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sabato 26 luglio 2025

NO TAV. USIF: CHIEDIAMO CAMBIO DI PASSO, LO STATO NON PUÒ PIÙ ARRETRARE

DIR0715 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NO TAV. USIF: CHIEDIAMO CAMBIO DI PASSO, LO STATO NON PUÒ PIÙ ARRETRARE (DIRE) Roma, 26 lug. - "Ancora una volta la cronaca ci consegna immagini inaccettabili: bombe carta, pietre e violenza gratuita contro le forze di polizia impegnate a garantire legalità e sicurezza. Oggi, durante l'ennesima manifestazione No Tav in Val di Susa, centinaia di manifestanti, alcuni incappucciati e armati di fionde, hanno aggredito gli agenti schierati a tutela del cantiere di San Didero. Il risultato? I nostri colleghi ancora una volta bersaglio fisico e simbolico di una protesta che travalica ogni limite civile". Così una nota dell'Usif, l'Unione Sindacale Italiana Finanzieri. "Non si può parlare di dissenso quando si incendiano container, si bloccano arterie autostradali e si cerca lo scontro con lo Stato. Non è questo lo Stato che vogliamo. Non è uno Stato giusto quello che espone i suoi servitori alla violenza, mentre resta inerme o guarda altrove per non scontentare sacche di consenso politico. Un Paese in cui chi garantisce la legge diventa ostaggio dell'ideologia altrui è un Paese che ha smarrito il senso del diritto. L'Unione Sindacale Italiana Finanzieri- conclude la nota- esprime piena solidarietà a tutte le forze dell'ordine coinvolte. Chiediamo con fermezza un cambio di passo: lo Stato non può più arretrare. Serve una risposta decisa, concreta, immediata. Chi indossa una divisa merita rispetto, tutela e riconoscimento. E ora ci rivolgiamo a Governo e Parlamento: che facciamo? È il momento di dare risposte chiare, con i fatti. Gradiremmo una presa di posizione netta da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione. È arrivato il tempo della verità: dobbiamo sapere chi sta con chi". (Com/Mgn/ Dire) 18:49 26-07-25  

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