(ER) SICUREZZA MODENA. POLIZIA IN RIVOLTA: TRADITI DA TUTTI
"100.000 EURO DI DEBITI PER MISSIONI; PRONTI A BLOCCARE AUTO"
(DIRE) Modena, 20 apr. - "Avviliti, pugnalati alle spalle, presi
in giro da centrodestra e centrosinistra che ci hanno tolto 70
uomini", da "un ministro che e' venuto a siglare un patto che
secondo noi non ha nemmeno letto", da "un sindaco che non ci ha
coinvolti". E con un "debito di quasi 100.000 euro per le
indennita' di missione". Una settimana dopo la sigla del patto
per Modena sicura, col ministro dell'Interno Roberto Maroni, i
sindacati della Polizia di Stato modenese insorgono.
"Sindaco e ministro sembrava che parlassero la stessa lingua:
non e' detto che per la sicurezza ci sia bisogno di piu' risorse.
Noi non siamo d'accordo. E' vero, il coordinamento e' importante,
ma c'e' bisogno di uomini e mezzi", afferma Roberto Di Biase del
Silp-Cgil. Assieme a lui ci sono Raimondo Madera del Coisp,
Alfredo Vernocchi dell'Ugl, Rocco Caccavella del Sap e Domenico
Pugliese del Consap, che questa mattina hanno presentato alla
stampa le critiche al patto punto per punto, con le loro proposte
alternative.
Anzitutto, "questa cabina di regia, che e' stata presentata da
Pighi e dal prefetto come la vera novita' del patto, non abbiamo
capito a cosa servira'. Secondo noi e' solo una duplicazione
delle funzioni gia' esistenti". (SEGUE)
(Bor/ Dire)
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DIR0287 3 REG 0 RR1 / BOL
(ER) SICUREZZA MODENA. POLIZIA IN RIVOLTA: TRADITI DA TUTTI -2-
(DIRE) Modena, 20 apr. - Ma i malumori degli agenti sarebbero
diffusi: la sigla di un patto senza risorse non e' che l'ultima
goccia che ha fatto traboccare il vaso. Basti pensare che
attualmente gli agenti vantano un credito nei confronti della
stessa questura di quasi 100.000 euro. "E' un debito sul fondo
delle indennita' di missione che serve per le scorte, le
attivita' investigative e gli accompagnamenti degli immigrati-
spiega Di Biase- sono soldi che dovevano essere dati ai
poliziotti e che attualmente fanno gli accompagnamenti gratis o
con la formula 'paghero''". E queste cose, attacca Di Biase, "il
sindaco le sa. Le risorse a noi servono per garantire gli uomini
sulle volanti e per garantire sicurezza agli operatori stessi.
Soprattutto in un momento come questo in cui la criminalita' e'
diventata piu' efferata a causa dell'immigrazione". Ma per quanto
riguarda i servizi di accompagnamento, i sindacati non sono
disposti ad accettare oltre. "Se non si risolve questa cosa,
siamo pronti a metterci davanti alla questura per non fare
passare le macchine d'accompagnamento", avverte il sindacalista.
Tra le altre cose, poi, l'esponente del Silp ricorda che il
35-40% dei servizi e delle risorse ruotano attorno al Cie, e che
20-25 agenti sono ridotti a "semplici burocrati" perche' si
devono occupare del rilascio e del rinnovo dei permessi di
soggiorno (cosa che, a detta della Polizia, potrebbe essere
benissimo fatta dagli uffici del Comune).
Inoltre i sindacalisti rivelano che a Modena l'attivita'
investigativa "si fa con cinque uomini: l'organico qui e' ridotto
del 15%. Poi si parla tanto di indagini sulla criminalita'
organizzata: ma con quali uomini?". Intanto, ora si preparano a
portare al prefetto Benedetto Basile e al sindaco Giorgio Pighi
tutte le loro proposte per "un vero patto".
(Bor/ Dire)
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"100.000 EURO DI DEBITI PER MISSIONI; PRONTI A BLOCCARE AUTO"
(DIRE) Modena, 20 apr. - "Avviliti, pugnalati alle spalle, presi
in giro da centrodestra e centrosinistra che ci hanno tolto 70
uomini", da "un ministro che e' venuto a siglare un patto che
secondo noi non ha nemmeno letto", da "un sindaco che non ci ha
coinvolti". E con un "debito di quasi 100.000 euro per le
indennita' di missione". Una settimana dopo la sigla del patto
per Modena sicura, col ministro dell'Interno Roberto Maroni, i
sindacati della Polizia di Stato modenese insorgono.
"Sindaco e ministro sembrava che parlassero la stessa lingua:
non e' detto che per la sicurezza ci sia bisogno di piu' risorse.
Noi non siamo d'accordo. E' vero, il coordinamento e' importante,
ma c'e' bisogno di uomini e mezzi", afferma Roberto Di Biase del
Silp-Cgil. Assieme a lui ci sono Raimondo Madera del Coisp,
Alfredo Vernocchi dell'Ugl, Rocco Caccavella del Sap e Domenico
Pugliese del Consap, che questa mattina hanno presentato alla
stampa le critiche al patto punto per punto, con le loro proposte
alternative.
Anzitutto, "questa cabina di regia, che e' stata presentata da
Pighi e dal prefetto come la vera novita' del patto, non abbiamo
capito a cosa servira'. Secondo noi e' solo una duplicazione
delle funzioni gia' esistenti". (SEGUE)
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(DIRE) Modena, 20 apr. - Ma i malumori degli agenti sarebbero
diffusi: la sigla di un patto senza risorse non e' che l'ultima
goccia che ha fatto traboccare il vaso. Basti pensare che
attualmente gli agenti vantano un credito nei confronti della
stessa questura di quasi 100.000 euro. "E' un debito sul fondo
delle indennita' di missione che serve per le scorte, le
attivita' investigative e gli accompagnamenti degli immigrati-
spiega Di Biase- sono soldi che dovevano essere dati ai
poliziotti e che attualmente fanno gli accompagnamenti gratis o
con la formula 'paghero''". E queste cose, attacca Di Biase, "il
sindaco le sa. Le risorse a noi servono per garantire gli uomini
sulle volanti e per garantire sicurezza agli operatori stessi.
Soprattutto in un momento come questo in cui la criminalita' e'
diventata piu' efferata a causa dell'immigrazione". Ma per quanto
riguarda i servizi di accompagnamento, i sindacati non sono
disposti ad accettare oltre. "Se non si risolve questa cosa,
siamo pronti a metterci davanti alla questura per non fare
passare le macchine d'accompagnamento", avverte il sindacalista.
Tra le altre cose, poi, l'esponente del Silp ricorda che il
35-40% dei servizi e delle risorse ruotano attorno al Cie, e che
20-25 agenti sono ridotti a "semplici burocrati" perche' si
devono occupare del rilascio e del rinnovo dei permessi di
soggiorno (cosa che, a detta della Polizia, potrebbe essere
benissimo fatta dagli uffici del Comune).
Inoltre i sindacalisti rivelano che a Modena l'attivita'
investigativa "si fa con cinque uomini: l'organico qui e' ridotto
del 15%. Poi si parla tanto di indagini sulla criminalita'
organizzata: ma con quali uomini?". Intanto, ora si preparano a
portare al prefetto Benedetto Basile e al sindaco Giorgio Pighi
tutte le loro proposte per "un vero patto".
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