TUMORI: 'SCREENING' RADIOGRAFICO SENO ABBATTE 30-40% MORTALITA' IN OVER 50 =
ESPERTO, PER DONNE PIU' GIOVANI FERMI AL 15%
Torino, 2 giu. (Adnkronos Salute) - "La riduzione della
mortalita' del cancro alla mammella nelle donne, tra i 50 e 69 anni,
che effettivamente partecipano ai programmi di screening, le indagini
diagnostiche generalizzate, e' oggi intorno al 30-40%. Per motivi
metodologici si valutano quelle invitate e non quelle partecipanti,
perche' potrebbero esserci errori dovuti alla selezione. Ma
l'effettiva protezione che arriva a dare il controllo periodico in chi
partecipa e' dell'ordine del 30-40%". Ad affermarlo e' Marco Rosselli
Del Turco membro della Societa' europea di senologia, tra i relatori
del 45°Congresso nazionale di radiologia medica in corso di
svolgimento a Torino. "Per quanto riguarda le donne piu' giovani, tra
i 40-42 anni - prosegue l'esperto - quei pochi studi fatti hanno
evidenziato che c'e' per questa fascia d'eta' una riduzione della
mortalita' intorno al 15%".
"Lo screening - avverte il radiologo - puo' darci pero' una
quota di sovradiagnosi che e' dell'ordine del 5-10%, questo perche'
l'esame radiografico trova delle lesioni nel seno che non sarebbero
state clinicamente aggressive se una donna non avesse fatto l'esame.
Ma la paziente sarebbe deceduta per un altro motivo senza accorgersi
di avere il tumore alla mammella. Quindi - sottolinea - con i
programmi di prevenzione anticipiamo la diagnosi per alcune lesioni
non progressive. In sintesi l'esame trova dei tumori che non sarebbero
comparsi clinicamente e per questo quindi aumenta a livello statistico
il numero dei casi".
Per quanto riguarda i costi degli screening che vengono
organizzati a livello Regionale "oggi per ogni donna che si sottopone
ad uno screening - avverte Rosselli Del Turco - il costo e' di circa
50 euro. Pero' il costo di un anno di vita salvata e' stimato in circa
5-7mila euro. Uno studio ha esaminato come, se si prende il costo per
controllare tutta la popolazione italiana e quante vite si sono
salvate dal 1990 al 2010, l'implementazione dello screening avrebbe
evitato il decesso di 48mila pazienti colpite dal cancro alla
mammella. Poi - sottolinea - aggiungendo il costo complessivo di tutti
questi controlli in 20 anni diviso per il numero delle donne salvate
si otteneva che ogni donna fuori pericolo costava al Servizio
sanitario nazionale circa 5-7.000 euro. Un saldo - conclude - molto
competitivo rispetto ad altri investimenti che si fanno nel campo
delle prevenzioni in sanita'".
(Frm/Col/Adnkronos)
02-GIU-12 13:17
NNNN
TUMORI: RADIOLOGO, MAMMOGRAFIA 3D AUMENTA EFFICACIA DIAGNOSI NEOPLASIE =
Torino, 2 giu. (Adnkronos Salute) - Macchine per la radiografia
sempre piu' potenti e tecnologiche in grado di regalare allo
specialista l'alta definizione del digitale in 3D nel suo lavoro di
diagnosi. E' il traguardo raggiunto dall'innovazione nel campo della
radiologia medica "che applicata nel campo degli screening
mammografici ha fatto aumentare l'efficacia delle diagnosi di
carcinoma della mammella". Ad affermarlo e' Marco Rosselli Del Turco,
membro della Societa' europea di senologia, tra i relatori del
45°Congresso Nazionale radiologia medica in corso di svolgimento a
Torino.
"Oggi - prosegue - si sta valutando e introducendo negli
screening mammografici anche la tomosintesi in 3D, una stratigrafia
per immagini digitali del seno che ci permette di vedere meglio alcune
piccole lesioni che sono mascherate dal resto della ghiandola. Questo
tipo di tecnologia - spiega l'esperto - e' a disposizione in altri
programmi di prevenzione che utilizzano la diagnostica per immagini,
ad esempio nel caso di esami per il tumore del colon-retto,
l'endoscopia virtuale o nel caso del cancro al polmone. Ma solo nello
lo screening mammografico la tecnologia 3D - conclude - ha raggiunto
livelli di qualita' ed efficacia consolidati ed estesi".
(Frm/Col/Adnkronos)
02-GIU-12 13:16
NNNN
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