(ER) IMMIGRATI BOLOGNA. 100 PROFUGHI PROTESTANO IN PREFETTURA
"NO SFRATTO DA 28 FEBBRAIO"; FORSE DA REGIONE 500 EURO A TESTA
di un centinaio quelli che hanno manifestato questa mattina di
fronte alla Prefettura di Bologna, insieme agli attivisti del
centro sociale Tpo. Per piu' di un anno e mezzo sono rimasti
all'interno della fatiscente struttura dei Prati di Caprara, al
freddo, senza programmi di inserimento e con le loro richieste
d'asilo bloccate dal Governo, ed ora, che l'amministrazione e'
passata sotto il controllo delle Prefetture, si ritrovano con una
spada di Damocle che pende sulle loro teste: il 28 febbraio
infatti, il piano per l'Emergenza Nord Africa scadra' e tutti
loro si ritroveranno espulsi dall'alloggio, in pratica "senza
fissa dimora".
"In un anno e mezzo di pressioni verso il Comune, la
Prefettura e la Regione non abbiamo ottenuto niente", si scalda
Neva Cocchi dello sportello migranti Tpo, "cio' che e' emerso e'
che tutti questi enti si tirano fuori dalla cosa, sostenendo di
non avere le referenze e le competenze per occuparsi di queste
persone. In sostanza, ne' Governo ne' enti locali si sono assunti
la responsabilita' della presa in carico di questi richiedenti
asilo fuggiti dalla guerra, ed hanno ignorato tutte le nostre
richieste". La protesta e' animata, ma pacifica. I rifugiati sono
decisi ad ottenere qualcosa mentre su Bologna nevica; molti di
loro sono avvolti in coperte pesanti e hanno i cartelli con gli
slogan ormai fradici. Ci sono anche bambini di pochi mesi, donne,
e la rabbia si scaglia sulle pessime condizioni dell'alloggio che
li ha ospitati fin'ora, nonche' sull'eventualita' che rimangano
in mezzo ad una strada: "E' ovvio che senza fissa dimora
finiranno nella criminalita'", continua Cocchi.
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(DIRE) Bologna, 11 feb. - "La Croce Rossa, che inizialmente
gestiva l'emergenza, si e' messa in tasca tre milioni di euro e
nonostante tutto ci viene detto che non ci sono soldi per
sistemare queste persone e le si fa vivere in condizioni
umilianti. Cio' che chiediamo- prosegue l'attivista del Tpo- e'
un tavolo di confronto con gli enti locali e la Prefettura,
perche' si apra un fondo di locazione che aiuti queste famiglie a
compiere un graduale passaggio in abitazioni dignitose. Vogliamo
inoltre che venga loro riconosciuto un contributo di uscita di
almeno 2.000 euro a testa, in modo che possano iniziare una nuova
vita rendendosi autonomi". Chiesto anche a Prefettura e Questura
l'immediato rilascio dei "titoli di viaggio" poiche'
sostituiscono il passaporto e permetterebbero ai profughi di
lasciare l'Italia paese o comunque di muoversi con dei documenti,
"cosa che ora gli e' vietata".
Una delegazione e' stata ospitata in Prefettura dopo quasi
un'ora di protesta. All'uscita- e mentre poliziotti e Carabinieri
si schieravano in tenuta anti-sommossa- e' stato loro assicurato
il rilascio dei titoli di viaggio, ma non esiste garanzia per
quanto riguarda l'accoglienza. L'amministrazione comunale non
riesce a far fronte all'emergenza, mentre la discussione
riguardante la "buona uscita" lascia intravedere una schiarita:
dalla Regione, l'assessore Teresa Marzocchi conferma la
disponibilita' a mettere sul piatto 500 euro per immigrato: "A
fine mese potrebbero gia' essere disponibili- spiega Marzocchi-.
Si tratta solo di utilizzare in modo diverso quanto ci viene dato
per l'accoglienza". (Dires - Redattore Sociale)
(Rer/ Dire)
17:20 11-02-13
NNNN
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