AVIARIA: H7N9, MUORE 1 INFETTATO SU 5 MA ESPERTI TEMONO AUMENTO =
REPORT CINA SUI PRIMI 82 CASI CONFERMATI, PER ORA MORTALITA' 21%
Milano, 26 apr. (Adnkronos Salute) - Un morto ogni 5 infettati.
Il virus aviario H7N9 e' stato definito nei giorni scorsi dall'esperto
Oms Keiji Fukuda "uno dei piu' letali che medici e autorita' sanitarie
abbiano mai affrontato", ma nel prossimo futuro il quadro potrebbe
anche peggiorare. L'allarme arriva dagli specialisti delle autorita'
sanitarie cinesi impegnate nella guerra alla nuova infezione, dal
Centro emergenze sanitarie ai Cdc. "Al momento la mortalita' del virus
H7N9 e' pari al 21% - scrivono in un report pubblicato online sul 'New
England Journal of Medicine' - ma poiche' molti pazienti colpiti
dall'infezione rimangono in condizioni gravi, sospettiamo che la
mortalita' possa crescere".
Il rapporto si basa infatti sull'analisi delle prime 82
infezioni confermate, aumentate ad oggi a 108 (con 22 morti) stando
all'ultimo bollettino delle autorita' sanitarie. Sulla casistica
considerata, i decessi erano 17: in rapporto agli 82 contagiati,
risulta quindi una mortalita' pari a circa il 21%. Le altre 65 persone
"restano pero' in condizioni critiche", precisano gli autori, dunque
l'evoluzione di questi pazienti ancora in cura e l'esito della loro
malattia "potrebbe aumentare il bilancio dei morti". (segue)
(Opa/Opr/Adnkronos)
26-APR-13 11:37
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AVIARIA: H7N9, MUORE 1 INFETTATO SU 5 MA ESPERTI TEMONO AUMENTO (2) =
TRASMISSIONE UOMO-UOMO NON CONFERMATA MA NEMMENO ESCLUSA
(Adnkronos Salute) - Degli 82 casi di influenza H7N9 analizzati,
relativi a pazienti di eta' compresa fra 2 e 89 anni (eta' mediana 63
anni), il 73% dei contagiati e' uomo e l'84% residente in aree urbane
della Cina. Tra i 77 pazienti dei quali sono disponibili dati piu'
dettagliati, solo 4 lavoravano a contatto con uccelli, anche se il 77%
e' entrato in qualche modo in contatto con animali vivi inclusi polli
(76%). Gli autori del report ritengono dunque con buona probabilita'
fondata l'ipotesi che, nella maggior parte dei casi, l'infezione sia
insorta in seguito al contatto con animali malati che pero' non
mostravano alcun segno di patologia.
Piu' precisamente, delle 65 persone sopravvissute al virus al
momento delle indagini, 60 restavano in gravi condizioni, 4 erano
state dimesse dopo avere superato una forma di gravita' media, mentre
un paziente (di eta' pediatrica) non e' mai stato ricoverato in
ospedale. Quanto ai 17 decessi, il tempo mediano trascorso dall'inizio
dei sintomi alla morte e' stato pari a 11 giorni. Complessivamente,
sono state messe sotto monitoraggio 1.689 persone che hanno avuto
contatti stretti con gli 82 casi di H7N9. Dei 1.251 che avevano
completato il periodo di monitoraggio al momento della stesura del
report, solo 19 (1,5%) hanno sviluppato sintomi respiratori e comunque
tutti sono risultati negativi al test per il virus H7N9.
La conclusione degli autori e' che "la maggior parte delle
persone con infezione confermata da H7N9 si e' ammalata gravemente",
ma i casi sono "non correlati dal punto di vista epidemiologico. La
trasmissione uomo-uomo confermata in laboratorio non e' stata
documentata tra i contatti stretti delle persone colpite, ma in due
famiglie" esaminate, avvertono gli esperti, "una trasmissione diretta
non puo' essere esclusa".
(Opa/Zn/Adnkronos)
26-APR-13 12:23
NNNN
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