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giovedì 5 ottobre 2023

Il mercato libero della vita degli anziani ( a cura di Enrico Corti)





Il mercato libero della vita degli anziani

Da uno studio dell’Università Cattaneo (VA); nelle 38 nazioni attualmente aderenti all’Ocse la media dei posti a disposizione per il ricovero degli anziani è di 47 posti ogni mille abitanti; in Italia sono solo 19; siamo al terz’ultimo posto nella graduatoria OCSE.

Nel 2020 l’ISTAT ha pubblicato un documento statistico riguardante i rapporti tra le strutture socio sanitarie con quelle per ricoveri anziani; si è ben guardata dal pubblicare i dati tra strutture pubbliche e strutture private.

Dai dati che faticosamente si riescono a reperire; In Italia le RSA per anziani sono 7372; sono 8272 le residenze socio sanitarie. Nel 2021 gli anziani ospiti nelle RSA sono stati 320.000.

Il 33% degli anziani con più di 65 ha gravi patologie croniche; 4 milioni soffrono di gravi riduzioni motorie; il 7% non è autonomo e ha bisogno di assistenza ausiliaria; In perfetto stile liberal, per accelerare il raggiungimento del celestiale paradiso promesso e programmato dalla cristiana Giorgia Meloni il Governo ha ridotto ancor più del 2% la spesa socio-sanitaria pubblica.

Dal rapporto CREA, mediamente nelle nazioni europee la sanità pubblica è finanziata per l’83% della sua spesa totale; in Italia del 75%; per avere una incidenza reale sul sistema, alla sanità pubblica mancano 50 miliardi di euro; per questo la sanità privata costa in media 1.700 euro all’anno per famiglia italiana.

Secondo BUSINESSONLINE, nei paesi OCSE la retta media mensile per un ricovero di un anziano nelle RSA private va da 1.000 a 1.700 euro; alla RSA Gianni Rodari di Novara la retta mensile pretesa alla mia ex moglie (dalla quale sono prima separato poi divorziato da 45 anni) è di 2.800.000 euro.

L’interessata d’età anni 86, dopo 35 anni di lavoro percepisce una pensione mensile di 890 euro, ai quali vanno aggiunti 500 euro d’indennità d’accompagno in quanto disabile per immobilità cronica, per un totale di 1.390 euro; nella sostanza, per soddisfare le brame della RSA privata mancano 1.410 euro mensili, che la RSA attinge automaticamente dal conto corrente bancario dell’interessata inizialmente al ricovero di 13.000 euro; risparmio faticosamente accumulato ln anni lavoro.

L’unica figlia avuta, che attualmente ha 60 anni e vive da separata, ha un salario mensile netto di 1.550 euro.

Dopo 5 mesi di ricovero il suo piccolo risparmio è sceso a 6.000 euro. È prevedibile che al raggiungimento dell’azzeramento del risparmio, la ex produttrice. sarà accompagnata dall’azienda privata a morire sul marciapiede; in attesa del paradiso propagandato da Giorgia Meloni.

L’ASL che dovrebbe provvedere al più presto per il necessario collocamento della ex moglie in una RSA pubblica, si rifiuta di determinare i tempi per la definizione del problema, motivandola per il lungo elenco in attesa.

Il caso citato è l’emblema di una insopportabile condizione più generale degli anziani; a ciò si deve aggiungere quei milioni di anziani impossibilitati economicamente a ricorrere al servizio sanitario privato, inutilmente e tragicamente in attesa della visita medica specialistica pubblica; il Ministero per la Salute non sa informare nemmeno sui dati di attesa; ed è fermo ad un illeggibile rapporto del 2019.

Questo è lo specchio del genocidio programmato per milioni di anziani; il vero complotto criminoso ordito con premeditazione da lor signori e dai loro servi. Per sopravvivere; agli anziani non resta che rivendicare il fine vita per i nemici della loro esistenza; chiedendo per questi colpevoli il ripristino parziale della pena di morte mediante ghigliottina.

La Cgil che aspetta a convocare le predestinate vittime del complotto dentro Palazzo Chigi? Riunendoli in seduta permanente sulle poltrone dei benestanti governanti?

Enrico Corti

5 Ottobre 2023

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