SALUTE: INFUSO DI FOGLIE DI FICO PER ABBRONZARSI,
GRAVE USTIONE A MILANO =
IL CASO SEGNALATO DAL CAV DI NIGUARDA, LA
REGIONE METTE IN
GUARDIA SU RISCHI
Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos
Salute) - La voglia di
tintarella puo' costare
cara a chi insegue 'effetti speciali' con
lozioni solari fai-da-te, prodotti
fatti in casa e applicati nella
convinzione che naturale faccia sempre rima
con buono. Il Centro
antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato
un grave
episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e
ustioni,
per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso
contenente
foglie di 'Ficus carica' (il comune fico dei nostri giardini).
Lo
comunica la direzione generale Sanita' della Regione
Lombardia,
mettendo in guardia dall'utilizzo di prodotti casalinghi che
possono
causare gravi danni alla salute.
"L'utilizzo di questo infuso per potenziare
l'abbronzatura - si
legge nelle nota - e' una tecnica che trova origine in
credenze
popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso
vengono
praticate nella falsa convinzione che 'il naturale e' bello e non
fa
male'. Va segnalato che le foglie di Ficus carica, per contatto
o
sfregamento con la pelle, normalmente sono causa di irritazioni
cutanee,
ma in soggetti predisposti possono dare origine a grave
fotosensibilizzazione
e causare ustioni cutanee estremamente gravi",
avverte la Regione.
"Si
invita quindi a evitare l'uso di questo vegetale per
favorire l'abbronzatura:
le sostanze contenute nelle foglie e nel
lattice" della pianta, ossia
"furocumarine, bergaptene e psoralene, se
poste a contatto con la pelle
accaldata per l'esposizione ai raggi
solari, possono arrecare gravi danni
alla pelle e di conseguenza
all'intero
organismo".
(Red-Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 11:15
NNNN
SALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE
POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE =
LA DERMATOLOGA, ATTENZIONE A TUTTI GLI
INGREDIENTI DAL MONDO
BOTANICO
Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos
Salute) - Lozioni casalinghe
a base di birra,
succo di limone e persino tintura di iodio o bevande
alla cola. Presunti
ingredienti 'abbronzanti' usati da soli o
combinati, in mix inutili e molti
spesso rischiosi per la salute della
pelle. La
fantasia dei fanatici della tintarella fai-da-te non ha
limiti. E il caso di
grave ustione causata da un infuso 'home made' di
foglie di fico, segnalato
dal Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda
di Milano e riportato oggi dalla
direzione generale Sanita' della
Regione Lombardia, non stupisce la
dermatologa Riccarda Serri,
presidente di Skineco, associazione
internazionale di ecodermatologia.
"Esiste un precedente - ricorda
l'esperta all'Adnkronos Salute -
Anni fa per
abbronzarsi alcune ragazze in Versilia avevano utilizzato
anche loro un
decotto a base di foglie di fico, e una era addirittura
stata prelevata in
elicottero e trasportata al centro grandi ustionati
di Genova". La
specialista mette in guardia contro le 'bufale' sotto
il sole e avverte: "In
generale vanno evitate tutte le sostanze che
provengono dal mondo botanico.
Un universo che teoricamente non e'
nato per noi, se si pensa che il nostro
organismo e' composto da
proteine animali".
In ogni caso, per evitare
pericolose fotosensibilizzazioni il
buon senso consiglia di "limitarsi
all'impiego di prodotti
specificamente studiati, testati e validati per
essere usati sulla
pelle durante l'esposizione solare". Solo gli addetti ai
lavori,
infatti, sanno scegliere e abbinare le sostanze giuste - naturali
e
non - per un'abbronzatura sicura.
(segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:03
NNNNSALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE
POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE (2) =
L'ESPERTA, LEGGENDE METROPOLITANE
'FIGLIE' DEGLI ANNI '70
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per chi ama l'effetto dorato
regalato dal
sole, la tentazione di credere a falsi miti e luoghi
comuni e' forte. E
soprattutto da giovane, nemmeno chi di pelle se ne
intende e' immune dal
desiderio di vincere la 'prova-colore'.
"Negli anni '70 ne abbiamo fatte
di tutti i colori", confessa la
dermatologa. "Addirittura la tintura di iodio
e la cola, forse per la
loro tipica nuance scura, venivano considerate
potenziali 'alleate'
benche' in realta' sulle cellule-fabbrica di melanina
non abbiano
alcun potere. Si usavano anche il succo di limone e la birra,
messa
soprattutto sui capelli per produrre striature chiare tipo
meches.
Giocavamo con gli ingredienti, facevamo a gara per inventare
la
pozione piu' abbronzante e abbiamo rischiato molto", riflette
Serri.
"Tutti, pero' - precisa l'esperta - sapevamo che il fico era
molto
pericoloso e per fortuna non l'abbiamo mai
sperimentato".
Insomma, "in tutti questi casi si tratta delle
classiche
leggende metropolitane che si sono perpetuate negli anni, di
prodotti
fai-da-te inutili e potenzialmente anche molto dannosi". Il
problema
e' che "quando si scontrano con i fotoni dell'energia solare,
queste
sostanze agiscono come un insulto alla pelle", spiega la
dermatologa.
(segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11
14:29
NNNN
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