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venerdì 26 aprile 2013

ANIMALI. GALLINE OVAIOLE, LAV: ITALIA DEFERITA CORTE GIUSTIZIA UE


ANIMALI. GALLINE OVAIOLE, LAV: ITALIA DEFERITA CORTE GIUSTIZIA UE
PER IL MANCATO RISPETTO DEL BANDO DELLE GABBIE DI BATTERIA

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Nonostante i 14 anni di tempo che gli
allevatori hanno avuto a disposizione per mettersi in regola e
nonostante in alcune Regioni la malapolitica abbia concesso
milioni di euro di fondi pubblici ad allevatori volutamente
'ritardatari', con questo deferimento si arriva alla condanna
dell'Italia, che comportera' il pagamento di pesantissime
sanzioni con i soldi dei cittadini, che, oltre ad essere
ingannati al momento dell'acquisto di uova provenienti dalla
violenza delle gabbie di batteria, e non conformi alle norme
sull'etichettatura, dovranno farsi carico delle sanzioni causate
dalla prassi di una zootecnica irrispettosa degli animali e delle
leggi". Questo il commento di Roberto Bennati, vicepresidente
Lav, sulla decisione della Commissione europea di deferire
l'Italia alla Corte di giustizia europea per la mancata
applicazione della direttiva europea che prevedeva il bando delle
gabbie di batterie per le galline ovaiole dal 1^ gennaio 2013.
"Ancora una volta denunciamo le pesantissime responsabilita'
delle istituzioni nazionali, in particolar modo il ministero
dell'Agricoltura ed della Salute- prosegue Bennati- che, anziche'
difendere i cittadini e le istituzioni, non hanno adottato
provvedimenti severi nei confronti degli allevamenti non a norma,
rendendosi cosi' responsabili della seconda procedura di
infrazione a carico dell'Italia".
Il ministero dell'Agricoltura "deve spiegare ai cittadini
perche' non blocca la vendita delle partite di uova etichettate
illecitamente, perche' provenienti da allevamenti non in regola,
e il ministero della Salute e i servizi veterinari delle Regioni
spieghino ai cittadini perche' quegli allevamenti sono ancora in
attivita' nonostante ne fosse stata annunciata la chiusura".
Le istituzioni, infine, "siano parte terza e difendano gli
interessi dei cittadini e non l'illegalita' insopportabile ed
impunita che da anni fa il bello ed il cattivo tempo con e dentro
le Istituzioni", conclude Bennati.

(Com/Set/ Dire)
18:00 26-04-13

NNNN

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