ANSA/ A BIBIONE STOP MASSAGGI SPIAGGIA, MULTE 'SALATE' A CLIENTI
GIRO VITE COMUNE, SANZIONI ANCHE PER TRECCINE E TATUAGGI
(ANSA) - BIBIONE (VENEZIA), 7 LUG - Cedere alla tentazione di
farsi fare un massaggio in spiaggia a Bibione puo' costare un
'salasso' tra i 50 e i 100 euro, oltre prezzo del 'servizio'
rigorosamente abusivo: e' il costo della sanzione decisa
dall'amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento,
competente per la localita' turistica veneziana.
Da lunedi', quando scattera' il provvedimento previsto dal
nuovo regolamento per la vivibilita' urbana votato dal consiglio
comunale, anche il cliente di turno del massaggiatore abusivo,
di solito cinese, se 'pescato' dalla polizia locale dovra'
pagare una multa. Una sanzione che richiama quella applicata da
tempo in molte localita' turistiche e citta' d'arte per chi
compra borse o oggetti che delle grandi griffe hanno solo il
marchio contraffatto; una multa che alla lontana suona come
quella applicate a chi si 'trattiene' in strada con prostitute.
''Il fenomeno dei massaggi in spiaggia - spiega il comandante
della polizia locale, Andrea Gallo - e' molto diffuso. Oltre a
un problema di salute, visto che queste persone non hanno
normalmente alcun titolo scientifico per mettere le mani sul
corpo di una persona, c'e' una questione economico-fiscale. A
Bibione abbiamo ogni anno mediamente 6,5 milioni di presenze
turistiche e se solo l'1% di queste dice si' alla proposta di un
massaggio o di altre attivita' offerte, che costano mediamente
20 euro, abbiamo un giro di denaro in nero che supera 1,3 mln di
euro''.
Il regolamento comunale non ha trascurato, pensando alla
mannaia della sanzione da applicare, alcun tipo di fattispecie
di offerta abusiva in spiaggia: oltre al classico massaggio,
cosi', nella casistica sono compresi il taglio dei capelli, i
tatuaggi, le treccine. ''Per noi - aggiunge Gallo - quando
deciso dal consiglio comunale e' molto importante, E' come chi
ha deciso di sanzionare il trasporto dei borsoni carichi di
oggetti falsi''. Il richiamo e alla non tanto lontana Venezia,
dove la pratica dei massaggi non e' all'ordine del giorno,
mentre la questione dei venditori abusivi e' in prima linea nei
pensieri del commercianti, dei vigili urbani e della forze
dell'ordine da anni. L'ultima idea, pare destinata a non aver
alcun seguito, quella dell'utilizzo diffuso di vigilantes
davanti ai negozi attorno a San Marco per impedire che gli
ambulanti abusivi distendano le loro lenzuola bianche cariche di
mercanzia. Anche Jesolo, a titolo di esempio, da tempo e' in
prima fila nella lotta al commercio abusivo - diverse le
iniziative messe in campo - e con l'arrivo del bel tempo di
solito cominciano a fioccare le multe agli incauti acquirenti di
oggettini contraffatti. Il caso simbolo, e primo della serie,
resta quello della turista austriaca che due estati fa si e'
vista appioppare una sanzione da mille euro per aver comprato un
borsellino griffato autenticamente falso per sette euro.
NR
07-LUG-12 18:55 NNNN
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