da Enrico Corti
| 13:08 (6 minuti fa) |
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Giornalisti al Mercato
In un’ora e 25 minuti della trasmissione TV La7 di “una giornata particolare“ del 15/10/2025, (avente per argomento la caduta del fascismo e di Mussolini), Aldo Cazzullo è riuscito a citare una sola volta Antonio Gramsci e solo perchè nel 1931 è stato compagno di cella di Sandro Pertini nel carcere di Turi; citando più volte solo i socialisti G. Matteotti, F. Turati, fratelli Rosselli, A. Spinelli, E. Rossi ecc); confessando così il suo credo politico identitario occidentalista anti-marxista; sullo scheletro del quale mette carne da macello.
Non è un caso che Cazzullo abbia citato Gramsci solo “en passant“; lo ha fatto scientemente conseguente al giudizio che Gramsci ha dato sui giornalisti del libero mercato che sentenziava; “vendendo la penna o la parola a chi paga meglio, i giornalisti in genere contribuiscono all’inserimento della menzogna nella loro professione“; menzogna modernamente chiamata fake news; con un giudizio sui giornalisti dei quotidiani della destra più particolare in quanto non sono dei venduti; ma sono dei prostituti che intingono la penna nel solo inchiostro nero.
Quel che è più grave; parlando
di fascismo Cazzullo non ha mai accennato alla Resistenza; confessando così il
suo marchio di fabbrica occidental-atlantista-
Aldo Cazzullo è vice direttore del giornale storicamente “taja e medega“ Corriere della Sera, (che il 6 giugno 2022 salutava il fascismo titolando “un glorioso evento; “il Duce fonda l’Impero e il Re diventa Imperatore s’Etiopia“;) è anche per questo che nella giornata particolare di Cazzullo del 15 u. s. sul fascismo di tutto ciò non c’è stata traccia.
Enrico Corti
16 ottobre 2025
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