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sabato 2 luglio 2011

GIORNALISTI: NATALE, NO A LEGGE BAVAGLIO E A MINACCE ( IO VOGLIO SAPERE)

GIORNALISTI: NATALE, NO A LEGGE BAVAGLIO E A MINACCE

(ANSA) - ROMA, 1 LUG - ''C'e' un bavaglio che, a livello
nazionale, si cerca di stringere in modo metaforico intorno alla
bocca dei giornalisti: e' quello della legge
blocca-intercettazioni, la cui presunta 'urgenza' riprende quota
ogni volta che la pubblicazione degli atti giudiziari scoperchia
un'altra pentola del malaffare italiano (stavolta la P4 di Luigi
Bisignani). E poi ci sono le minacce meno metaforiche: quelle
che diventano attentato diretto e scoperto alla sicurezza di
professionisti colpevoli solo di fare il loro mestiere, contro
la criminalita' e al servizio del diritto dei cittadini a
sapere''. Lo scrive Roberto Natale, presidente della Federazione
nazionale della stampa, in un articolo pubblicato oggi su un
piccolo giornale della Sabina, 'Piccola Citta'', il cui
direttore Beppe Lopez e' stato recentemente aggredito e
minacciato di morte da un imprenditore edile locale, irritato
per la pubblicazione di alcune foto di uno scempio ambientale a
lui attribuito dal mensile.
''Qualche nome - afferma Natale - non lo dimenticheremo piu',
purtroppo per lui: come Giancarlo Siani, Peppino Impastato,
Mauro Rostagno. Qualche altro nome abbiamo imparato a conoscerlo
perche' le minacce hanno superato il livello di guardia: Rosaria
Capacchione o Lirio Abbate pagano il loro coraggio - ma loro
direbbero che fanno semplicemente il loro lavoro - accettando
una vita sotto scorta. Ma i casi 'noti' danno solo una pallida
idea di quanto diffuse siano le intimidazioni ai danni dei
giornalisti: tanto piu' pesanti e invasive quanto piu' lontana
e' la luce dei riflettori nazionali''. (ANSA).

COM-MAJ
01-LUG-11 20:10 NNNN

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