (2)=
Scienza: piante alpine "in fuga" contro i cambiamenti di clima (2)= (AGI) - Roma, 14 mar. - Il paesaggio alpino ha subito importanti trasformazioni negli ultimi anni: sono aumentate a valle le aree urbane o agricole e, parallelamente, sono stati abbandonati i prati semi-naturali - non sfruttabili da un'agricoltura sempre piu' intensiva - a quote intermedie. Come e' stata calcolata la velocita' di risalita? Per prima cosa si e' stimata, per ogni specie, la distribuzione di densita' (probabilita') in cui si verificava il fenomeno. Il margine caldo e' stato collocato nel 10% (quantile) della distribuzione, quello freddo nel restante 90%. Lo spostamento e' stato misurato raffrontando (in sottrazione) i quantili storici del periodo 1990-2004 da quelli attuali 2005-2019. Per specie aliena si intende una qualsiasi specie vivente (nel nostro caso vegetale) che, a causa dell'azione dell'uomo (accidentale o deliberata), si trova ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal suo areale di origine, autosostenendosi riproduttivamente nel nuovo sito. In particolare, nello studio, sono state considerate aliene le specie consolidate introdotte dall'uomo in Europa da un altro continente dopo il XVI secolo. Come specie aliena, il Sorghum halepense, negli ultimi trent'anni, ha spostato il margine freddo della sua distribuzione verso quote piu' elevate con una velocita' di circa 4 metri l'anno. Le specie comuni, quelle autoctone non inserite nella lista rossa Iucn (organismo mondiale che monitora lo stato del mondo naturale e propone misure necessarie per la sua salvaguardia), si sono spostate verso quote piu' elevate. Questo movimento, pero', non e' stato omogeneo. Un esempio puo' essere il Bromus erectus che si e' spostato di circa 3 metri l'anno al margine freddo e 5 metri l'anno al margine caldo, restringendo, quindi, la sua distribuzione totale. La Pulsatilla montana, specie rara, non ha conquistato quote piu' elevate ma ha, anzi, retratto la sua distribuzione storica di circa 50 metri. (AGI)Sci/Bas (Segue) 141111 MAR 23 NNNN
MARTEDÌ 14 MARZO 2023 11.12.21
Scienza: piante alpine "in fuga" contro i cambiamenti di clima (3)=
Scienza: piante alpine "in fuga" contro i cambiamenti di clima (3)= (AGI) - Roma, 14 mar. - "In ecologia e' raro poter esaminare dati con una buona risoluzione spaziale e temporale", spiega Geppert. "In questo studio abbiamo potuto analizzare i cambiamenti di distribuzione di piu' di un milione di record di 1.479 specie alpine in un periodo di trent'anni. I valori - continua - sono stati registrati con dei rilievi floristici in campo dal team di botanici della Fondazione Museo Civico di Rovereto che ha mappato per piu' di trent'anni le specie presenti nella provincia di Trento. Dalla nostra analisi sono emersi risultati allarmanti: le piante rare sono in diminuzione". Aggiunge Lorenzo Marini: "La rapida perdita delle aree di distribuzione specifica delle piante rare si e' verificata in zone in cui le attivita' umane e le pressioni ambientali sono elevate. Questo ci suggerisce che bisognerebbe proteggere anche alcune aree a valle e non solo le zone d'alta quota piu' remote. Quello che abbiamo fatto e' stato misurare l'abilita' a competere, anche con l'uomo, delle specie vegetali. Le piante aliene in condizioni di disturbo - per fertilizzazione, rimozione della vegetazione residente per la costruzione di una casa, una strada o un parcheggio - sono molto veloci a crescere e sfruttare le risorse presenti, sottraendole alle altre specie autoctone. Dal nostro studio e' emerso che proprio nelle aree piu' antropizzate e disturbate le piante aliene sono particolarmente abili a competere con le altre specie". Concludono Prosser e Bertolli: "Sono numerose le specie floristiche minacciate legate agli ambienti agricoli tradizionali e a prati e pascoli. Le zone aperte rischiano di scomparire poiche' nelle aree piu' acclivi e scomode sono in fase di abbandono, mentre in quelle pianeggianti vicino alle strade sono soggette a sempre piu' eccessivi concimazioni e pascolamenti, che determinano una banalizzazione della componente floristica. Il pericolo e' perdere specie davvero uniche e preziose per la biodiversita' delle nostre Alpi". (AGI)Sci/Bas 141111 MAR 23 NNNN
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