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lunedì 29 aprile 2013

LA SPERIMENTAZIONE DI SAP NEI REPARTI GDF DEL TRIVENETO: MILITARI-TORNELLO DA EVITARE E OPPORTUNITÃ? DA COGLIERE – di Giuseppe Fortuna


Riceviamo da Ficiesse e pubblichiamo

LA SPERIMENTAZIONE DI SAP NEI REPARTI GDF DEL TRIVENETO: MILITARI-TORNELLO DA EVITARE E OPPORTUNITÃ? DA COGLIERE – di Giuseppe Fortuna


Alcuni lettori ci hanno informato che la Guardia di finanza sta sperimentando nei reparti del Triveneto un nuovo sistema informativo denominato “NSI-SAP”.
L’iniziativa è volta a gestire in via informatica e centralizzata, e non più con i tradizionali editor di testo, la produzione dei documenti relativi al funzionamento dell’organizzazione (fogli di servizio, fogli di uscita delle auto, atti matricolari, fogli di viaggio, atti dispositivi, ecc.) e le informazioni sugli impieghi, sulla produzione e sulla qualità .

Il nuovo software permetterà , a regime, una gestione molto più puntuale e precisa e di recuperare quantità rilevanti di personale che, una volta riqualificato, potrà essere impiegato nel core business delle attività di polizia economico-finanziaria e (auspichiamo noi di Ficiesse) della prevenzione e informazione dei cittadini contribuenti per incoraggiare l’adempimento spontaneo in ciascun territorio e pervenire all’aumento del gettito delle imposte con riduzione del tax gap.

Si tratta, perciò, di un progetto di eccezionale rilevanza strategica che, se andrà a buon fine, potrà riportare la Guardia di finanza all’avanguardia della pubblica amministrazione su temi centrali come quelli dell’innovazione organizzativa, della produttività , della qualità dei servizi ai cittadini e della spendig review selettiva.

Ci è stato però evidenziato anche che diversi finanzieri coinvolti nelle rilevazioni stanno lamentando come il sistema assorba molto più tempo e molti più militari di quelli necessari con le attuali procedure. E questo perché l’applicativo è nativamente progettato PER FUNZIONARE CON I "BADGE", mentre, poiché si ritiene che i cartellini segnatempo non siano applicabili a un organismo di polizia (questione a nostro avviso tutta da verificare), per la Guardia di finanza viene impiegata una maschera a formazione manuale molto più pesante e costosa in termini di tempi di rilevazione e inserimento.

Il risultato è che la versione in sperimentazione sembra richieda l’impiego di un numero elevato di “MILITARI-TORNELLO”, addirittura in proporzione uno a cinquanta, incaricati di inserire, per tutto il giorno, ad uno ad uno, gli orari svolti e le informazioni relative a ogni singolo collega. Una procedura, quindi, non soltanto molto costosa ma anche ALIENANTE per il personale, come se un’azienda di costruzioni decidesse di far lavorare gli operai con strumenti non ergonomici che provocano piaghe e dolori alle mani.

Va quindi abbandonato il nuovo sistema? Secondo noi, assolutamente no.

Siamo tutti consapevoli che ogni cambiamento nell’organizzazione del lavoro comporta, da una parte, un forte rischio di errori e, dall’altra, un impatto altrettanto formidabile sulle abitudini e sulla cultura dei dipendenti: aspetti che generano inevitabilmente grandi resistenze. Ma tali difficoltà non devono scoraggiare la volontà collettiva delle Fiamme Gialle di pervenire a un cambiamento che, come visto, potrà essere epocale.

Si tratta, allora, da una parte, di adeguare le logiche del sofware alle prassi di un’amministrazione di tipo ancora, almeno in parte, “militare tradizionale”, dove cioè si tende a mantenere le funzioni di comando e controllo in una posizione di completa e insindacabile discrezionalità , dall’altra, di far capire ai finanzieri quale vitale importanza per la sopravvivenza del Corpo e per ciascuno di loro assuma l’innovazione proposta e quindi dell'esigenza di collaborare in modo aperto e partecipativo al cambiamento.

Consigliamo, quindi, anche sulla base delle esperienze maturate negli anni dell’introduzione di Siris e del “Progetto efficienza Guardia di finanza", di COINVOLGERE IL PIÃT POSSIBILE NELLA SPERIMENTAZIONE ANCHE I COBAR e non soltanto i Comandi del Triveneto (ottima, a proposito, la scelta per la sperimentazione di un “campione” ampio di reparti e non di una sola provincia come fatto in un'altra sperimentazione datata 1996).

I delegati della rappresentanza militare della Guardia di finanza, infatti, hanno caratteristiche importanti epeculiari: sono aperti al cambiamento, sono in contatto vero, diretto e concreto con i colleghi e sono da questi in larghissima parte stimati. Insomma, un modello di "relazioni sindacali" non conflittuale ma partecipativo, come quello realizzato in Germania da un ventennio. Che non è poco.


GIUSEPPE FORTUNA
Segretario generale Ficiesse
giuseppefortuna@hotmail.com

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