Alla miniserie, in prima serata il 30 e 31 gennaio, la Polstrada ha 'prestato' alcune pattuglie. Maria Luisa Pellizzari, nuovo direttore della Stradale: tutti i linguaggi preziosi per la prevenzione. Incidenti in calo, ma il fenomeno è ancora grave
Un sabato sera come tanti: alcuni ragazzi tornano dalla discoteca mentre qualcuno che percorre la stessa strada sta lavorando. Una moto, un’auto e un furgoncino si incrociano all’improvviso in un gravissimo incidente stradale. Due ragazzi perdono la vita, per tutti gli altri resta un futuro da ricostruire, agli agenti di Polizia il compito di chiarire le posizioni di ciascuno.
È la storia di 'La vita che corre', miniserie in due puntate in onda il 30 e 31 gennaio in prima serata su RaIUno presentata questa mattina a Roma, alla Casina del cinema, dal nuovo direttore della Polizia stradale Maria Luisa Pellizzari, alla guida dei circa 12.000 agenti di questa specialità della Polizia di Stato.
La partecipazione di Pellizzari vuole essere anzitutto un ringraziamento alla Rai per l'attenzione ai temi della sicurezza stradale, nella convinzione che tutti i linguaggi - come quello della fiction - che arrivano immediatamente al pubblico sono strumenti preziosi di prevenzione perché fanno passare in modo efficace il messaggio di legalità. Il progetto, peraltro, si inserisce nella strategia del Dipartimento della Pubblica sicurezza di avvicinare soprattutto il pubblico dei giovani - per cui l'incidente stradale rappresenta la prima causa di morte - attraverso le forme di comunicazione a loro gradite e consuete.
A proposito di prevenzione, il neodirettore ha illustrato l'andamento dei dati relativi agli incidenti, che risultano nel 2011 in diminuzione dell’8,7% rispetto al 2010, con 2.185 morti (- 10,6%) e 69.519 feriti (meno 7,9%) in meno.
La strategia di prevenzione è stata quella di operare su più fronti, principalmente con il potenziamento del controllo della velocità media sulle autostrade grazie al sistema Tutor, con l'aumento dei controlli della Polstrada - sia contro la guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di droghe che sul trasporto professionale - e con l'attività di formazione ed educazione stradale. Su questo fronte, si è concluso nel 2011 progetto ICARUS, 30 mesi di lavoro cofinanziati dalla Commissione europea, con la Polizia Stradale italiana alla guida degli altri 13 Paesi dell'Unione che hanno partecipato all'esperienza.
Se i dati parlano di incidentalità in calo, tuttavia, secondo Pellizzari, il fenomeno degli incidenti, in particolare mortali e specialmente le cosiddette 'stragi del sabato sera', rimane grave, ed è comunque necessario fare leva sul senso di responsabilità personale per aumentare il livello di sicurezza sulle strade.
L'incarico del neo direttore comprende anche la responsabilità di Viabilità Italia, il Centro nazionale che coordina le crisi di circolazione stradale al cui tavolo siedono anche Vigili del fuoco, Protezione civile, Anas, Ivca, concessionari autostradali, Ferrovie, ministero delle Infrastrutture, Anci e Upi.
Fonte: Polizia di Stato
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