Papa Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni dal 28 febbraio
Città del Vaticano, 11 feb. (TMNews) - Papa Benedetto XVI ha
annunciato le sue dimissioni a partire dal prossimo 28 febbraio.
L'annuncio è stato fatto direttamente dal Santo Padre, nel corso
di un suo discorso in latino in Vaticano, come confermato alla
Afp da un portavoce della Santa Sede.
(con fonter Afp
Kat
Papa Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni dal 28 febbraio -2-
Padre Lombardi: da allora comincerà la 'sede vacante'
Città del Vaticano, 11 feb. (TMNews) - Papa Benedetto XVI ha
annunciato le sue dimissioni a partire dal prossimo 28 febbraio.
L'annuncio è stato fatto direttamente dal Santo Padre, nel corso
di un suo discorso in latino in Vaticano, come confermato alla
Afp da un portavoce della Santa Sede.
"Il papa ha annunciato che rinuncerà al suo ministero alle 20.00
(le 19 Gmt) del 28 febbraio. Comincerà allora il periodo di 'sede
vacante'", ha precisato padre Federico Lombardi, con un annuncio
praticamente senza precedenti nella storia della Chiesa
Cattolica.
(con fonte Afp)
Kat
111212 feb 13
111207 feb 13
PAPA: LE FIGARO, BENEDETTO XVI LASCIA PONTIFICATO PER SUE CONDIZIONI DI SALUTE =
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - Fonti del Vaticano citate dal
quotidiano francese Le Figaro confermano che papa Benedetto XVI
lascera' il Pontificato il 28 di questo mese a causa delle sue
condizioni di salute.
(ses/Opr/Adnkronos)
11-FEB-13 12:11
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ANSA-PROFILO/ BENEDETTO XVI,IL FINE TEOLOGO AL SOGLIO DI PIETRO
ELETTO PAPA NEL 2005, HA LASCIATO PER IL PESO DELL'ETA'
(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, 265/o
pontefice di Roma, nono successore tedesco di Pietro, figlio di
un poliziotto e di una cuoca, e' nato a Marktl am Inn, il 16
aprile 1927.
Fine teologo, uomo timido dotato di grande capacita' di
ascolto, maestro nel predicare in modo accessibile anche sui
temi piu' complessi, in quasi otto anni da papa ha incontrato
milioni di persone, ha compiuto decine di viaggi internazionali
e in Italia, ha scritto varie encicliche per dire che l'amore e
la speranza non sono qualcosa ma qualcuno, cioe' Cristo, e per
rinnovare la dottrina sociale della Chiesa. Ha scritto il Gesu'
di Nazareth in piu' volumi, per mostrare che la fede non e' un
elenco di proibizioni ma un rapporto di amicizia con il Dio
fatto uomo. Ha posto i temi della poverta' e dell'Africa, dei
giovani, dell'ecumenismo e dell'annuncio della fede al mondo
secolarizzato al centro del proprio regno. Ha lottato
energicamente contro la pedofilia del clero, imponendo una
inversione di rotta nella coscienza, nelle norme e negli
atteggiamenti della Chiesa nei confronti dei preti pedofili.
Trascorsa l'adolescenza a Traunstein, negli ultimi mesi della
seconda guerra mondiale e' stato arruolato nei servizi ausiliari
antiaerei, mentre era iscritto d'ufficio alla Gioventu'
hitleriana. Prete dal 29 giugno 1951, addottorato in teologia
con una tesi su sant'Agostino e abilitato alla docenza con una
su san Bonaventura, e' stato docente a Frisinga, Bonn, Muenster,
Tubinga e Ratisbona. E' stato esperto al Concilio Vaticano II.
Nel '77 Paolo VI lo ha nominato arcivescovo di Monaco e il 27
giugno lo ha creato cardinale. Il suo motto episcopale e' stato
''Collaboratore della verita'''. Ha partecipato ai conclavi che
nel '78 hanno eletto papa Luciani e papa Wojtyla. Nell'81
Giovanni Paolo II lo ha nominato prefetto della Congregazione
per la dottrina della fede. E' stato presidente della
commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa
cattolica, vice decano e poi decano dei cardinali. E' stato
eletto papa il 19 aprile del 2005, al quarto scrutinio.
Numerosissime le sue pubblicazioni prima dell'elezione, ma
anche da papa ha coltivato il dono della scrittura, innovando la
comunicazione papale, in particolare con la lettera agli
irlandesi sullo scandalo della pedofilia, e con quella ai
vescovi sul caso del vescovo lefebvriano negazionista
Williamson. E' sbarcato anche sui social network, con un profilo
Twitter. Tra i suoi documenti anche due Motu proprio del 2007:
uno per ripristinare la maggioranza dei due terzi per l'elezione
di un pontefice e l'altro, il Summorum Pontificum, che ha
liberalizzato la messa in latino. La lettera ai cinesi del 2009
non ha dato alla lunga i risultati sperati nei rapporti con
Pechino, che resta una criticita' della Santa Sede. Ora, a
sorpresa, la sua decisione di lasciare il Pontificato.
CHR-QA
11-FEB-13 12:11 NNNN
PAPA: SI TERRA' CONCLAVE NEL MESE DI MARZO =
(AGI) - CdV, 11 feb. - "Ben consapevole della gravita' di
questo atto, con piena liberta', dichiaro di rinunciare al
ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me
affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che,
dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede
di San Pietro, sara' vacante e dovra' essere convocato, da
coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo
Sommo Pontefice". E' questa la formula pronunciata dall'85enne
Papa Benedetto XVI questa mattina, in lingua latina.
Il Conclave potra' dunque tenersi nel mese di marzo. (AGI)
Siz
111222 FEB 13
PAPA: PRIMA DI BENEDETTO XVI IL 'GRAN RIFIUTO' DI CELESTINO V =
NEL 1415 A LASCIARE FU GREGORIO XII
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - Un Papa che lascia il pontificato e'
un evento molto raro nella storia della Chiesa. Il caso piu' famoso e'
quello di Celestino V: Pietro da Morrone, sacerdote, condusse vita
eremitica. Diede vita all'Ordine dei 'Fratelli dello Spirito Santo',
denominati poi 'Celestini', approvato da Urbano IV, e fondo' vari
eremi. Eletto papa quasi ottantenne, dopo due anni di conclave, il 5
luglio 1294, fu incoronato ad Aquila (oggi L'Aquila) il 29 agosto
nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove e' sepolto. Prese
il nome di Celestino V e, uomo santo e pio, si trovo' di fronte ad
interessi politici ed economici e a ingerenze anche di Carlo d'Angio'.
Accortosi delle manovre legate alla sua persona, dopo 4 mesi
rinunzio' alla carica, il 13 dicembre 1294, morendo poco dopo in
isolamento coatto nel castello di Fumone. Giudicato severamente da
Dante come 'colui che per viltade fece il gran rifiuto', oggi si parla
di lui come di un uomo di straordinaria fede e forza d'animo, esempio
di umilta' e di buon senso.
Il secondo caso che la storia ricorda e' quello di Gregorio XII,
papa dal Papa dal 19 dicembre 1406 al 4 luglio 1415. Veneziano, una
volta eletto si impegno' a porre fine al "grande scisma" fra i
pontefici di Roma e quelli di Avignone. Ma ogni tentativo risulto'
vano. Solo il concilio di Costanza (1414-1417) vi riusci'. Gregorio
XII rinuncio' al pontificato e si ritiro' a Recanati. Nel 1417, dopo
la sua morte, il suo successore lo nomino' Pontefice Emerito di Roma.
(Sin/Opr/Adnkronos)
11-FEB-13 12:27
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PAPA: BENEDETTO XVI, PRIMO AD ABDICARE DOPO 600 ANNI =
(AGI) - Roma, 11 feb. - Benedetto XVI rinuncia al soglio
pontificio e lascera' il 28 febbraio. Una decisione di portata
storica che ha pochi precedenti in epoca recente. I casi
storici di rinuncia, comunque, non mancano, soprattutto nei
tempi piu' remoti del Papato: San Clemente, quarto pontefice
romano, arrestato ed esiliato per ordine di Nerva nel primo
secolo dopo cristo, abdico' dal Sommo Pontificato indicando
come suo successore Evaristo, affinche' i fedeli non restassero
senza pastore. Nella prima meta' del III secolo, Ponziano lo
imito' poco prima di essere esiliato in Sardegna; al suo posto
venne eletto Antero. (AGI)
Cau (Segue)
111248 FEB 13
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PAPA: BENEDETTO XVI, PRIMO AD ABDICARE DOPO 600 ANNI (2)=
(AGI) - Roma, 11 feb. - Silverio, 58esimo vescovo di Roma, fu
deposto da Belisario e in punto di morte (11 marzo 537)
rinuncio' in favore di Vigilio, fino ad allora considerato un
usurpatore. Vi sono poi molti altri casi, piu' problematici, in
cui si discute se vi sia stata rinuncia o addirittura rinuncia
tacita, come nel caso di Martino (VII secolo). Altro caso piu'
difficilmente inquadrabile e' quello di Benedetto IX, che prima
venne deposto in favore di Silvestro III, salvo poi riassumere
la carica per poi rivenderla a Gregorio VI, il quale, accusato
di simonia, fece atto di rinuncia dopo aver ammesso le sue
colpe. Siamo nella prima meta' dell'anno Mille. Il piu' celebre
caso di rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice fu quello di
Celestino V, detto anche "il Papa che fece per vitla' lo gran
rifiuto", che porto' all'elezione di Bonifacio VIII nel 1294;
poiche' quest'ultimo fu un pontefice non affine a Dante
Alighieri, egli nella sua Divina Commedia pone, probabilmente,
Celestino V nell'Antinferno tra gli ignavi: non e' pero' certo
chi il Sommo Poeta volesse indicare nel seguente passo,
potrebbe trattarsi infatti, secondo alcuni critici di Ponzio
Pilato, Esau' o Giano della Bella: con il cardinale Benedetto
Caetani, e si fece confermare dal concistoro dei cardinali che
un'abdicazione dal soglio pontificio era possibile, quindi, in
data 10 dicembre 1294, emano' una costituzione sull'abdicazione
del papa, confermo' la validita' delle disposizioni in materia
di Conclave anche in caso di rinuncia, ed appena tre giorni
dopo rese note le sue intenzioni ed abdico'. Nel 1415 un altro
Papa, Gregorio XII, eletto all'epoca dello Scisma d'Occidente a
Roma, dopo molti anni di lotte e di contese giuridiche,
belliche e diplomatiche, fece atto di sottomissione ai decreti
emessi dai padri conciliari, durante il Concilio di Costanza,
che era stato convocato dall'antipapa Giovanni XXIII e
presieduto dall'Imperatore Sigismondo per dirimere ogni
questione. Uno di questi decreti intimava a tutti i contendenti
di abdicare, nel caso che non si trovasse una soluzione e non
si raggiungesse l'accordo fra i tre pretendenti al Soglio.
Davanti al rifiuto di Benedetto XIII (rappresentante
dell'obbedienza avignonese) e alla fuga di Giovanni XXIII (poi
ricondotto in Concilio e deposto), alla fine Gregorio XII
acconsenti' ad abdicare, dopo aver riconvocato con una sua
bolla il medesimo Concilio. All'abdicazione pero' non segui'
l'elezione di un nuovo Papa, che si verifico' passati due anni
e solo successivamente alla scomparsa di Gregorio XII, dopo la
quale venne convocata un'assemblea mista di cardinali e di
padri conciliari, che elesse Martino V nel 1417. (AGI)
Cau
111248 FEB 13
NNNN
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