ANSA/ NAPOLITANO: LARI, NO MENTI RAFFINATE MA POLITICI ATTIVI
MANTOVANO, GRASSO PARLI CHIARO. M.FALCONE, C'E' UN BRUTTO CLIMA
(Di Fabrizio Finzi)
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Sento un clima avvelenato'': che il
clima intorno al caso delle intercettazioni del presidente
Napolitano stia diventando mefitico non lo nota solo Maria
Falcone, la sorella di Giovanni. Ma lo dimostra anche la lettura
che del caso ne da' il procuratore di Caltanisetta Sergio Lari
che oggi, in una intervista, si e' spinto fino a definire con
una certa precisione la categoria di coloro che a suo avviso
stanno attaccando il capo dello Stato. ''Non menti
raffinatissime'', ci sono dietro ai corvi che volteggiano sul
'Colle', premette Lari prendendo in prestito le parole usate dal
procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. Bensi'
''personaggi politici in attivit… con nomi e cognomi ben noti.
Nomi e cognomi che certamente non far• io - precisa - perch‚
non mi compete la polemica politica''.
Immediata la reazione del Pdl che ha chiesto al procuratore
nazionale Antimafia Pietro Grasso e al procuratore di
Caltanissetta Sergio Lari di essere meno generici nelle loro
dichiarazioni. ''C'era una volta, tanti anni fa la
magistratura che 'parlava' quasi esclusivamente con le sentenze
e con gli atti giudiziari. Immaginare di tornare a quel mondo
equivale a credere nelle favole, vi Š per• un limite che,
nonostante tutto, non andrebbe superato'', sottolinea Alfredo
Mantovano del Pdl.
Se la lega Nord continua a pungere il Quirinale con Roberto
Maroni che anche oggi ripete che "il presidente della
Repubblica farebbe bene a dire tutto quello che sa e a rendere
noti i contenuti di quelle telefonate", il Governo, attraverso
le parole del ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri,
conferma la propria posizione e cioe' che ''non Š
concepibile che il presidente della Repubblica possa essere
intercettato".
Sempre aperto quindi il nodo di una riforma della legge sulle
intercettazioni sulla quale il Pdl non desiste. Oggi il
capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto ha rilanciato il
tema motivandolo cosi': ''esistono pochi dubbi sul fatto che
nel passato c'Š stato un uso indecente di intercettazioni -
vere, presunte, false - riguardanti Berlusconi e alcuni ministri
del suo governo e che rispetto a quelle vicende c'Š stata una
molto vasta omert… e copertura e mediatica, un boicottaggio
sistematico da parte di alcune forze politiche di una legge
sulle intercettazioni; e che non ci sono stati interventi decisi
e netti ai massimi livelli istituzionali''.
Ma il botta e risposta tra politica e procure non si chiude
qui: ''dietro alcune manovre, potrebbe esserci anche il
tentativo di affrettare i tempi della legge sulle
intercettazioni", ipotizza un esponente del pool di Palermo,
Giuseppe Di Lello.
(ANSA).
FN
02-SET-12 19:51 NNNN
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