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lunedì 28 marzo 2011

Salute: esperti, metà uomini a rischio HPV, serve vaccinazione



SALUTE: ESPERTI, META' UOMINI A RISCHIO HPV, SERVE VACCINAZIONE =
(AGI) - Roma, 28 mar. - Vaccinare anche la popolazione maschile
contro il Papillomavirus umano (HPV). Concordano le tre piu'
importanti societa' scientifiche che si occupano di patologie
maschili, sottolineando che un recente studio pubblicato sul
Lancet ha dimostrato come nel corso della vita il 50% degli
uomini, quindi 1 su 2, potrebbe contrarre un'infezione da Hpv.
Oggi a Roma, alla presentazione della prima 'Conferenza di
Consenso sulle patologie da Papillomavirus umano nel maschio',
la Societa' Italiana di Andrologia (SIA), la Societa' Italiana
di Urologia (SIU) e la Societa' Italiana di Andrologia e
Medicina della Sessualita' (SIAMS), che hanno riunito alcuni
tra i massimi esperti provenienti da diversi campi della
medicina, dalla virologia alla pediatria, hanno lanciato
l'appello: estendere la vaccinazione anche ai maschi di 12
anni, raccomandare a livello regionale l'avvio di programmi di
vaccinazione anti Hpv a prezzo agevolato (come gia' avviene per
le donne) e attuare progetti di sensibilizzazione non solo sui
condilomi, ma su tutte le patologie Hpv correlate che
riguardano il maschio. Ecco le conclusioni raccomandate da una
giuria di esperti a chiusura lavori, convalidate da numeri che
ne dimostrano l'attualita': dai dati raccolti dal Sistema di
Sorveglianza Sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse
(IST), che fa capo all'ISS, emerge infatti che in Italia il 73%
circa degli uomini, con un'eta' media di 33 anni, sviluppa una
condilomatosi. Un virus temuto dalle donne, pericoloso anche
per il mondo maschile, "causa di numerose patologie come il
cancro del pene, il cancro dell'ano, del tratto orofaringeo ed
i condilomi genitali, causate dai tipi di Hpv 6, 11, 16 e 18",
spiega Vincenzo Gentile, ordinario di Urologia, Universita' La
Sapienza. Nel corso dell'incontro sono stati diffusi i numeri
delle patologie Hpv correlate nel maschio: cancro anale
(88-94%), cancro al pene (40%), alla faringe (25%), della
cavita' orale (10%); condilomi genitali (oltre 90%). (AGI)
Rmc/Pgi (Segue)
281431 MAR 11

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SALUTE: ESPERTI, META' UOMINI A RISCHIO HPV, SERVE VACCINAZIONE (2)=
(AGI) - Roma, 28 mar. - "La volonta' di fare chiarezza sul tema
- continua Gentile - nasce da una lettera inviata dall'Iss alla
Sia, allora da me presieduta, per sottolineare l'importanza di
interventi di prevenzione nell'uomo". Lo strumento della
Conferenza di Consenso, aggiunge Vincenzo Mirone, Ordinario di
Urologia all'Universita' Federico II di Napoli, "e' stato
scelto per raggiungere, attraverso un processo formale, un
accordo rispetto ad una questione sanitaria particolarmente
complessa". Cosi' il Comitato Promotore ha nominato un Comitato
Tecnico scientifico (Cts) di esperti del settore, "che ha avuto
il compito di raccogliere dati e preparare una sintesi di tutte
le conoscenze in materia", spiega Andrea Lenzi, ordinario di
Endocrinologia, Universita' La Sapienza di Roma' "Il documento
e' stato poi sottoposto ad una giuria che ha votato delle
raccomandazioni sulla base di quanto elaborato dai tecnici". La
vaccinazione si conferma lo strumento di prevenzione piu'
efficace da implementare: risultati di studi clinici pubblicati
sul New England Journal of Medicine, mostrano per il vaccino
quadrivalente un'efficacia del 90,4% nella prevenzione delle
lesioni genitali esterne nei maschi tra i 16 ed i 26 anni. "A
livello europeo - spiega Aldo Isidori, presidente Comitato
Etico, Policlinico Umberto I di Roma, membro Comitato nazionale
Bioetica (Presidenza del Consiglio) e presidente di giuria
della Conferenza di Consenso - e' attesa a breve da parte
dell'Agenzia Europea del farmaco, l'estensione delle
indicazioni del vaccino quadrivalente per la prevenzione dei
condilomi genitali nei maschi fino a 26 anni e per la
prevenzione del tumore anale negli uomini e donne under
26".(AGI)
Rmc/Pgi
281431 MAR 11

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SALUTE: HPV UOMO MINA FERTILITA' DI COPPIA, ABORTI QUADRUPLICATI =
LENZI (SAPIENZA), SUCCESSO RIPRODUTTIVO AD ALTISSIMO RISCHIO

Roma, 28 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un terzo incomodo
all'interno della coppia desiderosa di un figlio: il Papillomavirus
umano (Hpv) "mina la fertilita' anche quando e' il partner maschile ad
averlo contratto. Arrivando addirittura a quadruplicare gli aborti".
Parola di Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia all'Universita'
Sapienza di Roma, che ne ha parlato oggi a Roma alla presentazione
della conferenza di consenso sulle patologie da Hpv nel maschio.

"Ormai - ha detto l'esperto - i dati rendono chiaro quanto l'Hpv
e le patologie a esso correlate non rappresentino piu' un problema
solo per la donna, ma anche per l'uomo. Dopo aver assunto questo
concetto va fatto un ulteriore passo in avanti per comprendere che Hpv
significa anche un problema per la coppia in termini di fertilita' e
di capacita' riproduttiva''. (segue)

(Bdc/Pn/Adnkronos)
28-MAR-11 15:23

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TUMORI: ATTESO A MAGGIO VIA LIBERA UE VACCINO ANTI-HPV NELL'UOMO (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - L'Italia, come il resto d'Europa
e del mondo, ha ormai una solida esperienza per quanto riguarda la
vaccinazione anti-Hpv nelle donne. "Oggi - spiega Luciano Mariani,
ginecologo oncologo dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di
Roma - sono disponibili i primi dati cosiddetti 'reali' che mostrano
concretamente l'azione benefica che la vaccinazione ha sulla riduzione
delle patologie. Da uno studio condotto in Australia - aggiunge il
ginecologo, che e' stato uno degli sperimentatori italiani del vaccino
- si e' visto come a due anni dalla partenza del programma vaccinale
anti-Hpv con il vaccino quadrivalente il numero di nuovi casi di
condilomatosi nelle donne si sia ridotto di circa il 60%".

"Questo - prosegue - non fa altro che rimarcare la reale
efficacia e i benefici apportati da questa vaccinazione. Si rende
quindi evidente come la vaccinazione del maschio sia un atto
importante nella lotta a questo virus non solo per motivi di equita'
sociale ma anche dal punto di vista epidemiologico, soprattutto in
regimi di basse coperture vaccinali nelle donne. In Italia, infatti, a
tre anni di distanza dall'avvio della campagna di vaccinazione
gratuita delle 12enni il tasso di copertura medio delle vaccinate e'
solo del 59%. Una stima lontana dall'obiettivo del 95% fissato nel
2007 per i successivi cinque anni, che scadranno nel 2012".

(Bdc/Pn/Adnkronos)
28-MAR-11 15:24

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