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lunedì 20 febbraio 2012

ANSA-SCHEDA/ DULBECCO:SUE SCOPERTE, NEL DNA ARMI CONTRO CANCRO




ANSA-SCHEDA/ DULBECCO:SUE SCOPERTE, NEL DNA ARMI CONTRO CANCRO
PRIMO A CONCEPIRE MALATTIA SCATENATA A DIFETTO GENETICO
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - A Renato Dulbecco va il merito di
avere risolto il mistero sull'origine di alcune forme di tumore.
In contrasto con le idee scientifiche prevalenti nel suo tempo,
ha per primo concepito il tumore come una malattia scatenata da
un difetto del Dna.
La strada che lo porta a questa scoperta comincia a
intraprenderla all'inizio degli anni '60, a pochi anni dalla
prima descrizione della molecola a doppia elica del Dna da parte
di James Watson e Francis Crick.
Esplorando le cause che costringono una cellula sana ad
''impazzire'', i primi sospetti di Dulbecco si concentrano
sull'infezione da parte di alcuni virus, che riescono a
introdursi nel Dna umano fino a diventarne parte integrante e
'scombussolandone' il corretto funzionamento. Questi virus,
chiamati virus oncogeni, riuscivano cioe' a trasformare una
cellula sana in una cellula tumorale. David Baltimore e Howard
Temin, che nel 1975 condivisero il Nobel con Dulbecco,
scoprirono che il trasferimento del materiale genetico del virus
nella cellula e' opera di un enzima chiamato trascrittasi
inversa: questo e' il motore molecolare che permette al virus di
replicare il suo materiale genetico, che sara' poi incorporato
in quello della cellula. Gli oncovirus sono all'origine di molte
forme di tumore nell'uomo e la ricerca di Dulbecco ha gettato le
basi per comprendere in modo piu' preciso i meccanismi
molecolari attraverso i quali si propagano. Inoltre il
meccanismo con il quale gli oncovirus fanno degenerare una
cellula sana in tumorale somigliano molto a quello piu' generale
con cui una cellula degenera.
Sono state queste ricerche a gettare le basi di quella che
oggi e' la strategia piu' avanzata della lotta contro il cancro
e che si basa sulla possibilita' di identificare le tante
mutazioni genetiche che permettono al tumore di sfuggire ai
farmaci, o di interferire con i meccanismi molecolari grazie ai
quali il tumore si sviluppa e si diffonde nell'organismo.
Proprio alle basi genetiche dei tumori, in particolare
quelli del seno, Dulbecco dedica gli ultimi anni delle sue
ricerche. In quest'ottica partecipo' direttamente al Progetto
Genoma Umano, il progetto internazionale che ha permesso di
ottenere la mappa completa del Dna dell'uomo. Il Nobel torna
infatti in Italia nel 1987 per coordinare i 29 gruppi di ricerca
impiegati nella parte italiana dell'impresa, lavorando presso
l'Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale
delle Ricerche a Milano. Il progetto pero' si arena nel 1995 per
mancanza di fondi pubblici.

(ANSA).

BG
20-FEB-12 16:00 NNNN
MEDICINA: MORTO RENATO DULBECCO (2) =
PREMIO NOBEL E PRESENTATORE A SAN REMO

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Renato Dulbecco era il papa' del
progetto genoma umano e insignito nel 1975 del Premio Nobel per la
Medicina per le sue scoperte in materia di interazioni tra i virus
tumorali e il materiale genetico della cellula. Nato a Catanzaro, in
Calabria, il 22 febbraio del 1914, lo scienziato italiano era figlio
di padre ligure impegnato nel Genio Civile. Il grande pubblico ricorda
lo scienziato anche nei panni di 'presentatore' quando nel 1999 e'
salito sul palco dell'Ariston al Festival di Sanremo insieme a Fabio
Fazio e Laetitia Casta.

Proprio per il lavoro del padre, il giovane Renato si trova fin
da ragazzino a dover girare in tutto il Paese, approdando a Cuneo
prima, poi a Torino e infine a Imperia, dove frequenta il liceo De
Amicis, la spiaggia e un piccolo osservatorio. Compie gli studi
universitari a Torino in Medicina, benche' amasse la fisica, e
incontra Salvatore Luria e Rita Levi Montalcini, occupandosi
prevalentemente di biologia. Nel 1936 inizia il servizio militare e
nel 1939 viene richiamato alle armi, inviato prima in Francia e poi in
Urss, sul Don, da dove torna dopo alcuni mesi di ospedale militare.

Caduta la dittatura fascista, Dulbecco entra a far parte delle
Resistenza e fa parte del Cln della citta' di Torino, diventando anche
membro della giunta popolare guidata dal sindaco Giovanni Roveda. Dopo
la guerra, Renato Dulbecco inizia a occuparsi di biologia. Desidera
occuparsi di genetica e puo' farlo entrando nel gruppo di lavoro di
Luria. (segue)

(Sal/Ct/Adnkronos)
20-FEB-12 16:00

NNNN

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