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domenica 1 gennaio 2012

Crisi/ Camusso: Rischio tensioni sociali, emergenza il lavoro


 LAVORO: CAMUSSO, RISCHIO TENSIONI SOCIALI, SERVE PIANO ++
OCCUPAZIONE E' VERA EMERGENZA
(ANSA) - ROMA, 1 GEN - ''C'e' un rischio reale di tensioni
sociali crescenti nei prossimi mesi''. Lo afferma il leader
della Cgil, Susanna Camusso, su twitter. Un ''rischio tensioni
da contrastare con un piano per il lavoro, la vera emergenza''.
(ANSA).

MRG
01-GEN-12 16:46 NNNN
CRISI: CAMUSSO, C'E' RISCHIO REALE DI TENSIONI SOCIALI (2)=
(AGI) - Roma, 1 gen. - Secondo la Camusso per la crescita e'
necessario anche "ridurre le tasse sul lavoro dipendente",
colpire l'evasione e i patrimoni. Per ridurre la precarieta',
sostiene ancora, si deve pensare a forme di flessibilita' piu'
costose, incentivare l'apprendistato e ridurre le forme di
assunzione dalle 46 attuali a "tre o quattro". (AGI)
Pit
011659 GEN 12

NNNN
LAVORO: CAMUSSO, RISCHIO TENSIONI SOCIALI, SERVE PIANO (2)

(ANSA) - ROMA, 1 GEN - ''Rilanciamo con forza la necessita'
di un piano per il lavoro e l'avvio di un confronto col
sindacato'', scrive la Cgil nazionale sempre su Twitter,
tornando ad esprimere apprezzamento per il discorso di fine anno
del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e per
l'accento posto sui temi del lavoro e giudicando ''importante il
richiamo all'unita' e alla coesione sociale''.
''I binari'' per la crescita sono la ''coesione sociale e
territoriale'' ma ''c'e' bisogno di strategia e di politica. Non
basta il mercato'': ''Il professor Monti e' disponibile a
condividere strategie e politiche? Se lo e' noi faremo, come
sempre negli anni, la nostra parte'', scrive ancora la Cgil,
sostenendo che per la coesione sociale occorrono ''condivisione,
equita' nei sacrifici e nei benefici. Non il rigore cieco e
l'aumento delle diseguaglianze''.
Per la coesione territoriale, prosegue il sindacato di Corso
d'Italia, bisogna partire da ''investimenti nel Mezzogiorno per
lo sviluppo e per l'occupazione. Non piu' lavoro nero e non piu'
assistenza''. In assoluto e' ''necessario un piano per i giovani
che guardi a scuola, formazione, lavoro stabile e qualificato,
retribuzione giusta e previdenza adeguata''.(ANSA).

MRG
01-GEN-12 17:11 NNNN
Crisi/ Camusso: Rischio tensioni sociali, emergenza il lavoro
"Duro impatto recessione. Governo dialoghi e abbia pi coraggio"

Roma, 1 gen. (TMNews) - C' un "rischio reale" di tensioni
sociali crescenti nei prossimi mesi e va contrastato con un piano
per il lavoro, la vera emergenza. Lo sostiene il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, sebbene il premier Mario
Monti sia fiducioso che non ci saranno "grosse" tensioni sociali.
"Nei prossimi mesi - sottolinea la Camusso - la recessione avr
un impatto duro sull'occupazione e sui redditi. Il rischio che
cresca il conflitto sociale man mano che cresce la disuguaglianza
reale".

"Anche per questo - afferma il leader della Cgil a TMNews -
meglio che il governo abbia pi coraggio di quanto ne ha avuto
finora e apra un confronto esplicito e costruttivo con le parti
sociali sui temi della crescita e dell'occupazione. Noi vogliamo
confrontarci sulla crescita del Paese, e per noi crescita vuol
dire creare nuove occasioni di lavoro per giovani e donne e
lavori meno instabili e precari per tutti".

"Per questo - aggiunge la Camusso - proponiamo un nuovo 'Piano
del lavoro'. Crediamo sia indispensabile ridurre il numero e la
tipologia dei contratti instabili e atipici, moltiplicata in
maniera irresponsabile dal governo Berlusconi".

(segue)

Glv

011251 gen 12

Crisi/ Camusso: Rischio tensioni sociali, emergenza ... -2-
"Serve riforma ammortizzatori. Capitolo pensioni non chiuso"

Roma, 1 gen. (TMNews) - "Bisogner anche - spiega la Camusso -
riformare gli ammortizzatori sociali per tutelare maggiormente
chi perde il lavoro, senza rinunciare agli interventi urgenti che
si proporranno nei prossimi mesi. Fare queste due operazioni a
parit di spesa 2011 ci sembra molto difficile".

"Senza dimenticare - aggiunge il segretario generale della Cgil -
che per noi il capitolo sulle pensioni non chiuso: ci sono
delle ingiustizie e delle discriminazioni che gridano vendetta e
vanno risolte. Penso soprattutto a coloro che hanno perso e
perderanno il lavoro e a chi stava maturando il diritto di andare
in pensione che si vede di colpo allungato il lavoro di 5 anni.
Questo non giusto - conclude - e non accettabile".

Glv

011252 gen 12

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