INTERCETTAZIONI: CASELLI, RIFORMA DANNO PER SICUREZZA CITTADINI =
(AGI) - Roma, 22 ago. - "Se si va verso una riforma che limita
gli spazi di operativita' di questo strumento fondamentale per
tutelare la sicurezza dei cittadini si riduce la sicurezza
stessa dei cittadini. E quindi si fa loro un danno". In
un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, il
procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, esprime tutti i
suoi dubbi sul progetto di riforma delle intercettazioni
rilanciato recentemente dal premier Mario Monti. "Molta
attenzione percio' - ammonisce Caselli - all'inoltrarsi lungo
la strada della riforma, perche' c'e' il rischio di operare nel
senso che non sia piu' salvaguardata come oggi la sicurezza dei
cittadini". (AGI)
Bas (Segue)
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NNNNINTERCETTAZIONI: CASELLI, RIFORMA DANNO PER SICUREZZA CITTADINI (2)=
(AGI) - Roma, 22 ago- . "Sono preoccupato - ammette il
procuratore - perche' le intercettazioni costituiscono il
baluardo e la difesa piu' alta della sicurezza dei cittadini.
Nel senso che e' grazie proprio alle intercettazioni che si
scoprono quotidianamente fior - si fa per dire - di assassini,
di rapinatori, di sequestratori, di stupratori, di pedofili, di
corruttori, di concussori, di usurai e via seguitando".
Sul caso Ilva, la vicenda Stato-mafia e la possibilita' che
ci si trovi di fronte ad un attacco ai pm "come ai tempi di
Berlusconi", Caselli sottolinea che "non e' tanto il problema
di questo o di quell'altro tempo. E' un problema un po' di
sempre, perche' da sempre la politica delega alla magistratura
la trattazione di alcuni problemi che la politica stessa non sa
risolvere. E' successo per il terrorismo rosso, per le stragi
cosiddette di destra, per la corruzione e per la mafia, in
particolare per quanto riguarda il capitolo mafia-politica. Ed
e' successo anche per la sicurezza sui posti di lavoro". (AGI)
Bas (Segue)
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INTERCETTAZIONI: CASELLI, RIFORMA DANNO PER SICUREZZA CITTADINI (3)=
(AGI) - Roma, 22 ago. - "Anche per l'Ilva - ricorda il
procuratore di Torino - almeno a leggere i giornali, sono anni
che non si interviene come si sarebbe potuto e dovuto fare
prima. La delega alla magistratura c'e' costantemente ma quando
la magistratura supera una certa asticella ecco che si
scatenano le polemiche. La magistratura opera in situazioni
difficili perche' delegata, fa il suo dovere e se supera una
certa asticella che secondo la politica non dovrebbe superare
ecco che scattano le polemiche. Ripeto: e' un problema di
sempre e non riguarda specificamente o maggiormente questo o
quell'altro periodo o questa o quell'altra area
politico-culturale. C'era prima come c'e' adesso". (AGI)
Bas
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