ABORTO: CGIL, TROPPI OBIETTORI TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO, 194 A
RISCHIO =
Roma, 5 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ci sono troppi
obiettori tra medici e
personale sanitario". I dati sull'obiezione di
coscienza tra i medici e il
personale sanitario nei servizi che
effettuano l'interruzione volontaria di
gravidanza - resi noti oggi
con la pubblicazione della Relazione 2011
sull'applicazione della
legge 194 al Parlamento - sono "preoccupanti",
secondo Cecilia
Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e Massimo Cozza,
segretario
nazionale Fp Cgil Medici. Per loro la legge 194 "e' a
rischio".
"Dopo il boom dei numeri delle obiezioni negli anni scorsi
-
spiegano i sindacalisti - quest'anno l'aumento esponenziale
sembra
essersi fermato ma le percentuali rimangono troppo elevate.
C'e'
bisogno di arrivare almeno alla maggioranza dei medici e del
personale
sanitario non obiettore in tutte le Regioni. Sette
ginecologi
obiettori su 10, uno su due tra gli anestesisti e quasi la meta'
del
personale sanitario (44,4%) sono numeri nazionali ancora
allarmanti,
soprattutto in regioni come la Campania, la Sicilia, il Lazio e
il
Veneto", dove le percentuali sono assai elevate.
Si tratta,
aggiungono Taranto e Cozza, "di non penalizzare le
donne, i medici e il
personale sanitario che, non dichiarandosi
obiettore, vedono ricadere solo su
di loro il lavoro per le
interruzioni di gravidanza. Per quanto ci riguarda
avanziamo tre
proposte. La direzione dei presidi nei quali si
effettua
l'interruzione di gravidanza sia affidata a chi non e' obiettore.
Il
requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve
essere
assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori.
Le
Regioni attuino l'istituto della mobilita', previsto dalla stessa
legge
194, per coprire le carenze del personale medico e sanitario
non
obiettore".
(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
05-AGO-11
18:27
NNNN
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