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mercoledì 1 febbraio 2012
MATEMATICA:MODELLO SIMULA EVOLUZIONE PRIMI STADI TUMORE SENO
MATEMATICA:MODELLO SIMULA EVOLUZIONE PRIMI STADI TUMORE SENO
(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)
(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Un modello matematico simula la
formazione e l'evoluzione del tumore al seno ai primi stadi
(carcinoma mammario) e la risposta della malattia ad un vaccino
in fase di sperimentazione sui topi. Il lavoro si deve ai
matematici Carlo Bianca del Politecnico di Torino e Marzio
Pennisi dell'universita' di Catania ed e' descritto sulla
rivista Nonlinear Analysis: Real World Applications. L'obiettivo
e' ottimizzare il protocollo vaccinale messo a punto dal gruppo
di Pier Luigi Lollini, che insegna patologia generale
all'universita' di Bologna.
La nuova sfida dei matematici, osserva Bianca, e' la
derivazione di descrizioni matematiche (modelli) di fenomeni
complessi della vita reale che siano qualitativamente e
quantitativamente in linea con le osservazioni sperimentali. Il
carcinoma mammario, che costituisce i primi stadi del tumore al
seno, e', prosegue, ''un sistema biologico complesso i cui
attori sono le particelle, chiamate agenti, che interagendo tra
loro e con l'ambiente esterno determinano comportamenti
emergenti non previsti dallo studio delle singole particelle.
Nel caso in esame le particelle sono costituite dalle cellule
tumorali e dalle cellule del sistema immunitario che tentano di
contrastare la crescita e la diffusione del tumore''. In questo
caso i matematici hanno creato un modello su misura per il
lavoro sul vaccino in corso all'universita' di Bologna.
''Il vaccino - ha spiegato Bianca - stimola le cellule del
sistema immunitario e noi abbiamo costruito un modello
matematico che riproduce la competizione nel sistema: se vince
il tumore, se vince il sistema immunitario, o se vi e' una
situazione di stallo dopo la quale uno dei due prender… il
sopravvento''. Il modello simula l'evoluzione nel tempo di una
categoria di cellule: le cellule tumorali e le cellule vaccinali
e da quattro tipi di cellule del sistema immunitario, le natural
killer, i linfociti T helper, i linfociti T citotossici, gli
anticorpi rilasciati dai linfociti B. Inoltre il modello
introduce una variabile per i tempi di somministrazione del
vaccino e per la quantita' di vaccino somministrato.
''Confrontando i nostri risultati con i dati dalla
sperimentazione - ha concluso il ricercatore - abbiamo
verificato che le nostre simulazioni sono in sintonia con gli
esperimenti condotti sui topi e cio' puo' contribuire a
calibrare la somministrazione e a individuare il migliore
protocollo vaccinale da usare nei test riducendo tempi e risorse
economiche''.(ANSA).
Y75-BG
01-FEB-12 01:00 NNNN
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