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mercoledì 23 marzo 2011

SALUTE. NUBE GIAPPONE, AME-AIMN-AIT: ITALIA NON E' A RISCHIO "NON E' RACCOMANDATA ALCUNA MISURA TERAPEUTICA O PREVENTIVA".

(DIRE) Roma, 23 mar. - "Alla luce dell'imminente transito
sull'Italia di una nube contente particelle radioattive scaturita
dall'esplosione in Giappone, vogliamo rassicurare la popolazione
che si trova nel nostro Paese sul fatto che, ad oggi, non esiste
alcun rischio di contaminazione". Lo hanno dichiarato, in una
nota congiunta, l'Associazione medici endocrinologi (Ame),
l'Associazione italiana medicina nucleare (Aimn) e l'Associazione
italiana tiroide (Ait).
"Non e', quindi, raccomandata alcuna misura terapeutica o
preventiva, poiche' il livello di radioattivita' e', infatti,
estremamente basso e non eccede in maniera significativa la
normale esposizione ambientale" si legge nel comunicato.
Tuttavia, alla luce delle continue notizie riguardanti
l'esplosione della centrale nucleare giapponese a Fukushima, le
tre societa' scientifiche ritengono opportuno fare alcune
precisazioni.
"Le categorie maggiormente a rischio sono le donne in
gravidanza e i bambini di eta' inferiore ai 10 anni- spiegano gli
esperti- Per quanto riguarda le donne in stato di gravidanza, il
vero rischio e' a carico del feto, particolarmente sensibile agli
effetti nocivi delle radiazioni. Nel primo trimestre di
gravidanza, durante la formazione degli organi nel prodotto del
concepimento, possono verificarsi malformazioni a vari organi e
apparati. A partire dal secondo trimestre, quando la tiroide e'
gia' formata e funzionante, lo iodio radioattivo eventualmente
assorbito dalla madre si accumula anche nella tiroide del feto.
Questo puo' ridurre la capacita' della tiroide di produrre ormoni
e determinare un quadro di ipotiroidismo congenito. Un'altra
categoria a rischio aumentato- avvertono- sono i pazienti affetti
da insufficienze renale in terapia con dialisi, a causa di una
ridotta capacita' di eliminare le sostanze radioattive
contaminanti e di una maggiore sensibilita' alle
radiazioni".(SEGUE)

(Com/Fmu/ Dire)
18:49 23-03-11

NNNNSALUTE. NUBE GIAPPONE, AME-AIMN-AIT: ITALIA NON E' A RISCHIO -2-


(DIRE) Roma, 23 mar. - "Nelle persone che si trovano nelle
immediate vicinanze di materiale radioattivo che emette
radiazioni con elevata intensita'- sottolinea la nota- i danni
maggiori e piu' precoci sono al midollo osseo e all'intestino con
conseguente suscettibilita' alle infezioni, possibili emorragie e
malassorbimento del cibo. Questa condizione si chiama sindrome
acuta da radiazioni e si verifica solo per livelli di
radioattivita' molto elevati, non raggiunti nel corso
dell'incidente a Fukushima. Questa minaccia non riguarda,
infatti, la popolazione generale ma solo il personale che si
trova all'interno o nelle immediate vicinanze del reattore al
momento dell'incidente".
Per la popolazione che vive nelle zone limitrofe, o che mangia
alimenti contaminati provenienti dalle zone a rischio, il
pericolo, secondo Ame, Aimn e Ait, "deriva dalla possibile
ingestione con il cibo o inalazione dall'aria di sostanze
disperse in seguito all'incidente. Caratteristico e' stato il
riscontro di latte radioattivo in seguito all'incidente di
Chernobyl come conseguenza dell'erba contaminata mangiata dalle
mucche. Le sostanze rilasciate in seguito all'incidente sono-
riferiscono gli esperti- oltre allo 131I: lo Stronzio-90,
assorbito dall'osso, che puo' causare tumori ossei e leucemia; il
Cesio-137 che si accumula con preferenza nei muscoli; il Plutonio
che e' tossico soprattutto se viene inalato e puo' causare tumori
del polmone".
Per arginare un'eventuale esposizione a sostanze radioattive,
le societa' scientifiche consigliano "la somministrazione di un
eccesso di iodio non radioattivo, sotto forma di ioduro di
potassio (KI)" che "puo' ridurre, fino a bloccare, l'accumulo
dello iodio radioattivo all'interno della tiroide".(SEGUE)

(Com/Fmu/ Dire)
18:49 23-03-11

NNNNSALUTE. NUBE GIAPPONE, AME-AIMN-AIT: ITALIA NON E' A RISCHIO -3-


(DIRE) Roma, 23 mar. - Sulle possibili malattie che la
popolazione giapponese rischia di contrarre a livello delle
ghiandole endocrine, "l'unica ghiandola endocrina che corre il
rischio di ammalarsi in seguito alla contaminazione da sostanze
radioattive e' la tiroide- spiegano gli esperti- Tra le sostanze
radioattive disperse nell'ambiente in seguito al danno del
reattore di Fukushima, c'e' lo iodio-131. Lo iodio si accumula
nella tiroide e vi rimane per alcuni giorni- prosegue la nota- La
tiroide, pero', non e' in grado di distinguere lo iodio
radioattivo (131I) dallo iodio normale, non radioattivo. In
presenza di elevate concentrazioni di 131I nei liquidi o nei
cibi, questo si accumula nella tiroide e irradia le cellule di
questa ghiandola. L'irraggiamento della tiroide da parte dello
131I, non necessariamente esita in un danno clinicamente
rilevante. Lo 131I viene impiegato normalmente in diagnostica per
lo studio della funzione tiroidea e non provoca alcun danno alle
bassi dosi somministrate. Il nostro organismo, infatti, e' dotato
da sempre di sistemi per la riparazione dei danni indotti da
basse dosi di radiazioni, a cui siamo costantemente esposti per
la presenza di elementi radioattivi nel terreno e attraverso
l'atmosfera con le radiazioni cosmiche".
Quando i danni prodotti dalle radiazioni eccedono la capacita'
riparatrice dell'organismo, possono tradursi in un danno
clinicamente rilevante. "La possibilita' che questo avvenga
aumenta con l'aumentare della dose di radiazioni a cui e' esposta
la tiroide- ricordano i medici- Per livelli di radiazioni elevati
(superiori a 100 mSv nell'adulto) la probabilita' di ammalarsi di
tumore della tiroide aumenta in modo significativo. L'esperienza
di Chernobyl- concludono le societa' scientifiche- ci ha
insegnato che i tumori della tiroide indotti dalle radiazioni
compaiono dopo circa 10-20 anni. E' necessaria, pertanto, anche
se limitata alle sole zone esposte alla sorgente radioattiva, la
sorveglianza medica per tutta la vita dei soggetti eventualmente
contaminati".

(Com/Fmu/ Dire)
18:49 23-03-11

NNNN
GIAPPONE:NUBE; FARMACISTI,PREOCCUPA USO SBAGLIATO MEDICINALI

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - "In Italia non esiste un pericolo di
esposizione a radiazioni, e l'assunzione di farmaci al di fuori
dell'indicazione del medico Š da considerarsi irrazionale e
pericolosa". L'indicazione e' del presidente della Federazione
degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli,
che
osserva come la catastrofe che ha colpito il Giappone non debba
suscitare panico e allarmismi per la salute della popolazione
italiana a causa di una possibile esposizione a elementi
radioattivi trasportati dalle correnti aeree. "E' il caso di
sottolinearlo - aggiunge - perch‚ ci sono state segnalate dai
colleghi che operano nelle farmacie di comunit… numerose
richieste di farmaci da usare in funzione di profilassi contro
l'esposizione a radiazioni, in particolare prodotti a base di
ioduro di potassio".
Mandelli ricorda che "questa corsa ai medicinali in funzione
di profilassi contro le radiazioni non si Š registrata soltanto
in Italia. In Francia la Farmacia centrale delle Forze armate ha
ricevuto centinaia di richieste per preparati a base di iodio,
ma anche l le autorit… sanitarie preposte alla radioprotezione
hanno ribadito ieri che questi medicinali, nella situazione
europea, sono inutili e caso mai dannosi anche per chi fosse di
ritorno dal Giappone. Come farmacisti, inoltre, mettiamo in
guardia i cittadini dal cercare di procurarsi questi o altri
farmaci attraverso l'e-commerce, come accadde per gli antivirali
ai tempi della pandemia influenzale". (ANSA).

COM-NAN
23-MAR-11 17:43 NNNN
ZCZC
AGI0676 3 EST 0 R01 /

GIAPPONE: RILEVATE PARTICELLE IODIO RADIATTIVO IN FINLANDIA =
(AGI/EFE) - Helsinki, 23 mar. - Lo iodio radioattivo
sprigionato dalla centrale di Fukushima dopo il terremoto e lo
tsunami che hanno colpito il Giappone e' arrivato anche in
Finlandia. L'Agenzia nucleare locale ha rilevato la presenza di
particelle in due centraline, a Helsinki e Rovaniemi
(Lapponia), ma in quantita' cosi' minima da non costituire un
rischio per la salute. (AGI)

Zec
231743 MAR 11


GIAPPONE: 3BMETEO, TRACCE DI PARTICELLE RADIOATTIVE MA NESSUN RISCHIO LA SALUTE =
IN PROCINTO DI RAGGIUNGERE L'EUROPA - TRACCE DISPERSE, NON E'
UNA NUBE

Roma, 23 mar. - (Adnkronos) - ''Le particelle emesse dalla
centrale Giapponese hanno attraversato l'Oceano Pacifico e gli Stati
Uniti, e sono in procinto di raggiungere l'Europa. Nel lungo tragitto
le concentrazioni si sono diluite enormemente e gia' in California
sono state misurate concentrazioni di milioni di volte inferiori a
quelle che potrebbero risultare dannose per la salute umana''. E'
quanto si legge in una nota del centro meteorologico 3bmeteo.

''Non si tratta dunque di una vera e propria nube radioattiva -
spiega il meteorologo Daniele Olivetti - quanto piuttosto di tracce
disperse e diluite nell'atmosfera che solo grazie ai sofisticati
strumenti di misura odierni e' possibile misurare''. (segue)

(Sin/Zn/Adnkronos)
23-MAR-11 16:41

NNNN
GIAPPONE: 3BMETEO, TRACCE DI PARTICELLE RADIOATTIVE MA NESSUN RISCHIO LA SALUTE (2) =
DOSE RADIAZIONI DIECIMILA VOLTE INFERIORE RISPETTO A CHERNOBYL

(Adnkronos) - ''I valori attesi -continua Olivetti- vanno dai
100 a 1.000 milionesimi di becquerel (unita' di misura della
radioattivita', 1 Bq corrisponde a 1 disintegrazione al secondo) per
metro cubo di aria. Questo significa che la dose di radiazioni che
arrivera', sara' di mille, diecimila volte inferiore rispetto a quella
che giunse dopo Chernobyl. Inoltre le particelle vagheranno in alta
atmosfera e l'eventuale esposizione sara' molto rapida.''

''Pertanto la quantita' di radiazione che potrebbe derivare
dall'eventuale passaggio di particelle radioattive e' di gran lunga
inferiore alla quantita' che subiamo ogni anno dal suolo terrestre
-sottolinea 3bmeteo- Non esiste dunque alcun rischio per la salute
umana, cosi' come non esiste alcun pericolo di contaminazione per
l'ambiente naturale''.

(Sin/Zn/Adnkronos)
23-MAR-11 16:44

NNNN

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